Partendo dalla lettura dell'Historia Ecclesiastica di Beda il Venerabile, la tesi ha ripercorso gli episodi più rappresentativi che per Beda hanno sancito la conversione dei popoli anglosassoni alle pratiche liturgiche della tradizione romana. Nella sua opera Beda ha messo in luce il rapporto che si era instaurato fra la tradizione celtica e quella romana, rilevando delle disuguaglianze soprattutto a proposito del metodo di datazione della Pasqua. Il confronto fra le diverse pratiche liturgiche si era tenuto nel Sinodo di Whitby del 664 (III, XXV), che aveva proclamato ufficialmente l'osservanza della data di Pasqua e la forma di tonsura ecclesiastica secondo l'uso romano, prevalendo sugli usi e costumi del Cristianesimo Celtico. La questione pasquale viene ripresa anche nel libro V dell'Historia Ecclesiastica, in cui Beda riporta integralmente la lettera che l'abate Ceolfrith aveva inviato al re dei Pitti Naiton. Partendo dal resoconto di Beda sull'evento storico del Sinodo di Whitby e sul tema pasquale trattato nella lettera di Ceolfrith, l'elaborato ha cercato di indagare le motivazioni che avevano spinto Beda ad allargare l'importanza del Sinodo riservando al tema pasquale gran parte della sua opera. Sotto questo aspetto, sono state esaminate le considerazioni di tre importanti storici che negli ultimi quarant'anni si sono occupati della figura di Beda nel contesto della Northumbria del VII secolo. Percorrendo strade diverse, Richard Abels, Walter Goffart e Patrick Wormald hanno cercato di restituire al Sinodo il giusto peso ridimensionando l'importanza che Beda aveva attribuito alla questione pasquale. In conclusione, la mia tesi ha cercato di marcare l'autorevolezza che ha assunto Beda come fonte della più antica storia inglese: partendo dalla preziosa testimonianza di Stefano di Ripon, Beda ha avuto il merito di ricostruire l'unità religiosa e culturale della gens Anglorum, consapevole dei profondi riflessi che la storia religiosa inglese aveva nell'ambito della politica, dell'etica e della cultura.
Il Sinodo di Whitby e la questione del computo pasquale nella Historia Ecclesiastica gentis Anglorum di Beda il Venerabile
FERRERO, ELEONORA
2019/2020
Abstract
Partendo dalla lettura dell'Historia Ecclesiastica di Beda il Venerabile, la tesi ha ripercorso gli episodi più rappresentativi che per Beda hanno sancito la conversione dei popoli anglosassoni alle pratiche liturgiche della tradizione romana. Nella sua opera Beda ha messo in luce il rapporto che si era instaurato fra la tradizione celtica e quella romana, rilevando delle disuguaglianze soprattutto a proposito del metodo di datazione della Pasqua. Il confronto fra le diverse pratiche liturgiche si era tenuto nel Sinodo di Whitby del 664 (III, XXV), che aveva proclamato ufficialmente l'osservanza della data di Pasqua e la forma di tonsura ecclesiastica secondo l'uso romano, prevalendo sugli usi e costumi del Cristianesimo Celtico. La questione pasquale viene ripresa anche nel libro V dell'Historia Ecclesiastica, in cui Beda riporta integralmente la lettera che l'abate Ceolfrith aveva inviato al re dei Pitti Naiton. Partendo dal resoconto di Beda sull'evento storico del Sinodo di Whitby e sul tema pasquale trattato nella lettera di Ceolfrith, l'elaborato ha cercato di indagare le motivazioni che avevano spinto Beda ad allargare l'importanza del Sinodo riservando al tema pasquale gran parte della sua opera. Sotto questo aspetto, sono state esaminate le considerazioni di tre importanti storici che negli ultimi quarant'anni si sono occupati della figura di Beda nel contesto della Northumbria del VII secolo. Percorrendo strade diverse, Richard Abels, Walter Goffart e Patrick Wormald hanno cercato di restituire al Sinodo il giusto peso ridimensionando l'importanza che Beda aveva attribuito alla questione pasquale. In conclusione, la mia tesi ha cercato di marcare l'autorevolezza che ha assunto Beda come fonte della più antica storia inglese: partendo dalla preziosa testimonianza di Stefano di Ripon, Beda ha avuto il merito di ricostruire l'unità religiosa e culturale della gens Anglorum, consapevole dei profondi riflessi che la storia religiosa inglese aveva nell'ambito della politica, dell'etica e della cultura.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
858576_tesicompleta.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
661.73 kB
Formato
Adobe PDF
|
661.73 kB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/25893