La scelta di utilizzare e rielaborare la tecnica del Map Task, ovvero una tecnica che è stata elaborata a partire dai primi anni '80 del Novecento con lo scopo di stimolare dialoghi e cooperazione tra i partecipanti, nasce dalla volontà di creare un'attività che fosse inclusiva per mettere agli alunni con dislessia di percepire meno il divario che spesso si viene a creare con i compagni all'interno della classe sia nel momento in cui vengono affidati compiti da svolgere in gruppo, sia durante l'apprendimento. La tesi è divisa in tra capitoli principali. Nel primo capitolo di questo elaborato che inizia con una breve descrizione dei disturbi che vengono identificati con l'acronimo DSA (Disturbi Specifici dell'Apprendimento), ci si è poi soffermati in modo particolare sulla dislessia e sull'allievo dislessico (il suo approccio al testo scritto e alle lingue straniere soprattutto durante il secondo anno di scuola secondaria di primo grado). Nel secondo capitolo, visti i cambiamenti dovuti alla pandemia di Covid-19, sono stati analizzati quelli che hanno colpito il mondo della scuola (il passaggio da didattica tradizionale a quella a distanza, quanto quest'ultima abbia avuto riscontri positivi e negativi sugli alunni con DSA e sull'insegnamento delle lingue). Inoltre, sono state anche stati descritti metodi e tecniche didattiche per l'insegnamento delle lingue straniere con un focus sulle tecniche più adatte per insegnare inglese agli alunni dislessici. Infine, il terzo capitolo è dedicato all'attività sperimentale del Map Task, ed inizia delineando le linee generali che hanno caratterizzato la tecnica fin dalla sua elaborazione iniziale. Successivamente viene illustrata l'attività svolta nel febbraio 2021 in due classi seconde appartenenti all'istituto comprensivo Francesco Negri di Casale Monferrato partendo dalla sua elaborazione e i suoi scopi, per poi proseguire con le difficoltà incontrate e gli esiti ottenuti. L'ultima parte del capitolo è riservata alla descrizione e ai risultati ottenuti da un quiz sottoposto agli alunni delle due classi sugli argomenti trattati nell'attività e alle considerazioni che si sono potute trarre riguardo questa sperimentazione.
Alunni dislessici e lingua inglese. La tecnica del Map Task per un apprendimento più inclusivo
MIGLIETTA, CLARA
2019/2020
Abstract
La scelta di utilizzare e rielaborare la tecnica del Map Task, ovvero una tecnica che è stata elaborata a partire dai primi anni '80 del Novecento con lo scopo di stimolare dialoghi e cooperazione tra i partecipanti, nasce dalla volontà di creare un'attività che fosse inclusiva per mettere agli alunni con dislessia di percepire meno il divario che spesso si viene a creare con i compagni all'interno della classe sia nel momento in cui vengono affidati compiti da svolgere in gruppo, sia durante l'apprendimento. La tesi è divisa in tra capitoli principali. Nel primo capitolo di questo elaborato che inizia con una breve descrizione dei disturbi che vengono identificati con l'acronimo DSA (Disturbi Specifici dell'Apprendimento), ci si è poi soffermati in modo particolare sulla dislessia e sull'allievo dislessico (il suo approccio al testo scritto e alle lingue straniere soprattutto durante il secondo anno di scuola secondaria di primo grado). Nel secondo capitolo, visti i cambiamenti dovuti alla pandemia di Covid-19, sono stati analizzati quelli che hanno colpito il mondo della scuola (il passaggio da didattica tradizionale a quella a distanza, quanto quest'ultima abbia avuto riscontri positivi e negativi sugli alunni con DSA e sull'insegnamento delle lingue). Inoltre, sono state anche stati descritti metodi e tecniche didattiche per l'insegnamento delle lingue straniere con un focus sulle tecniche più adatte per insegnare inglese agli alunni dislessici. Infine, il terzo capitolo è dedicato all'attività sperimentale del Map Task, ed inizia delineando le linee generali che hanno caratterizzato la tecnica fin dalla sua elaborazione iniziale. Successivamente viene illustrata l'attività svolta nel febbraio 2021 in due classi seconde appartenenti all'istituto comprensivo Francesco Negri di Casale Monferrato partendo dalla sua elaborazione e i suoi scopi, per poi proseguire con le difficoltà incontrate e gli esiti ottenuti. L'ultima parte del capitolo è riservata alla descrizione e ai risultati ottenuti da un quiz sottoposto agli alunni delle due classi sugli argomenti trattati nell'attività e alle considerazioni che si sono potute trarre riguardo questa sperimentazione.File | Dimensione | Formato | |
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