The incredible increase in beer consumption at a national level and the multiplication of craft breweries, which in recent decades have characterized our country, have been supported by sociological, economic and lifestyle changes. In particular the consumer, educated to the taste and quality, is increasingly looking for genres and products linked to the territory. The increased demand is an incentive for craft breweries to produce raw materials locally in order to characterize the intersection between the two, product and territory, giving the product more value because of it’s niche. The hop, not the only ingredient but an essential one, being an element of strong characterization of the beer product thanks to its aromatic and bitter components, is the protagonist of this national beer brewing revolution. However, currently almost all the hops used in the Italian brewing industry are imported from abroad. The lack of cultivation in the national territory is a big gap if we consider the changes in the style of consumption previously expressed. The following scientific articles are conducted in Italy: - Rossini et al. (2016) "Agronomic performance and beer quality assessment of twenty hop cultivars grown in Central Italy" - Mongelli et al. (2016) "Are Humulus lupulus L. ecotypes and cultivars suitable for thecultivation of aromatic hop in Italy? A phytochemical approach" They aim to identify performing ecotypes and commercial varieties to support future cultivation initiatives. In addition, the research of landraces in the Italian sub-alpine zone carried out in the second study provides important information found useful in crossbreeding programs and genetic improvements to create new varieties that are better adapted to the Mediterranean climatic and agronomic conditions. The first study aims to identify among twenty commercial varieties of hops from different origins, which ones are suitable for cultivation on national soil through the analysis of each variety thought 3 years using as deciding factors: productivity; vegetative development; achievement of the different phenological stages; effects of different climatic parameters. Hops have been subsequently evaluated through sensorial analysis of beer samples aromatized with them and compared with samples aromatized with purchased hops. In the second study 11 ecotypes and 10 commercial hop varieties were subjected to the same climatic conditions for 3 years in an experimental field in the province of Modena. Collected cones were dried and stored to be analyzed and subsequently compared with purchased cones of different varieties and origin.
L’aumento vertiginoso nel consumo di birra a livello nazionale e l’espansione dei birrifici artigianali, che negli ultimi decenni hanno caratterizzato il nostro paese, sono stati supportati da cambiamenti sociologici, economici e di stili di vita. In particolare il consumatore, educato al gusto e alla qualità, ricerca sempre più assiduamente generi e prodotti legati al territorio. Questo interesse è stimolo per i birrifici artigianali di produrre in loco le materie prime al fine di caratterizzare l’intersezione tra i due, prodotto e territorio, attribuendo al prodotto stesso maggior valore nella sua specificità. Il luppolo, ingrediente non unico ma essenziale, essendo elemento di forte caratterizzazione del prodotto birra grazie alle sue componenti aromatiche e amaricanti, è il protagonista di questa rivoluzione brassicola nazionale. Attualmente però quasi tutto il luppolo utilizzato nell’industria brassicola Italiana viene importato dall’estero. La mancata coltivazione in territorio nazionale è una grossa lacuna se si considerano i cambiamenti nello stile dei consumi espressi precedentemente. I seguenti articoli scientifici condotti in italia: - Rossini et al. (2016) “Agronomic performance and beer quality assessment of twenty hop cultivars grown in Central Italy” - Mongelli et al. (2016) “Are Humulus lupulus L. ecotypes and cultivars suitable for thecultivation of aromatic hop in Italy? A phytochemical approach” Si pongono l’obiettivo di identificare ecotipi e varietà commerciali performanti per sostenere iniziative di coltivazione future. Inoltre la ricerca di ecotipi nella zona sub-alpina Italiana eseguita nel secondo studio fornisce importanti informazioni utili in programmi di incrocio e miglioramento genetico per creare nuove varietà che meglio si adattino alle condizioni climatiche ed agronomiche mediterranee. Il primo studio si propone di individuare tra venti varietà commerciali di luppolo, di differenti origine, quelle che si prestano alla coltivazione su suolo nazionale attraverso l’analisi delle varietà stesse in termini di produttività, sviluppo vegetativo e raggiungimento delle diverse fasi fenologiche e ciò attraverso la valutazione degli effetti dei parametri climatici rilevati nel triennio. I luppoli sono stati successivamente valutati attraverso l’analisi sensoriale di campioni di birra aromatizzati con gli stessi e paragonati con campioni aromatizzati con luppolo acquistato. Nel secondo studio 11 ecotipi e 10 varietà commerciali di luppolo sono state sottoposte alle stesse condizioni climatiche per 3 anni in un campo sperimentale in provincia di Modena. I coni raccolti sono stati essiccati e conservati per essere analizzati e successivamente confrontati con coni acquistati di diversa varietà e origine.
Coltivazione luppolo: possibilità e opportunità di sviluppo in italia
RISSO, FRANCESCO
2019/2020
Abstract
L’aumento vertiginoso nel consumo di birra a livello nazionale e l’espansione dei birrifici artigianali, che negli ultimi decenni hanno caratterizzato il nostro paese, sono stati supportati da cambiamenti sociologici, economici e di stili di vita. In particolare il consumatore, educato al gusto e alla qualità, ricerca sempre più assiduamente generi e prodotti legati al territorio. Questo interesse è stimolo per i birrifici artigianali di produrre in loco le materie prime al fine di caratterizzare l’intersezione tra i due, prodotto e territorio, attribuendo al prodotto stesso maggior valore nella sua specificità. Il luppolo, ingrediente non unico ma essenziale, essendo elemento di forte caratterizzazione del prodotto birra grazie alle sue componenti aromatiche e amaricanti, è il protagonista di questa rivoluzione brassicola nazionale. Attualmente però quasi tutto il luppolo utilizzato nell’industria brassicola Italiana viene importato dall’estero. La mancata coltivazione in territorio nazionale è una grossa lacuna se si considerano i cambiamenti nello stile dei consumi espressi precedentemente. I seguenti articoli scientifici condotti in italia: - Rossini et al. (2016) “Agronomic performance and beer quality assessment of twenty hop cultivars grown in Central Italy” - Mongelli et al. (2016) “Are Humulus lupulus L. ecotypes and cultivars suitable for thecultivation of aromatic hop in Italy? A phytochemical approach” Si pongono l’obiettivo di identificare ecotipi e varietà commerciali performanti per sostenere iniziative di coltivazione future. Inoltre la ricerca di ecotipi nella zona sub-alpina Italiana eseguita nel secondo studio fornisce importanti informazioni utili in programmi di incrocio e miglioramento genetico per creare nuove varietà che meglio si adattino alle condizioni climatiche ed agronomiche mediterranee. Il primo studio si propone di individuare tra venti varietà commerciali di luppolo, di differenti origine, quelle che si prestano alla coltivazione su suolo nazionale attraverso l’analisi delle varietà stesse in termini di produttività, sviluppo vegetativo e raggiungimento delle diverse fasi fenologiche e ciò attraverso la valutazione degli effetti dei parametri climatici rilevati nel triennio. I luppoli sono stati successivamente valutati attraverso l’analisi sensoriale di campioni di birra aromatizzati con gli stessi e paragonati con campioni aromatizzati con luppolo acquistato. Nel secondo studio 11 ecotipi e 10 varietà commerciali di luppolo sono state sottoposte alle stesse condizioni climatiche per 3 anni in un campo sperimentale in provincia di Modena. I coni raccolti sono stati essiccati e conservati per essere analizzati e successivamente confrontati con coni acquistati di diversa varietà e origine.File | Dimensione | Formato | |
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