BACKGROUND Incidence and mortality rates for community-acquired pneumonia are still high among the elderly, while commonly used severity scores lose accuracy the older patients are. The search for new prognostic markers is ever ongoing and low muscle mass (LMM) appears promising, since it is closely intertwined with other factors of validated prognostic significance such as sarcopenia, functional status indexes, malnutrition, physical activity, and immune system function. LMM, which correlates with higher mortality in both septic and critically ill patients, is valuable in that it can be accurately quantified even in acute illness through CT scans: this typically involves the abdominal muscles, but the same principle holds true for the chest. The prognostic value of thoracic muscles has been scrutinized in several pathologies which require chest CT, such as COPD, interstitial lung disease, and lung cancer. Among the studies on COVID-19 and pneumonia, some highlighted a correlation between unfavourable outcomes and low muscle area (SMA) and density (SMD) of paraspinal and pectoral muscles, but there is no definitive evidence in this regard. METHODS This observational retrospective study recruited patients aged 65 or older who were diagnosed with pneumonia in the ED via chest CT while testing negative for SARS-CoV-2 in the timeframe from 01/10/2018 to 31/09/2022. All data pertaining to their medical history, clinical course, laboratory tests, blood gas analyses, therapeutic interventions, and radiological parameters (namely, SMA and SMD of paraspinal muscles at T5 and T12 and of pectoral muscles) were collected. The primary outcome was in-hospital mortality. RESULTS 95 patients (median age 81 years) were included in the study; they had a remarkable amount of comorbidities (median Charlson Comorbidity Index = 5). Out of them, 26 (27,4%) died in the hospital. In its entirety, the study population presented with mild respiratory failure (median pO2/FiO2 ratio = 249 mmHg) and moderately elevated serum lactate levels (median value 1,7 mmol/l); the paraspinal SMA at T12 was at the lower bounds of normal range (median value 25 cm2). In the survivors’ group, the pO2/FiO2 ratio amounted to 263 mmHg, the serum lactate to 1,2 mmol/l and the paraspinal SMA at T12 to 25,9 cm2. By contrast, the deceased had more severe respiratory failure (median pO2/FiO2 ratio = 219 mmHg), more severe inflammatory response (median value of serum lactate 3,3 mmol/l) and lower paraspinal SMA at T12 (median value 23,8 cm2). Said differences between the two groups were statistically significant. When these mortality-associated variables were included in a logistic regression analysis, the muscle value did not reach statistical significance. CONCLUSIONS Factors directly representative of pneumonia severity (pO2/FiO2 ratio and serum lactate) showed to be superior to the patients’ pre-existing physical condition (as embodied by their muscle values) in predicting in-hospital mortality. Nonetheless, the significantly lower paraspinal SMA at T12 among the deceased warrants further studies with a higher sample size which might be able to better define the prognostic significance of chest LMM in elderly patients with pneumonia, providing clinicians with one more easy to employ tool to assess the condition of patients who make up a significant portion of the ED population.
INTRODUZIONE La polmonite acquisita in comunità si manifesta ancora con incidenza e mortalità elevate nella popolazione anziana, in cui i comuni score di gravità risultano poco performanti. Nella ricerca di nuovi marcatori prognostici appare promettente la bassa massa muscolare (LMM) in virtù dei rapporti che la legano ad altri fattori di riconosciuto impatto prognostico quali la sarcopenia, gli indici di autonomia funzionale, la malnutrizione, l’attività fisica e il funzionamento del sistema immunitario. Il vantaggio della LMM, che appare associata a maggiore mortalità nel paziente settico e in quello critico, è di poter essere quantificata anche nella patologia acuta tramite TC: la sede tipica è a livello lombare, ma il medesimo principio si applica alla muscolatura toracica, la cui valenza prognostica è già stata indagata tra le altre patologie nella BPCO, nell’interstiziopatia polmonare e nei tumori al polmone. Alcuni degli studi effettuati sul COVID-19 e sulla polmonite mettono in correlazione outcome sfavorevoli con ridotti valori di area (SMA) e di densità (SMD) della muscolatura sia paravertebrale sia pettorale, ma l’evidenza in merito appare ancora contrastante. METODI Il presente studio osservazionale retrospettivo ha reclutato i pazienti di età ≥65 anni che nel periodo 01/10/2018–31/09/2022 sono stati sottoposti in PS a una TC del torace risultata positiva per polmonite con tampone negativo per SARS-CoV-2. Di tali pazienti sono stati acquisiti i dati anamnestici, clinico-laboratoristici, emogasanalitici, terapeutici e radiologici, in particolare SMA e SMD dei muscoli paravertebrali a T5 e T12 e dei muscoli pettorali. Come outcome primario si è considerata la mortalità intraospedaliera. RISULTATI Hanno fatto parte dello studio 95 pazienti con un’età mediana di 81 anni e un rilevante carico di comorbidità (Charlson Comorbidity Index mediano = 5); di questi, 26 (27,4%) sono deceduti in ospedale. Nel suo insieme, la popolazione in studio manifestava un’insufficienza respiratoria di grado perlopiù lieve (rapporto pO2/FiO2 mediano = 249 mmHg), presentava una modesta elevazione del lattato sierico (mediana 1,7 mmol/l) e mostrava valori di SMA paravertebrale a T12 ai limiti inferiori di norma (mediana 25 cm2). Tra i sopravvissuti, il rapporto pO2/FiO2 si attestava sui 263 mmHg, la concentrazione sierica di lattato era di 1,2 mmol/l e la SMA paravertebrale a T12 ammontava a 25,9 cm2; di contro, nel gruppo dei deceduti si osservavano una più grave insufficienza respiratoria (rapporto pO2/FiO2 mediano = 219 mmHg), una più grave risposta flogistica (lattato sierico mediano 3,3 mmol/l) e minori valori di SMA paravertebrale a T12 (mediana 23,8 cm2). Tali differenze tra i due gruppi risultavano statisticamente significative. Includendo questi tre parametri correlati con la mortalità in una regressione logistica è venuta meno la significatività statistica del valore muscolare. CONCLUSIONI In fatto di mortalità intraospedaliera, gli indici di gravità della malattia (rapporto pO2/FiO2 e lattatemia) hanno dimostrato una capacità prognostica superiore rispetto alle condizioni fisiche pregresse del paziente, rappresentate dai parametri muscolari. Cionondimeno, il riscontro di valori significativamente inferiori di SMA paravertebrale a T12 nel gruppo dei deceduti incoraggia ulteriori studi con dimensioni campionarie maggiori che possano meglio caratterizzare il significato prognostico della LMM toracica nell’anziano affetto da polmonite, offrendo un ulteriore strumento di facile impiego per l’inquadramento di pazienti che costituiscono una quota importante degli accessi in PS.
