The thesis, in investigating the issue of the end of life, begins with a quick overview of national and supranational laws on the health and dignity of the patient. In particular, with reference to the national context, it examines the constitutional provisions of Articles 2, 13 and 32 and their evolution in case law in connection with the subject object of this elaboration. These fundamental principles are correlated in the analysis of the dictate governed by Article 5 of the Civil Code, as well as the innovations made by the Law 219/2017 concerning informed consent and advance treatment provisions. With reference to the supranational sphere, the Nuremberg Code, the Declaration of Helsinki and the Oviedo Convention are illustrated, recognizing in these three elaborations a prominent role in the evolution and the crystallization of universal human rights. The importance of these documents is based on the critical aspects of bioethics in the face of the biomedical and experimental development that began in the second half of the 19th century and its distortions culminated in the Nazi extermination camps. The debate between Catholic ethics and secular ethics is then illustrated, and the consequent moral revolution dictated by the passage from the Hippocratic paradigm to the bioethical paradigm, taking into account the thought of the French physiologist and founder of experimental medicine, Claude Bernard, the professor of philosophy of law, Patrick Nerhot, and of many experts including M. Mori, U. Veronesi and S. Rodotà. Subsequently, the paper focuses attention, even more than previously noted, in the punctual analysis of Law 219/2017 by addressing the issues of informed consent and therapeutic obstinacy. With regard to the subject matter there is a specific dissertation on the vegetative state and the boundary between benefits and obstinacy to treatment with the reference to artificial means of nutrition and hydration. Finally, a note is provided on consenting party homicide and its reform imposed by the Constitutional Court's ruling 242/2019 on aiding suicide. The last thematic block concerns decisive cases for the birth of the Law on Advanced Treatment Provisions. In this fourth part, in fact, the discussion dwells on three cases concerning the issues related to the right of self-determination of the patient and euthanasia, jurisprudential cases that have assumed enormous media and legal importance in our system: Welby, Englaro and Fabio Antoniani.
La tesi, nell’indagare la tematica del fine vita, fornisce in principio un rapido excursus normativo sulle leggi nazionali e sovranazionali in materia di salute e dignità del paziente. In particolare, con riferimento all’ambito nazionale, viene esaminato il dettato costituzionale degli articoli 2, 13 e 32 e la loro evoluzione giurisprudenziale in connessione con la tematica oggetto del presente elaborato. Tali principi fondamentali sono correlati nell’analisi del dettato disciplinato dall’articolo 5 del Codice civile, nonché alle novità apportate dalla Legge 219/2017 in materia di consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento. Con riferimento all’ambito sovranazionale sono illustrati il Codice di Norimberga, la Dichiarazione di Helsinki e la Convenzione di Oviedo, ravvisando in questi tre elaborati un ruolo preminente nell’evoluzione e nella cristallizzazione dei diritti universali dell’uomo. L’importanza di questi documenti sopra enunciati trova fondamento nelle criticità che la bioetica evidenziava a fronte dell’evoluzione biomedica e sperimentale avviata nella seconda metà dell’800 e delle sue distorsioni culminate con i campi di sterminio nazisti. Viene poi di seguito illustrato il dibattito tra etica cattolica e etica laica, e la conseguente rivoluzione morale dettata dal passaggio da paradigma ippocratico a paradigma bioetico tenendo conto del pensiero del fisiologo francese e fondatore della medicina sperimentale, Claude Bernard, del professore di filosofia del diritto, Patrick Nerhot, e di molteplici esperti tra i quali M. Mori e U. Veronesi e S. Rodotà. Successivamente l’elaborato focalizza l’attenzione, ancor più di quanto già rilevato in precedenza, nell’analisi puntuale della Legge 219/2017 affrontando le problematiche del consenso informato e dell’accanimento terapeutico. Con riguardo all’argomento trattato vi è una dissertazione specifica sullo stato vegetativo e sul confine tra benefici e ostinazione alle cure con riferimento ai mezzi di alimentazione e idratazione artificiali. Viene infine fornita una nota relativa all’omicidio del consenziente e alla sua riforma imposta dalla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale in materia di aiuto al suicidio. L’ultimo blocco tematico riguarda casi determinanti per la nascita della Legge sulle disposizioni anticipate di trattamento. In questa quarta parte, difatti, la trattazione si sofferma su tre casi concernenti le tematiche relative al diritto di autodeterminazione del malato e l’eutanasia, casi giurisprudenziali che hanno assunto enorme rilievo mediatico e giuridico nel nostro ordinamento: Welby, Englaro e Fabio Antoniani.
"Fine vita" e cultura giuridica
ZAMENGO, FABIO
2020/2021
Abstract
La tesi, nell’indagare la tematica del fine vita, fornisce in principio un rapido excursus normativo sulle leggi nazionali e sovranazionali in materia di salute e dignità del paziente. In particolare, con riferimento all’ambito nazionale, viene esaminato il dettato costituzionale degli articoli 2, 13 e 32 e la loro evoluzione giurisprudenziale in connessione con la tematica oggetto del presente elaborato. Tali principi fondamentali sono correlati nell’analisi del dettato disciplinato dall’articolo 5 del Codice civile, nonché alle novità apportate dalla Legge 219/2017 in materia di consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento. Con riferimento all’ambito sovranazionale sono illustrati il Codice di Norimberga, la Dichiarazione di Helsinki e la Convenzione di Oviedo, ravvisando in questi tre elaborati un ruolo preminente nell’evoluzione e nella cristallizzazione dei diritti universali dell’uomo. L’importanza di questi documenti sopra enunciati trova fondamento nelle criticità che la bioetica evidenziava a fronte dell’evoluzione biomedica e sperimentale avviata nella seconda metà dell’800 e delle sue distorsioni culminate con i campi di sterminio nazisti. Viene poi di seguito illustrato il dibattito tra etica cattolica e etica laica, e la conseguente rivoluzione morale dettata dal passaggio da paradigma ippocratico a paradigma bioetico tenendo conto del pensiero del fisiologo francese e fondatore della medicina sperimentale, Claude Bernard, del professore di filosofia del diritto, Patrick Nerhot, e di molteplici esperti tra i quali M. Mori e U. Veronesi e S. Rodotà. Successivamente l’elaborato focalizza l’attenzione, ancor più di quanto già rilevato in precedenza, nell’analisi puntuale della Legge 219/2017 affrontando le problematiche del consenso informato e dell’accanimento terapeutico. Con riguardo all’argomento trattato vi è una dissertazione specifica sullo stato vegetativo e sul confine tra benefici e ostinazione alle cure con riferimento ai mezzi di alimentazione e idratazione artificiali. Viene infine fornita una nota relativa all’omicidio del consenziente e alla sua riforma imposta dalla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale in materia di aiuto al suicidio. L’ultimo blocco tematico riguarda casi determinanti per la nascita della Legge sulle disposizioni anticipate di trattamento. In questa quarta parte, difatti, la trattazione si sofferma su tre casi concernenti le tematiche relative al diritto di autodeterminazione del malato e l’eutanasia, casi giurisprudenziali che hanno assunto enorme rilievo mediatico e giuridico nel nostro ordinamento: Welby, Englaro e Fabio Antoniani.File | Dimensione | Formato | |
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