Obiettivo: l’arrampicata, praticata sia in ambiente outdoor che indoor, presenta molte variabili collegate all’insorgenza di infortuni ed al miglioramento della performance. La tipologia di disciplina che si sceglie di praticare (Lead o Boulder) presenta dei fattori di rischio intrinseci legati principalmente al modello prestativo e all’ambiente in cui questa viene svolta. Il grado di difficoltà, il carico di allenamento settimanale, gli anni di esperienza, il sesso e la tipologia di allenamento effettuato sono le variabili da valutare per analizzate le relazioni tra infortuni e disciplina. Lo scopo di questa tesi è ricercare eventuali relazioni tra variabile specifica ed evento infortunio, oltre che l’effetto diretto sulla performance. Metodi: l’indagine statistica è stato svolta tramite un questionario di 12 domande proposto attraverso social, app di messaggistica e pubblicato sulle pagine delle principali palestre di arrampicata indoor della città metropolitana di Torino. Il numero di soggetti coinvolti è di 148 (M=97, F=51 con età comprese tra i 12-65 anni) ma le risposte accettate per lo studio corrispondono a 125. Alcuni soggetti sono stati esclusi perché non rispettavano i criteri di inclusione. Inizialmente, è stata condotta un’analisi basata su misure di associazione tra caratteri utilizzando il software XLSTAT per poi effettuare successivamente un’analisi di regressione multivariata utilizzando il software GRETL. Risultati: i risultati ottenuti dall’analisi basata sull’associazione tra caratteri mostra come ci sia un’ associazione tra i caratteri età, anni di pratica, grado di difficoltà, training load indoor (TLI), training load outdoor (TLO), training load specifico (TLS), infortunio rachide cervicale, infortunio ginocchio, infortunio parte superiore, infortunio spalla, infortunio rachide dorsale, infortunio gomito, infortunio mano, infortunio bacino, training load sovraccarichi, infortunio rachide lombare. Mentre con l’analisi di regressione multivariata troviamo un livello di significatività tra infortunio mano e grado di difficoltà (aumenta la probabilità di infortunio) e TLS (riduce la probabilità di infortunio), infortunio spalla e anni di esperienza (aumenta la probabilità di infortunio), infortuno gomito e TLO (aumenta probabilità di infortunio), infortunio ginocchio e TLI (aumenta la probabilità di infortunio), grado di difficoltà e sesso (diminuisce la probabilità di raggiungere il livello), TLS, TLO, TLI (aumentano la probabilità di raggiungere il livello). Conclusione: i risultati più significativi ottenuti dall’analisi di regressione multivariata, sottolineano come il TLS possa essere un ottimo allenamento sia per il miglioramento della performance sia per la prevenzione e come il sesso sia un carattere significativo nel raggiungimento di un grado di difficoltà più elevato. I risultati ottenuti sono in linea con quanto presente in letteratura. Per il futuro sarebbe interessante applicare questionari con parametri standardizzati a campioni differenti, distinguendo per tipo di lesione e con la collaborazione di medici esperti in traumatologia.
Analisi degli infortuni e del carico di allenamento nell'arrampicata indoor e outdoor
ROSSETTO GIACCHERINO, FEDERICO
2019/2020
Abstract
Obiettivo: l’arrampicata, praticata sia in ambiente outdoor che indoor, presenta molte variabili collegate all’insorgenza di infortuni ed al miglioramento della performance. La tipologia di disciplina che si sceglie di praticare (Lead o Boulder) presenta dei fattori di rischio intrinseci legati principalmente al modello prestativo e all’ambiente in cui questa viene svolta. Il grado di difficoltà, il carico di allenamento settimanale, gli anni di esperienza, il sesso e la tipologia di allenamento effettuato sono le variabili da valutare per analizzate le relazioni tra infortuni e disciplina. Lo scopo di questa tesi è ricercare eventuali relazioni tra variabile specifica ed evento infortunio, oltre che l’effetto diretto sulla performance. Metodi: l’indagine statistica è stato svolta tramite un questionario di 12 domande proposto attraverso social, app di messaggistica e pubblicato sulle pagine delle principali palestre di arrampicata indoor della città metropolitana di Torino. Il numero di soggetti coinvolti è di 148 (M=97, F=51 con età comprese tra i 12-65 anni) ma le risposte accettate per lo studio corrispondono a 125. Alcuni soggetti sono stati esclusi perché non rispettavano i criteri di inclusione. Inizialmente, è stata condotta un’analisi basata su misure di associazione tra caratteri utilizzando il software XLSTAT per poi effettuare successivamente un’analisi di regressione multivariata utilizzando il software GRETL. Risultati: i risultati ottenuti dall’analisi basata sull’associazione tra caratteri mostra come ci sia un’ associazione tra i caratteri età, anni di pratica, grado di difficoltà, training load indoor (TLI), training load outdoor (TLO), training load specifico (TLS), infortunio rachide cervicale, infortunio ginocchio, infortunio parte superiore, infortunio spalla, infortunio rachide dorsale, infortunio gomito, infortunio mano, infortunio bacino, training load sovraccarichi, infortunio rachide lombare. Mentre con l’analisi di regressione multivariata troviamo un livello di significatività tra infortunio mano e grado di difficoltà (aumenta la probabilità di infortunio) e TLS (riduce la probabilità di infortunio), infortunio spalla e anni di esperienza (aumenta la probabilità di infortunio), infortuno gomito e TLO (aumenta probabilità di infortunio), infortunio ginocchio e TLI (aumenta la probabilità di infortunio), grado di difficoltà e sesso (diminuisce la probabilità di raggiungere il livello), TLS, TLO, TLI (aumentano la probabilità di raggiungere il livello). Conclusione: i risultati più significativi ottenuti dall’analisi di regressione multivariata, sottolineano come il TLS possa essere un ottimo allenamento sia per il miglioramento della performance sia per la prevenzione e come il sesso sia un carattere significativo nel raggiungimento di un grado di difficoltà più elevato. I risultati ottenuti sono in linea con quanto presente in letteratura. Per il futuro sarebbe interessante applicare questionari con parametri standardizzati a campioni differenti, distinguendo per tipo di lesione e con la collaborazione di medici esperti in traumatologia.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/25988