BACKGROUND: children and adolescents with primary dyslipidemia, as individuals of adult age, are considered to be exposed to cardiovascular risk. They should be referred, therefore, to specialized centers in order to set up the correct preventive and therapeutic strategies. Dietary counseling should be an integral part of the first approach given to this type of patient. OBJECTIVES: the present work aims to increase the sample of present scientific studies on the adherence and efficacy of the Mediterranean diet in the pediatric patients with primary dyslipidemia. The primary objective is to evaluate adherence to the principles of the Mediterranean diet by applying the KIDMED score to pediatric patients with primary hypercholesterolemia; secondarily it attempts to evaluate the response of the lipid profile as a function of adherence class. METHODS: a retrospective study was conducted at the Cardiovascular Prevention and Dyslipidemia Outpatient Clinic of the SSD of Pediatric Endocrinology at the Regina Margherita Children's Hospital in Turin. From an initial sample of 785 subjects referred to the patients from 2016 until 2020, 157 patients were selected: 62 with Familiar Hypercholesterolemia and 95 with Polygenic Hypercholesterolemia. Patients underwent two outpatient visits 3-6 months apart and were instructed to complete a food diary. During the first visit (T0), a nutritionist conducted an interview with the child and family, lowed on the principles of the Mediterranean diet. The second visit involved a second dietary counseling including evaluation of selfreported food diaries. Then, qualitative dietary adherence was assessed by applying the KIDMED score and the effect on lipid profile was evaluated. None of the patients took cholesterol-lowering drugs or dietary supplements between the two visits. RESULTS: about the 80 patients who demonstrated a low adherence class at T0, 43 (53.8%) improved their adherence class at T1, while 37 patients (46.2%) did not change their adherence class. Of the 76 in the average class at T0, 10 patients (13.2%) reached the optimum at T1, 52 patients (68.4%) maintained the same, and 14 patients (18.4%) relegated to the low adherence class. The one subject who started from an optimal adherence class at T0 did not vary his category at T1. Of the total 157 patients, the KIDMED score improved in 65% of patients (102 of 157 patients), worsened in 16.6% (26 of 157) and remained unchanged in 18.5% (29 of 157 patients). Statistical significance with p<0.0001 was found for the decrease in CT, nonHDL-C and LDL-C levels. The results show that an increase of only 1 point in the KIDMED score is sufficient to achieve a significant reduction in these parameters. In contrast, no statistical significance was found in the increase of ≥ +2 points. CONCLUSIONS: the results of the present study confirm the efficacy of dietary counseling based on the principles of the Mediterranean diet in pediatric patients with primary dyslipidemia as the first phase of treatment, as improved dietary habits showed a correlation with decreased CT, LDL-C and non-HDL-C blood counts of the patients involved.

