L’obiettivo dell’elaborato è indagare il fenomeno del collaborative housing e di capire se queste nuove forme collettive di abitare possano essere delle alternative socialmente sostenibili. In queste sperimentazioni locali viene abbandonata la tradizionale concezione dell’abitazione come luogo della famiglia nucleare e la casa diventa il luogo privilegiato delle relazioni sociali. I soggetti che scelgono di andare a vivere in queste coabitazioni ricercano un luogo in cui poter condividere alcuni spazi e in cui creare delle relazioni sociali che si basano sulla collaborazione. Nello specifico, per poter rilevare la sostenibilità sociale di queste abitazioni collaborative si è cercato di capire se sono accessibili a chiunque e se permettono l’instaurazione di relazioni sociali che costituiscono capitale sociale per i soggetti. Queste sperimentazioni spesso sono gestite da partnership pubblico-private-non profit, per cui nell’elaborato si è cercato di definire il grado di autonomia dei coabitanti per capire se questo aspetto potesse avere una certa influenza sulla sostenibilità sociale delle abitazioni. Nella ricerca sono stati coinvolte cinque abitazioni collaborative e sono stati intervistati alcuni coabitanti e dei soggetti che fanno parte degli enti gestori. Durante l’analisi del materiale empirico è stata utilizzata la metodologia della Social Network Analysis per individuare il capitale sociale degli intervistati.
Capitale sociale e forme collettive di abitare
PEIROLO, ELEONORA
2019/2020
Abstract
L’obiettivo dell’elaborato è indagare il fenomeno del collaborative housing e di capire se queste nuove forme collettive di abitare possano essere delle alternative socialmente sostenibili. In queste sperimentazioni locali viene abbandonata la tradizionale concezione dell’abitazione come luogo della famiglia nucleare e la casa diventa il luogo privilegiato delle relazioni sociali. I soggetti che scelgono di andare a vivere in queste coabitazioni ricercano un luogo in cui poter condividere alcuni spazi e in cui creare delle relazioni sociali che si basano sulla collaborazione. Nello specifico, per poter rilevare la sostenibilità sociale di queste abitazioni collaborative si è cercato di capire se sono accessibili a chiunque e se permettono l’instaurazione di relazioni sociali che costituiscono capitale sociale per i soggetti. Queste sperimentazioni spesso sono gestite da partnership pubblico-private-non profit, per cui nell’elaborato si è cercato di definire il grado di autonomia dei coabitanti per capire se questo aspetto potesse avere una certa influenza sulla sostenibilità sociale delle abitazioni. Nella ricerca sono stati coinvolte cinque abitazioni collaborative e sono stati intervistati alcuni coabitanti e dei soggetti che fanno parte degli enti gestori. Durante l’analisi del materiale empirico è stata utilizzata la metodologia della Social Network Analysis per individuare il capitale sociale degli intervistati.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
815740_tesidilaurea.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.67 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.67 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/26746