Background and aim: Colorectal cancer (CCR) is a common and growing disease. An early diagnosis has reduced its incidence and mortality and an accurate preoperative staging is essential to choose the most appropriate treatment. There is still debate on the role of transrectal endoscopic ultrasound (TREUS) in locoregional staging of mucosal rectal lesions (mRLs). The aim of this study is to establish its role in selecting the most suitable treatment. Patients and methods: A retrospective single-center study was carried out involving all patients (pts) who underwent TREUS between 2017 and 2022 in our Centre for the locoregional staging of mRLs. Data were collected from an electronic database and expressed as median and interquartile range [IQR] or number and percentage. Primary outcome was to assess the ability of TREUS in differentiating early stages (T0-T1) from advanced stages (T2-T3) which benefit from local excision (endoscopic submucosal dissection, ESD, or transanal endoscopic microsurgery, TEM) and surgical resection, respectively. The diagnostic accuracy of TREUS and magnetic resonance (MR) was assessed in the subset of pts that underwent both diagnostic techniques. Surgical pathology stage of resected mRLs was the reference standard. Results: One-hundred forty-four pts underwent TREUS in our Centre in the study time; 64 were excluded because of other indication than mRLs, inadequate bowel cleansing and/or the need for neoadjuvant treatments. Eighty patient were included, mostly males (49, 61,3%) with a median age of 67,5 years [IQR 61,8-80]; macroscopically, mRLs were mostly exophytic (47, 58,8%) or flat (27, 33,8%), with a median size of 4 cm [IQR 2,7-5] and a median distance from anal verge of 7,5 cm [IQR 5-10,3]. Twenty-one pts underwent both TREUS and MR for locoregional staging of mRLs. About treatment, 9 pts (11,2%) were treated with ESD, 59 pts (73,8%) with TEM and 12 pts (15%) with surgery; 2 pts (2,5%) needed a second treatment since the failure of the first one. The final stage, assessed on surgical pathology (pT) was T0 in 60 pts (75%), T1 in 12 pts (15%), T2 in 6 pts (7,5%), T3 in 2 pts (2,5%); lymph-node metastases were found in 2 pts that underwent surgery. The overall diagnostic accuracy of TREUS was 87,5%, with 7 mRLs (8,8%) over-staged and 3 mRLs (3,8%) under-staged. In the subset of pts that underwent both MR and TREUS, the diagnostic accuracy of TREUS in differentiating early from advanced stages was 71,4%, higher compared to MR (42,9%) but, not statistically significant (p value 0,11), probably for the small sample. Conclusions: TREUS is a reliable staging method for early mRLs. The precise evaluation of the rectal wall involvement can be challenging, nonetheless the clinical impact of TREUS is favourable since it allows to discriminate early stages in about 90% of pts, that benefit from effective and minimally invasive local treatments.
Background e obiettivo: Il carcinoma colorettale (CCR) è tra le prime cause di cancro al mondo. La diagnosi precoce, anche tramite programmi di screening, e l’accurata stadiazione pre-operatoria hanno permesso di ridurre significativamente l’incidenza e la mortalità del CCR, garantendo il trattamento più idoneo in base allo stadio di malattia. Il ruolo dell’ecoendoscopia transrettale (TREUS) nella stadiazione locoregionale delle lesioni del retto è ancora dibattuto. L’obiettivo di questo studio è di valutare la resa diagnostica della TREUS ed il suo ruolo nel selezionare la terapia più adatta. Pazienti e metodi: È stato condotto uno studio retrospettivo monocentrico che ha coinvolto i pazienti (pz) sottoposti alla TREUS presso il servizio di Endoscopia ed Ecoendoscopia digestiva dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino tra il 2017 e il 2022. I dati sono stati espressi come mediana e range interquartile [IQR] per le variabili continue e come numero assoluto e percentuale per le variabili categoriche. È stata valutata la capacità della TREUS di differenziare stadi iniziali (T0-T1) da stadi avanzati (T2-T3) che beneficiano, rispettivamente, di trattamenti locali (dissezione sottomucosa endoscopica, ESD, oppure microchirurgia transanale endoscopica, TEM) e di resezioni chirurgiche maggiori. Infine, l’accuratezza diagnostica tra TREUS e risonanza magnetica (RM) nel sottogruppo di pz sottoposti ad entrambe le metodiche di stadiazione è stata confrontata con il test esatto di Fisher. Il dato istopatologico delle lesioni resecate è stato preso come standard di riferimento. Risultati: Sono stati inizialmente individuati 144 pz; di questi, 64 pz sono stati esclusi: 47 per indicazioni diverse dalle lesioni epiteliali del retto, 11 per la necessità di terapia neoadiuvante, 3 per l’esecuzione di esami incompleti (intolleranza alla procedura o con toeletta inadeguata), 2 non inviati ad alcun intervento per presenza di importanti comorbidità, 1 con stadiazione ecoendoscopica successiva a trattamento neoadiuvante. Ottanta pz hanno soddisfatto i criteri di inclusione, la maggior parte di sesso maschile (49 pz, 61,3%) con un’età mediana di 67,5 anni [IQR 61,8-80]. Dal punto di vista morfologico, le lesioni erano per lo più esofitiche (58,8%, 47 pz) e piatte (33,8%, 27 pz), con dimensione mediana di 4 cm [IQR 2,7-5] e una distanza mediana dalla rima anale di 7,5 cm [IQR 5-10,3]; Ventuno pz hanno eseguito sia la TREUS che la RM. Dal punto di vista terapeutico, 9 pz (11,2%) sono stati trattati con ESD, 59 pz (73,8%) con TEM e 12 pz (15%) con chirurgia; lo stadio finale (pT) è stato T0 in 60 pz (75%), T1 in 12 pz (15%), T2 in 6 pz (7,5%), T3 in 2 pz (2,5%). L’accuratezza diagnostica della TREUS nel differenziare stadi passibili di trattamento mini-invasivo rispetto a quelli necessitanti resezioni maggiori è stata dell’87,5%, con 7 lesioni (8,8%) sovrastadiate e 3 lesioni (3,8%) sottostadiate. Nel sottogruppo di pz che è stato sottoposto anche a RM, l’accuratezza della TREUS nel differenziare gli stadi iniziali da quelli avanzati è stata del 71,4%, maggiore rispetto a quella della RM (42,9%); tale differenza, probabilmente per il campione ridotto, non è risultata statisticamente significativa (p value 0.11). Conclusioni: la TREUS è una valida metodica per la stadiazione delle lesioni rettali precoci. Nonostante la valutazione del preciso coinvolgimento degli strati di parete possa essere difficoltosa e operatore-dipendente, il suo impatto clinico è favorevole poiché consente di discriminare correttamente in circa il 90% dei pz gli stadi iniziali, che possono beneficiare di trattamenti locali efficaci e minimamente invasivi.