CONTESTO: bambini e adolescenti affetti da dislipidemia primitiva, al pari degli individui di età adulta, sono considerati soggetti esposti a rischio cardiovascolare. Devono essere indirizzati, pertanto, a centri specializzati al fine di impostare le corrette strategie preventive e terapeutiche. Il counselling dietetico dovrebbe essere parte integrante del primo approccio riservato a questa tipologia di pazienti. OBIETTIVI: il presente lavoro mira ad incrementare il campione di studi scientifici presenti sull’aderenza e l’efficacia della dieta Mediterranea nella popolazione pediatrica affetta da dislipidemia primitiva. L’obiettivo primario è la valutazione dell’aderenza ai principi della dieta Mediterranea mediante l’applicazione del KIDMED score ai pazienti pediatrici affetti da dislipidemia primitiva; secondariamente tenta di valutare la risposta del profilo lipidico in funzione della classe di aderenza. METODI: è stato condotto uno studio retrospettivo presso l’ambulatorio di Prevenzione Cardiovascolare e Dislipidemie della SSD dell’Endocrinologia Pediatrica dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino. Da un campione iniziale di 785 soggetti afferenti all’ambulatorio dal 2016 fino al 2020, sono stati selezionati 157 pazienti: 62 affetti da Ipercolesterolemia Familiare e 95 da Ipercolesterolemia Poligenica. I pazienti sono stati sottoposti a due visite ambulatoriali a distanza di 3-6 mesi e sono stati istruiti sulla compilazione di un diario alimentare. Durante la prima visita (T0) una nutrizionista ha effettuato un colloquio con il bambino e la famiglia, bassato sui principi della dieta Mediterranea. La seconda visita prevedeva un secondo counselling dietetico includendo la valutazione dei diari alimentari auto-riportati. Successivamente, è stata valutata l’aderenza qualitativa dietetica mediante l’applicazione del KIDMED score ed è stato valutato l’effetto sul profilo lipidico. Nessuno dei pazienti ha assunto farmaci ipocolesterolemizzanti o integratori alimentari tra le due visite. RISULTATI: Degli 80 pazienti che a T0 dimostravano una classe di aderenza bassa, 43 (53,8%) hanno migliorato la propria classe di aderenza al T1, mentre 37 pazienti (46,2%) non hanno variato la classe di appartenenza. Degli 76 della classe media al T0, 10 pazienti (13,2%) hanno raggiunto l’ottimale al T1, 52 pazienti (68,4%) hanno mantenuto la stessa e 14 pazienti (18,4%) sono retrocessi alla classe di aderenza bassa. L’unico soggetto che partiva da una classe di aderenza ottimale al T0 non ha variato la propria categoria al T1. Sul totale dei 157 pazienti, il punteggio KIDMED è migliorato nel 65% dei pazienti (102 su 157 pazienti), è peggiorato nel 16,6% (26 su 157) ed è rimasto invariato nel 18.5% (29 su 157 pazienti). È stata riscontrata significatività statistica con p<0,0001 per la diminuzione dei livelli di CT, non-HDL-C e LDL-C. I risultati dimostrano che per ottenere una riduzione significativa di tali parametri è sufficiente un aumento di solo 1 punto del punteggio KIDMED score. Non è invece stata riscontrata alcuna significatività statistica nell’incremento di ≥ +2 punti. CONCLUSIONI: i risultati del presente studio confermano l’efficacia del counselling dietetico basato sui principi della dieta Mediterranea nei pazienti pediatrici affetti da dislipidemia primitiva come prima fase di trattamento, in quanto il miglioramento delle abitudini alimentari ha mostrato una correlazione con la diminuzione del CT, LDL-C e non-HDL-C ematica dei pazienti coinvolti.

Dislipidemie primitive nel paziente pediatrico: valutazione dell'efficacia della dieta Mediterranea sul profilo lipidico e applicazione del KIDMED score

