This bachelor degree dissertation comes from the encounter of a lively personal interest in sociology of organizations focusing to the public administration environment, with working reality to which I belong, since 2000, in small local authorities. the quality. The needs of managers in today work and environment have changed. Organizations require people able to listen, to creating teams, to motivate in order being a positive role model the empower its employees. Managers must also be capable of empathy, of understanding the needs exigent of the their teams. It is no longer enough just play the formal role; it is also necessary to know how to be a guide and harbingers of changes. All these are skills related to the sphere of emotionality intertwine with relationality, what Talcott Parson would call socio-emotional area. Skills linked to managers self-insight and interpersonal of members of it team. As public manager we need to get involved, explore the dynamics that make us authoritative, and not authoritarian, experiencing closeness with emotions able to attaine appropriate balance. A new method of reorientation(why not womanly oriented) of leadership is therefore proposed in the public administration. The evolution of work and the great organizational changes have gradually led the companies to enhance the human aspect of worker involved. It has been understood that the increase in production does not depend only on technological innovations, but also on the motivations that drive individual to actively participate in production processes and above all on theire enhancement as an integral parts of the organization itself (the so-called organizational well-being). This enhancement is to be sought first and foremost in the team leader through investments aimed at his growth forwarding personality quality in realizing policies aimed at achieving conscious involvement and an adequate level of responsible participation in relation to the company goals by team members. The whole elaboration has tried to follow a path of gradual deepening and has tried, where possible, to give greater importance to the empirical pragmatic aspects than to the theoretical ones, already extensively treated elsewhere. The work was carried out in reverse form starting from the personal case and then looking for the theoretical concept useful, to suggest a new model of leadership for public administration. In this degree dissertation, the pragmatic-value oriented aspect was deliberately taken into account rather than the cognitive and academic one, due to the desire to making this work, a small future vademecum and operational tool for those who every day serve in the public administration. I am aware that this effort of mine, which has only touched the "emotional" aspect, must necessarily and concretely deal with the constraint/regulatory aspect that the public administration imposes, in compliance with employment contracts, regulations, rigid partitions that have always characterized it. The world of the public sector, for example, leaves little discretion to managers in terms of rewards and economic incentives to be allocated to those who are committed to and value the public service. It is complex for a manager, while how long empathetic, resilient, collaborative as and a gifted leader, able to motivate a collaborator, does not of opportunity to give him the right reward. Reforms in the p.a. have connect the two aspects, the technical- regulatory one and the value orientation one, otherwise without which there will be no real evolution
La presente tesi di laurea triennale nasce dall'incontro di un vivace interesse personale verso la sociologia delle organizzazioni con riferimento all'ambito aziendale pubblico, realtà lavorativa di cui faccio parte, dal lontano anno 2000, in enti locali di piccole dimensioni. Le esigenze dei manager nelle aziende oggi sono cambiate. L’organizzazione richiede persone capaci di ascoltare, creare team, motivare, essere modello positivo, far crescere le risorse umane assegnate. Manager che devono essere capaci anche di empatia, di comprendere le esigenze e i bisogni dei team loro assegnati. Non è più sufficiente avere il ruolo; occorre anche saper essere guida e precursori nei cambiamenti. Sono tutte competenze legate alla sfera dell’emotività e della relazionalità, nella sfera che Talcott Parson ha definito socio-emozionale. Competenze legate alla persona, al come anche noi funzionari pubblici ci poniamo in ascolto di noi stessi e delle persone che sono nel nostro team. Occorre mettersi in gioco, esplorare le dinamiche che ci fanno essere autorevoli, e non autoritari, sperimentando la vicinanza con le emozioni ma sapendo mantenere un giusto equilibrio. Si propone allora un nuovo metodo di riorganizzazione nella pubblica amministrazione e perché no, al femminile. L'evoluzione del lavoro ed i grandi mutamenti organizzativi hanno portato, progressivamente, le realtà aziendali a valorizzare l'aspetto umano e cooperativo degli individui che vi operano. Si è compreso che l'incremento produttivo non dipende unicamente da innovazioni tecnologiche, ma dalla motivazione che spinge l'individuo a partecipare attivamente ai processi di produzione e soprattutto dalla sua valorizzazione come parte integrante dell'organizzazione stessa (il cosiddetto benessere organizzativo). Tale valorizzazione è da ricercare in primis nella figura che guida il team attraverso investimenti mirati alla sua crescita, in modo che possa esplicitare al meglio le capacità politiche e gestionali orientate a raggiungere un coinvolgimento consapevole e un livello adeguato di partecipazione responsabile da parte del team di lavoro. L'intera elaborazione ha seguito un percorso di graduale approfondimento cercando, laddove possibile, di dare maggiore rilievo agli aspetti empirici rispetto a quelli teorici, altrove già ampiamente trattati. Il lavoro è stato svolto in forma inversa partendo dal mio caso pratico personale per attingere successivamente alla teoria al fine di delineare i tratti di un nuovo modello di leadership nella pubblica amministrazione. In questa tesi di laurea si è volutamente tenuto conto più dell’aspetto pragmatico-valoriale che di quello cognitivo e accademico, per la volontà di fare diventare questo lavoro, nel futuro, un piccolo vademecum e strumento operativo per coloro che ogni giorno prestano servizio nell’amministrazione pubblica. Sono consapevole che questa mia fatica, che ha toccato solo l’aspetto “emotivo”, deve necessariamente e concretamente confrontarsi con l’aspetto vincolistico/normativo che l’amministrazione pubblica impone, nel rispetto dei contratti di lavoro, dei regolamenti, delle partizioni rigide che da sempre la caratterizzano. Il mondo del settore pubblico, per esempio, lascia poca discrezionalità ai dirigenti in tema di premialità e incentivi economici da destinare a coloro che si impegnano e danno valore al servizio pubblico. È complesso per un dirigente seppure empatico, resiliente, collaborativo e leader credibile riuscire a motivare un collaboratore non avendo la possibilità di riconoscergli il giusto premio. Le riforme nella p.a. dovranno mettere insieme i due aspetti, quello cognitivo-regolativo e quello valoriale, senza i quali non ci sarà nessuna vera evoluzione.
