Soggettività maschile in Stefano Ciccone e Mario Mieli

L'obiettivo dell'elaborato è quello di tracciare un confronto tra le soggettività maschili presentate nei testi Essere maschi. Relazioni maschili senza oppressioni, di Stefano Ciccone, e Elementi di critica omosessuale, di Mario Mieli. L'attenzione sarà rivolta principalmente alla significazione sociale del corpo maschile, il quale risulta alieno rispetto all'esperienza degli uomini. Si vedranno le similitudini tra i pensieri dei due autori. Si presterà attenzione anche alle politiche dissidenti proposte, in quanto queste risultano parte integrante delle tesi presentate. Tali politiche mirano alla risignificazione del corpo sessuato maschile ma risultano discordanti in vari aspetti. Per Ciccone si tratta di attraversare il patriarcato e la sua storia in maniera tale da distorcere e dissimulare la soggettività maschile tossica. Mieli differisce in quanto propone di liberare in ogni essere umano le componenti rimosse del desiderio transessuale primordiale: la ricerca è volta verso un tipo di soggettività che si posizioni antiteticamente rispetto alla Norma eterosessuale e capitalista.