Le obbligazioni naturali: spesso ci interroghiamo quali siano le origini degli istituti che caratterizzano il nostro diritto privato. Per capire quali siano le ragioni e le condizioni che hanno permesso la nascita di una nuova fattispecie giuridica, dobbiamo andare a ritroso nel tempo e, in alcuni casi, sino alla nascita del diritto, per come lo intendiamo noi. Bisogna compiere uno studio sulle radici del diritto privato romano, il primo diritto nato nella città di Roma, il quale è stato modificato, interpretato e criticato, ma al quale dobbiamo le origini del nostro diritto. In particolare, un atto giuridico, alquanto singolare, è riuscito a nascere e consolidarsi attraverso gli anni, seppur con elementi estranei al mondo del diritto in senso stretto. L’istituto delle obbligazioni naturali ha sempre suscitato profondo interesse e mosso critiche da ogni ordinamento giuridico europeo perché caratterizzato da doveri morali e sociali che vanno oltre al diritto positivo. Per cercare di capire meglio gli elementi fondamentali delle obbligazioni naturali, però, bisogna, necessariamente, studiare e immergersi nel mondo romano antico. È necessaria un’attenta analisi dal punto di vista storico, per arrivare ad una corretta suddivisione temporale, dal punto di vista giuridico, per cogliere quali erano le concezioni e la mentalità sui diritti e sui doveri, ed infine, anche sull’aspetto sociale, per intendere, nella maniera corretta, quanto poteva essere difficoltoso affermarsi all’interno della società romana. Solo dopo questa attenta analisi si può iniziare ad indagare e approfondire l’obbligazione naturale, un atto, quindi, che porta con sé secoli di storia, di mutamenti giuridici e sociali. Le particolarità di questo istituto, quindi, sono da ricercarsi sia nella sua storia, ma anche nel significato che per molto tempo i compilatori del diritto, gli studiosi e i critici hanno cercato di dare. Siamo in presenza di un’obbligazione che si avvicina al diritto civile ma se ne discosta per i fattori che lo caratterizzano quali doveri sociali, morali ed etici, che non possono essere disciplinati dal diritto. Nei capitoli del mio elaborato si può intuire quanta storia caratterizzi un singolo atto che nasce intorno al II – I secolo a.C., durante l’epoca che viene definita “classica”, dalla concessione di qualche moneta e qualche bene, il peculio, che per gli schiavi equivaleva a una piccola libertà economica e sociale. Con questa relazione cercherò di spiegare al meglio quali sono state le tappe fondamentali che hanno permesso alle obbligazioni naturali di nascere e consolidarsi nel tempo, giungendo sino ai giorni nostri, ricevendo un riconoscimento anche all’interno del Codice civile. L’articolo 2034 del Codice recita: «Non è ammessa la ripetizione di quanto è stato spontaneamente prestato in esecuzione di doveri morali o sociali (…) I doveri indicati dal comma precedente, e ogni altro per cui la legge non accorda azione ma esclude la ripetizione di ciò che è stato spontaneamente pagato, non producono altri effetti.» In questa analisi, ho cercato di spiegare al meglio come sia nato e come si sia evoluto un istituto tipico del nostro diritto privato che ho origini risalenti a molti secoli fa. Ho ripercorso a ritroso quelle che sono state le epoche romane, la civiltà dell’Impero Romano e la suddivisione delle classi sociali, caratterizzate da diverse capacità, diritti e doveri.
LE OBBLIGAZIONI NATURALI IN DIRITTO ROMANO
GHIRELLO, MARIA GIULIA
2020/2021
Abstract
Le obbligazioni naturali: spesso ci interroghiamo quali siano le origini degli istituti che caratterizzano il nostro diritto privato. Per capire quali siano le ragioni e le condizioni che hanno permesso la nascita di una nuova fattispecie giuridica, dobbiamo andare a ritroso nel tempo e, in alcuni casi, sino alla nascita del diritto, per come lo intendiamo noi. Bisogna compiere uno studio sulle radici del diritto privato romano, il primo diritto nato nella città di Roma, il quale è stato modificato, interpretato e criticato, ma al quale dobbiamo le origini del nostro diritto. In particolare, un atto giuridico, alquanto singolare, è riuscito a nascere e consolidarsi attraverso gli anni, seppur con elementi estranei al mondo del diritto in senso stretto. L’istituto delle obbligazioni naturali ha sempre suscitato profondo interesse e mosso critiche da ogni ordinamento giuridico europeo perché caratterizzato da doveri morali e sociali che vanno oltre al diritto positivo. Per cercare di capire meglio gli elementi fondamentali delle obbligazioni naturali, però, bisogna, necessariamente, studiare e immergersi nel mondo romano antico. È necessaria un’attenta analisi dal punto di vista storico, per arrivare ad una corretta suddivisione temporale, dal punto di vista giuridico, per cogliere quali erano le concezioni e la mentalità sui diritti e sui doveri, ed infine, anche sull’aspetto sociale, per intendere, nella maniera corretta, quanto poteva essere difficoltoso affermarsi all’interno della società romana. Solo dopo questa attenta analisi si può iniziare ad indagare e approfondire l’obbligazione naturale, un atto, quindi, che porta con sé secoli di storia, di mutamenti giuridici e sociali. Le particolarità di questo istituto, quindi, sono da ricercarsi sia nella sua storia, ma anche nel significato che per molto tempo i compilatori del diritto, gli studiosi e i critici hanno cercato di dare. Siamo in presenza di un’obbligazione che si avvicina al diritto civile ma se ne discosta per i fattori che lo caratterizzano quali doveri sociali, morali ed etici, che non possono essere disciplinati dal diritto. Nei capitoli del mio elaborato si può intuire quanta storia caratterizzi un singolo atto che nasce intorno al II – I secolo a.C., durante l’epoca che viene definita “classica”, dalla concessione di qualche moneta e qualche bene, il peculio, che per gli schiavi equivaleva a una piccola libertà economica e sociale. Con questa relazione cercherò di spiegare al meglio quali sono state le tappe fondamentali che hanno permesso alle obbligazioni naturali di nascere e consolidarsi nel tempo, giungendo sino ai giorni nostri, ricevendo un riconoscimento anche all’interno del Codice civile. L’articolo 2034 del Codice recita: «Non è ammessa la ripetizione di quanto è stato spontaneamente prestato in esecuzione di doveri morali o sociali (…) I doveri indicati dal comma precedente, e ogni altro per cui la legge non accorda azione ma esclude la ripetizione di ciò che è stato spontaneamente pagato, non producono altri effetti.» In questa analisi, ho cercato di spiegare al meglio come sia nato e come si sia evoluto un istituto tipico del nostro diritto privato che ho origini risalenti a molti secoli fa. Ho ripercorso a ritroso quelle che sono state le epoche romane, la civiltà dell’Impero Romano e la suddivisione delle classi sociali, caratterizzate da diverse capacità, diritti e doveri.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/26015