Dalla pratica alla teoria: un esperimento di riorganizzazione nella pubblica amministrazione attraverso la leadership emozionale
GAGLIARDI, ANNA
2020/2021
Abstract
La presente tesi di laurea triennale nasce dall'incontro di un vivace interesse personale verso la sociologia delle organizzazioni con riferimento all'ambito aziendale pubblico, realtà lavorativa di cui faccio parte, dal lontano anno 2000, in enti locali di piccole dimensioni. Le esigenze dei manager nelle aziende oggi sono cambiate. L’organizzazione richiede persone capaci di ascoltare, creare team, motivare, essere modello positivo, far crescere le risorse umane assegnate. Manager che devono essere capaci anche di empatia, di comprendere le esigenze e i bisogni dei team loro assegnati. Non è più sufficiente avere il ruolo; occorre anche saper essere guida e precursori nei cambiamenti. Sono tutte competenze legate alla sfera dell’emotività e della relazionalità, nella sfera che Talcott Parson ha definito socio-emozionale. Competenze legate alla persona, al come anche noi funzionari pubblici ci poniamo in ascolto di noi stessi e delle persone che sono nel nostro team. Occorre mettersi in gioco, esplorare le dinamiche che ci fanno essere autorevoli, e non autoritari, sperimentando la vicinanza con le emozioni ma sapendo mantenere un giusto equilibrio. Si propone allora un nuovo metodo di riorganizzazione nella pubblica amministrazione e perché no, al femminile. L'evoluzione del lavoro ed i grandi mutamenti organizzativi hanno portato, progressivamente, le realtà aziendali a valorizzare l'aspetto umano e cooperativo degli individui che vi operano. Si è compreso che l'incremento produttivo non dipende unicamente da innovazioni tecnologiche, ma dalla motivazione che spinge l'individuo a partecipare attivamente ai processi di produzione e soprattutto dalla sua valorizzazione come parte integrante dell'organizzazione stessa (il cosiddetto benessere organizzativo). Tale valorizzazione è da ricercare in primis nella figura che guida il team attraverso investimenti mirati alla sua crescita, in modo che possa esplicitare al meglio le capacità politiche e gestionali orientate a raggiungere un coinvolgimento consapevole e un livello adeguato di partecipazione responsabile da parte del team di lavoro. L'intera elaborazione ha seguito un percorso di graduale approfondimento cercando, laddove possibile, di dare maggiore rilievo agli aspetti empirici rispetto a quelli teorici, altrove già ampiamente trattati. Il lavoro è stato svolto in forma inversa partendo dal mio caso pratico personale per attingere successivamente alla teoria al fine di delineare i tratti di un nuovo modello di leadership nella pubblica amministrazione. In questa tesi di laurea si è volutamente tenuto conto più dell’aspetto pragmatico-valoriale che di quello cognitivo e accademico, per la volontà di fare diventare questo lavoro, nel futuro, un piccolo vademecum e strumento operativo per coloro che ogni giorno prestano servizio nell’amministrazione pubblica. Sono consapevole che questa mia fatica, che ha toccato solo l’aspetto “emotivo”, deve necessariamente e concretamente confrontarsi con l’aspetto vincolistico/normativo che l’amministrazione pubblica impone, nel rispetto dei contratti di lavoro, dei regolamenti, delle partizioni rigide che da sempre la caratterizzano. Il mondo del settore pubblico, per esempio, lascia poca discrezionalità ai dirigenti in tema di premialità e incentivi economici da destinare a coloro che si impegnano e danno valore al servizio pubblico. È complesso per un dirigente seppure empatico, resiliente, collaborativo e leader credibile riuscire a motivare un collaboratore non avendo la possibilità di riconoscergli il giusto premio. Le riforme nella p.a. dovranno mettere insieme i due aspetti, quello cognitivo-regolativo e quello valoriale, senza i quali non ci sarà nessuna vera evoluzione.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
882666_tesi_di_laurea_anna_gagliardi_matr_882666_sessione_autunnale.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.85 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.85 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/26021