Rilevanza prognostica delle alterazioni qualitative e quantitative della muscolatura scheletrica nel paziente anziano affetto da polmonite
MONGE, MATTEO
2022/2023
Abstract
INTRODUZIONE La polmonite acquisita in comunità si manifesta ancora con incidenza e mortalità elevate nella popolazione anziana, in cui i comuni score di gravità risultano poco performanti. Nella ricerca di nuovi marcatori prognostici appare promettente la bassa massa muscolare (LMM) in virtù dei rapporti che la legano ad altri fattori di riconosciuto impatto prognostico quali la sarcopenia, gli indici di autonomia funzionale, la malnutrizione, l’attività fisica e il funzionamento del sistema immunitario. Il vantaggio della LMM, che appare associata a maggiore mortalità nel paziente settico e in quello critico, è di poter essere quantificata anche nella patologia acuta tramite TC: la sede tipica è a livello lombare, ma il medesimo principio si applica alla muscolatura toracica, la cui valenza prognostica è già stata indagata tra le altre patologie nella BPCO, nell’interstiziopatia polmonare e nei tumori al polmone. Alcuni degli studi effettuati sul COVID-19 e sulla polmonite mettono in correlazione outcome sfavorevoli con ridotti valori di area (SMA) e di densità (SMD) della muscolatura sia paravertebrale sia pettorale, ma l’evidenza in merito appare ancora contrastante. METODI Il presente studio osservazionale retrospettivo ha reclutato i pazienti di età ≥65 anni che nel periodo 01/10/2018–31/09/2022 sono stati sottoposti in PS a una TC del torace risultata positiva per polmonite con tampone negativo per SARS-CoV-2. Di tali pazienti sono stati acquisiti i dati anamnestici, clinico-laboratoristici, emogasanalitici, terapeutici e radiologici, in particolare SMA e SMD dei muscoli paravertebrali a T5 e T12 e dei muscoli pettorali. Come outcome primario si è considerata la mortalità intraospedaliera. RISULTATI Hanno fatto parte dello studio 95 pazienti con un’età mediana di 81 anni e un rilevante carico di comorbidità (Charlson Comorbidity Index mediano = 5); di questi, 26 (27,4%) sono deceduti in ospedale. Nel suo insieme, la popolazione in studio manifestava un’insufficienza respiratoria di grado perlopiù lieve (rapporto pO2/FiO2 mediano = 249 mmHg), presentava una modesta elevazione del lattato sierico (mediana 1,7 mmol/l) e mostrava valori di SMA paravertebrale a T12 ai limiti inferiori di norma (mediana 25 cm2). Tra i sopravvissuti, il rapporto pO2/FiO2 si attestava sui 263 mmHg, la concentrazione sierica di lattato era di 1,2 mmol/l e la SMA paravertebrale a T12 ammontava a 25,9 cm2; di contro, nel gruppo dei deceduti si osservavano una più grave insufficienza respiratoria (rapporto pO2/FiO2 mediano = 219 mmHg), una più grave risposta flogistica (lattato sierico mediano 3,3 mmol/l) e minori valori di SMA paravertebrale a T12 (mediana 23,8 cm2). Tali differenze tra i due gruppi risultavano statisticamente significative. Includendo questi tre parametri correlati con la mortalità in una regressione logistica è venuta meno la significatività statistica del valore muscolare. CONCLUSIONI In fatto di mortalità intraospedaliera, gli indici di gravità della malattia (rapporto pO2/FiO2 e lattatemia) hanno dimostrato una capacità prognostica superiore rispetto alle condizioni fisiche pregresse del paziente, rappresentate dai parametri muscolari. Cionondimeno, il riscontro di valori significativamente inferiori di SMA paravertebrale a T12 nel gruppo dei deceduti incoraggia ulteriori studi con dimensioni campionarie maggiori che possano meglio caratterizzare il significato prognostico della LMM toracica nell’anziano affetto da polmonite, offrendo un ulteriore strumento di facile impiego per l’inquadramento di pazienti che costituiscono una quota importante degli accessi in PS.File | Dimensione | Formato | |
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