VITELLO, MARTA
2022/2023

Abstract

CONTESTO: bambini e adolescenti affetti da dislipidemia primitiva, al pari degli individui di età adulta, sono considerati soggetti esposti a rischio cardiovascolare. Devono essere indirizzati, pertanto, a centri specializzati al fine di impostare le corrette strategie preventive e terapeutiche. Il counselling dietetico dovrebbe essere parte integrante del primo approccio riservato a questa tipologia di pazienti. OBIETTIVI: il presente lavoro mira ad incrementare il campione di studi scientifici presenti sull’aderenza e l’efficacia della dieta Mediterranea nella popolazione pediatrica affetta da dislipidemia primitiva. L’obiettivo primario è la valutazione dell’aderenza ai principi della dieta Mediterranea mediante l’applicazione del KIDMED score ai pazienti pediatrici affetti da dislipidemia primitiva; secondariamente tenta di valutare la risposta del profilo lipidico in funzione della classe di aderenza. METODI: è stato condotto uno studio retrospettivo presso l’ambulatorio di Prevenzione Cardiovascolare e Dislipidemie della SSD dell’Endocrinologia Pediatrica dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino. Da un campione iniziale di 785 soggetti afferenti all’ambulatorio dal 2016 fino al 2020, sono stati selezionati 157 pazienti: 62 affetti da Ipercolesterolemia Familiare e 95 da Ipercolesterolemia Poligenica. I pazienti sono stati sottoposti a due visite ambulatoriali a distanza di 3-6 mesi e sono stati istruiti sulla compilazione di un diario alimentare. Durante la prima visita (T0) una nutrizionista ha effettuato un colloquio con il bambino e la famiglia, bassato sui principi della dieta Mediterranea. La seconda visita prevedeva un secondo counselling dietetico includendo la valutazione dei diari alimentari auto-riportati. Successivamente, è stata valutata l’aderenza qualitativa dietetica mediante l’applicazione del KIDMED score ed è stato valutato l’effetto sul profilo lipidico. Nessuno dei pazienti ha assunto farmaci ipocolesterolemizzanti o integratori alimentari tra le due visite. RISULTATI: Degli 80 pazienti che a T0 dimostravano una classe di aderenza bassa, 43 (53,8%) hanno migliorato la propria classe di aderenza al T1, mentre 37 pazienti (46,2%) non hanno variato la classe di appartenenza. Degli 76 della classe media al T0, 10 pazienti (13,2%) hanno raggiunto l’ottimale al T1, 52 pazienti (68,4%) hanno mantenuto la stessa e 14 pazienti (18,4%) sono retrocessi alla classe di aderenza bassa. L’unico soggetto che partiva da una classe di aderenza ottimale al T0 non ha variato la propria categoria al T1. Sul totale dei 157 pazienti, il punteggio KIDMED è migliorato nel 65% dei pazienti (102 su 157 pazienti), è peggiorato nel 16,6% (26 su 157) ed è rimasto invariato nel 18.5% (29 su 157 pazienti). È stata riscontrata significatività statistica con p<0,0001 per la diminuzione dei livelli di CT, non-HDL-C e LDL-C. I risultati dimostrano che per ottenere una riduzione significativa di tali parametri è sufficiente un aumento di solo 1 punto del punteggio KIDMED score. Non è invece stata riscontrata alcuna significatività statistica nell’incremento di ≥ +2 punti. CONCLUSIONI: i risultati del presente studio confermano l’efficacia del counselling dietetico basato sui principi della dieta Mediterranea nei pazienti pediatrici affetti da dislipidemia primitiva come prima fase di trattamento, in quanto il miglioramento delle abitudini alimentari ha mostrato una correlazione con la diminuzione del CT, LDL-C e non-HDL-C ematica dei pazienti coinvolti.
Primary dyslipidemias in pediatric patients: evaluation of the Mediterranean diet efficacy on the lipid profile and application of the KIDMED score
BACKGROUND: children and adolescents with primary dyslipidemia, as individuals of adult age, are considered to be exposed to cardiovascular risk. They should be referred, therefore, to specialized centers in order to set up the correct preventive and therapeutic strategies. Dietary counseling should be an integral part of the first approach given to this type of patient. OBJECTIVES: the present work aims to increase the sample of present scientific studies on the adherence and efficacy of the Mediterranean diet in the pediatric patients with primary dyslipidemia. The primary objective is to evaluate adherence to the principles of the Mediterranean diet by applying the KIDMED score to pediatric patients with primary hypercholesterolemia; secondarily it attempts to evaluate the response of the lipid profile as a function of adherence class. METHODS: a retrospective study was conducted at the Cardiovascular Prevention and Dyslipidemia Outpatient Clinic of the SSD of Pediatric Endocrinology at the Regina Margherita Children's Hospital in Turin. From an initial sample of 785 subjects referred to the patients from 2016 until 2020, 157 patients were selected: 62 with Familiar Hypercholesterolemia and 95 with Polygenic Hypercholesterolemia. Patients underwent two outpatient visits 3-6 months apart and were instructed to complete a food diary. During the first visit (T0), a nutritionist conducted an interview with the child and family, lowed on the principles of the Mediterranean diet. The second visit involved a second dietary counseling including evaluation of selfreported food diaries. Then, qualitative dietary adherence was assessed by applying the KIDMED score and the effect on lipid profile was evaluated. None of the patients took cholesterol-lowering drugs or dietary supplements between the two visits. RESULTS: about the 80 patients who demonstrated a low adherence class at T0, 43 (53.8%) improved their adherence class at T1, while 37 patients (46.2%) did not change their adherence class. Of the 76 in the average class at T0, 10 patients (13.2%) reached the optimum at T1, 52 patients (68.4%) maintained the same, and 14 patients (18.4%) relegated to the low adherence class. The one subject who started from an optimal adherence class at T0 did not vary his category at T1. Of the total 157 patients, the KIDMED score improved in 65% of patients (102 of 157 patients), worsened in 16.6% (26 of 157) and remained unchanged in 18.5% (29 of 157 patients). Statistical significance with p<0.0001 was found for the decrease in CT, nonHDL-C and LDL-C levels. The results show that an increase of only 1 point in the KIDMED score is sufficient to achieve a significant reduction in these parameters. In contrast, no statistical significance was found in the increase of ≥ +2 points. CONCLUSIONS: the results of the present study confirm the efficacy of dietary counseling based on the principles of the Mediterranean diet in pediatric patients with primary dyslipidemia as the first phase of treatment, as improved dietary habits showed a correlation with decreased CT, LDL-C and non-HDL-C blood counts of the patients involved.
RAMENGHI, UGO
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