Ruolo dell'ecoendoscopia transrettale nella stadiazione locoregionale delle lesioni del retto: analisi retrospettiva di un centro ad alto volume
DEGAN, MARTA
2022/2023
Abstract
Background e obiettivo: Il carcinoma colorettale (CCR) è tra le prime cause di cancro al mondo. La diagnosi precoce, anche tramite programmi di screening, e l’accurata stadiazione pre-operatoria hanno permesso di ridurre significativamente l’incidenza e la mortalità del CCR, garantendo il trattamento più idoneo in base allo stadio di malattia. Il ruolo dell’ecoendoscopia transrettale (TREUS) nella stadiazione locoregionale delle lesioni del retto è ancora dibattuto. L’obiettivo di questo studio è di valutare la resa diagnostica della TREUS ed il suo ruolo nel selezionare la terapia più adatta. Pazienti e metodi: È stato condotto uno studio retrospettivo monocentrico che ha coinvolto i pazienti (pz) sottoposti alla TREUS presso il servizio di Endoscopia ed Ecoendoscopia digestiva dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino tra il 2017 e il 2022. I dati sono stati espressi come mediana e range interquartile [IQR] per le variabili continue e come numero assoluto e percentuale per le variabili categoriche. È stata valutata la capacità della TREUS di differenziare stadi iniziali (T0-T1) da stadi avanzati (T2-T3) che beneficiano, rispettivamente, di trattamenti locali (dissezione sottomucosa endoscopica, ESD, oppure microchirurgia transanale endoscopica, TEM) e di resezioni chirurgiche maggiori. Infine, l’accuratezza diagnostica tra TREUS e risonanza magnetica (RM) nel sottogruppo di pz sottoposti ad entrambe le metodiche di stadiazione è stata confrontata con il test esatto di Fisher. Il dato istopatologico delle lesioni resecate è stato preso come standard di riferimento. Risultati: Sono stati inizialmente individuati 144 pz; di questi, 64 pz sono stati esclusi: 47 per indicazioni diverse dalle lesioni epiteliali del retto, 11 per la necessità di terapia neoadiuvante, 3 per l’esecuzione di esami incompleti (intolleranza alla procedura o con toeletta inadeguata), 2 non inviati ad alcun intervento per presenza di importanti comorbidità, 1 con stadiazione ecoendoscopica successiva a trattamento neoadiuvante. Ottanta pz hanno soddisfatto i criteri di inclusione, la maggior parte di sesso maschile (49 pz, 61,3%) con un’età mediana di 67,5 anni [IQR 61,8-80]. Dal punto di vista morfologico, le lesioni erano per lo più esofitiche (58,8%, 47 pz) e piatte (33,8%, 27 pz), con dimensione mediana di 4 cm [IQR 2,7-5] e una distanza mediana dalla rima anale di 7,5 cm [IQR 5-10,3]; Ventuno pz hanno eseguito sia la TREUS che la RM. Dal punto di vista terapeutico, 9 pz (11,2%) sono stati trattati con ESD, 59 pz (73,8%) con TEM e 12 pz (15%) con chirurgia; lo stadio finale (pT) è stato T0 in 60 pz (75%), T1 in 12 pz (15%), T2 in 6 pz (7,5%), T3 in 2 pz (2,5%). L’accuratezza diagnostica della TREUS nel differenziare stadi passibili di trattamento mini-invasivo rispetto a quelli necessitanti resezioni maggiori è stata dell’87,5%, con 7 lesioni (8,8%) sovrastadiate e 3 lesioni (3,8%) sottostadiate. Nel sottogruppo di pz che è stato sottoposto anche a RM, l’accuratezza della TREUS nel differenziare gli stadi iniziali da quelli avanzati è stata del 71,4%, maggiore rispetto a quella della RM (42,9%); tale differenza, probabilmente per il campione ridotto, non è risultata statisticamente significativa (p value 0.11). Conclusioni: la TREUS è una valida metodica per la stadiazione delle lesioni rettali precoci. Nonostante la valutazione del preciso coinvolgimento degli strati di parete possa essere difficoltosa e operatore-dipendente, il suo impatto clinico è favorevole poiché consente di discriminare correttamente in circa il 90% dei pz gli stadi iniziali, che possono beneficiare di trattamenti locali efficaci e minimamente invasivi.File | Dimensione | Formato | |
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