La tesi si propone di comparare l’opera di Gary Snyder e Franco Arminio al fine di illuminarne obiettivi e sensibilità ecocritiche, considerando i punti di tangenza e le differenze. I due autori, seppure facendo riferimento a due contesti di provenienza differenti – Stati Uniti e Italia -, presentano lo stesso attaccamento nei confronti dei luoghi che in questa sede sarà illuminato dalla chiave di lettura del processo di cura. Si illustrerà come tale processo parta da una preliminare presa di consapevolezza di una frattura, del territorio ma anche e soprattutto della nostra percezione della natura dalla quale ci sentiamo erroneamente scissi. A partire da questa consapevolezza sarà quindi possibile la costruzione di una place identity, presupposto per attuare le pratiche di cura, che consisteranno nei due autori in una riconfigurazione della percezione volta a riconciliare umano e non-umano. Si mostrerà come il senso di questo percorso si concretizzerà per entrambi attraverso una scrittura sensoriale e una narrazione risultante dall’intrecciarsi di punti di vista altri oltre a quello autoriale. La metodologia scelta consiste in un’analisi tematica e formale delle poesie dei due autori, nell’utilizzo dei saggi di questi ultimi e di testi critici a supporto della tesi, ma si hanno anche un confronto con autori considerati come maestri, e altri elementi extradiegetici come conferenze, un podcast e l’immagine della copertina di un saggio. Si apporrà inoltre in appendice un’intervista a Franco Arminio per restituire il punto di vista dell’autore rispetto ad alcune tematiche della tesi. La scelta di questa metodologia, che si apre ad alcuni altri elementi oltre il contenuto dell’opera dei poeti, si pone in accordo con il duplice intento di apertura dell’ecocritica, idea utile sia a livello concettuale, nel sottolineare la fluidità tra ogni aspetto del reale, e nello specifico di questa tesi tra umano e non-umano, sia a livello operativo, nel senso di una narrative scolarship volta a rendere partecipante il lettore nel processo di cura.
Da una frattura a una cura. Una lettura comparata in chiave ecocritica dell'opera di Gary Snyder e Franco Arminio.
BIANCO, FABIANA
2020/2021
Abstract
La tesi si propone di comparare l’opera di Gary Snyder e Franco Arminio al fine di illuminarne obiettivi e sensibilità ecocritiche, considerando i punti di tangenza e le differenze. I due autori, seppure facendo riferimento a due contesti di provenienza differenti – Stati Uniti e Italia -, presentano lo stesso attaccamento nei confronti dei luoghi che in questa sede sarà illuminato dalla chiave di lettura del processo di cura. Si illustrerà come tale processo parta da una preliminare presa di consapevolezza di una frattura, del territorio ma anche e soprattutto della nostra percezione della natura dalla quale ci sentiamo erroneamente scissi. A partire da questa consapevolezza sarà quindi possibile la costruzione di una place identity, presupposto per attuare le pratiche di cura, che consisteranno nei due autori in una riconfigurazione della percezione volta a riconciliare umano e non-umano. Si mostrerà come il senso di questo percorso si concretizzerà per entrambi attraverso una scrittura sensoriale e una narrazione risultante dall’intrecciarsi di punti di vista altri oltre a quello autoriale. La metodologia scelta consiste in un’analisi tematica e formale delle poesie dei due autori, nell’utilizzo dei saggi di questi ultimi e di testi critici a supporto della tesi, ma si hanno anche un confronto con autori considerati come maestri, e altri elementi extradiegetici come conferenze, un podcast e l’immagine della copertina di un saggio. Si apporrà inoltre in appendice un’intervista a Franco Arminio per restituire il punto di vista dell’autore rispetto ad alcune tematiche della tesi. La scelta di questa metodologia, che si apre ad alcuni altri elementi oltre il contenuto dell’opera dei poeti, si pone in accordo con il duplice intento di apertura dell’ecocritica, idea utile sia a livello concettuale, nel sottolineare la fluidità tra ogni aspetto del reale, e nello specifico di questa tesi tra umano e non-umano, sia a livello operativo, nel senso di una narrative scolarship volta a rendere partecipante il lettore nel processo di cura.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/26735