Introduction In Italy we start talking about Family and Community Nurses in 1998, it was formalized with the D.L. n.34 of 19/05/2020. This thesis aimed to delve the knowledge about this practitioner within the population. Materials and methods A survey was drawn up through Google Forms, then administered via Facebook. Through the Numbers® and Excel® programs the results of the quantitative questions were processed, instead The Giorgi method was used for qualitative analysis. Results 71.5% of the sample had never heard about the family nurse. The main demand of citizens is the continuity of taking charge (76%). 99% say this figure needs more enhancement. Discussion There have been different reasons about the importance of this profession, although all strongly influenced by the current context. The survey shows how undervalued is the Family and Community Nurse in Italy, compared to abroad. Conclusion Despite experiments in Italy of the last twenty years, awareness about the Family Nurse is very low. The SSN must promote more territorial service to cope with the increase in the old age index, the Family and Community Nurse could become a fundamental resource.
Introduzione ABSTRACT In Italia si inizia a parlare di Infermiere di Famiglia e di Comunità nel 1998, l’ufficializzazione è avvenuta con il D.L. n.34 del 19/05/2020. L’obiettivo della tesi è indagare la percezione e la conoscenza della figura dell’Infermiere di Famiglia e di Comunità in un campione della popolazione italiana. Materiali e metodi Si è stilato un questionario attraverso Google Moduli, somministrato tramite Facebook. Attraverso i programmi Numbers® e Excel® si sono elaborati i risultati delle domande quantitative, invece per l’analisi qualitativa si è utilizzato il metodo Giorgi. Il campione è costituito da 98 soggetti. Risultati Il 71,5% del campione non aveva mai sentito parlare dell’infermiere di famiglia e nella restante percentuale quasi i 3⁄4 non erano informati sulla propria regione. La responsabilità delle attività infermieristiche è riconosciuta in ambito ospedaliero dal 71,5% del campione e in ambito territoriale dal 37%. Circa l’85% degli utenti ritiene che l’infermiere di famiglia si occupi prevalentemente della popolazione anziana e con patologie croniche. La principale esigenza dei cittadini è la continuità della presa in carico (76%). Il 36% afferma di aver usufruito di assistenza a domicilio almeno una volta, ma nel 40% dei casi sicuramente non era fornita da un infermiere di famiglia. Il 99% afferma che questa figura necessiti di maggiore valorizzazione. Discussione e conclusione Sono emerse diverse motivazioni dell’importanza di questa professione, anche se tutte influenzate dal contesto attuale. Nonostante ci siano sperimentazioni in Italia da un ventennio, la consapevolezza a riguardo si dimostra molto scarsa. Il SSN deve promuovere maggiormente il servizio territoriale per fronteggiare l’aumento dell’indice di vecchiaia, l’infermiere di famiglia potrebbe divenire una risorsa fondamentale.
INFERMIERE DI FAMIGLIA E DI COMUNITÀ: INDAGINE CONOSCITIVA ALL’INTERNO DELLA POPOLAZIONE ITALIANA TRAMITE I SOCIAL MEDIA
SANDRONE, LUCIE
2019/2020
Abstract
Introduzione ABSTRACT In Italia si inizia a parlare di Infermiere di Famiglia e di Comunità nel 1998, l’ufficializzazione è avvenuta con il D.L. n.34 del 19/05/2020. L’obiettivo della tesi è indagare la percezione e la conoscenza della figura dell’Infermiere di Famiglia e di Comunità in un campione della popolazione italiana. Materiali e metodi Si è stilato un questionario attraverso Google Moduli, somministrato tramite Facebook. Attraverso i programmi Numbers® e Excel® si sono elaborati i risultati delle domande quantitative, invece per l’analisi qualitativa si è utilizzato il metodo Giorgi. Il campione è costituito da 98 soggetti. Risultati Il 71,5% del campione non aveva mai sentito parlare dell’infermiere di famiglia e nella restante percentuale quasi i 3⁄4 non erano informati sulla propria regione. La responsabilità delle attività infermieristiche è riconosciuta in ambito ospedaliero dal 71,5% del campione e in ambito territoriale dal 37%. Circa l’85% degli utenti ritiene che l’infermiere di famiglia si occupi prevalentemente della popolazione anziana e con patologie croniche. La principale esigenza dei cittadini è la continuità della presa in carico (76%). Il 36% afferma di aver usufruito di assistenza a domicilio almeno una volta, ma nel 40% dei casi sicuramente non era fornita da un infermiere di famiglia. Il 99% afferma che questa figura necessiti di maggiore valorizzazione. Discussione e conclusione Sono emerse diverse motivazioni dell’importanza di questa professione, anche se tutte influenzate dal contesto attuale. Nonostante ci siano sperimentazioni in Italia da un ventennio, la consapevolezza a riguardo si dimostra molto scarsa. Il SSN deve promuovere maggiormente il servizio territoriale per fronteggiare l’aumento dell’indice di vecchiaia, l’infermiere di famiglia potrebbe divenire una risorsa fondamentale.File | Dimensione | Formato | |
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