This work aims to provide a multi-faceted and exhaustive analysis of the craniological collection from the necropolis of Testona (TO). To start with, I have briefly outlined the first Langobardic migration to Italy through a geographical and historical focus, notably on Piedmont, which also includes a detailed account of the Calandras' discovery. Extensive research was carried out, to no avail, in order to find their excavation logbook, by examining the relevant documentary evidence at the Archivio delle Tesi dell'Università di Torino, Biblioteca del Museo del Risorgimento di Torino, Archivio Centrale di Stato di Roma, Archivio Storico dell'Armeria Reale di Torino, Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Piemonte e della Valle d'Aosta and the Istituto Superiore Italiano per il Medioevo di Roma. After that, I have highlighted the importance of this site in the history of medieval archaeology in Italy, on the grounds that the number of initiatives aimed at unearthing other Langobardic sites has significantly increased since 1878. Following the desiderata of Calandra, who claimed that by studying skulls one could positively attribute a burial ground to its specific population, the attention has then shifted onto the craniological collection. The main objective was to understand whether there was any connection among Cesare Lombroso, Antonio Marro and Claudio Calandra, so much so as to account for such interest in craniological measures. The outcomes of several studies concerning the collection since 1886 have therefore been compared. Finally, I have come up with a proposal for the creation of a theme-based virtual pathway on the website "museoTorino" that could bring together the remains from Testona, the Museo di Antropologia ed Etnografia, Museo Archeologico and the Museo di Antropologia Criminale Cesare Lombroso, and one for the realisation of a comparative study with the paleobiological analysis that have been recently conducted in the necropolises of Piedmont, with the hope that this will lead to devise a more accurate mapping of the Langobardic presence in our country.
Il presente lavoro intende analizzare la collezione craniologica proveniente dalla necropoli di Testona (TO) sotto molteplici punti di vista. Dopo aver inquadrato la zona dal punto di vista storico-geografico con brevi accenni alla prima migrazione longobarda in Italia e, in particolare, in Piemonte, viene descritta minuziosamente la storia della scoperta dei Calandra. È stato svolto un ampio lavoro di ricerca per trovare il diario di scavo redatto da questi, visionando a tal fine i documenti utili rintracciati presso l'Archivio delle tesi dell'Università di Torino, la Biblioteca del Museo del Risorgimento di Torino, l'Archivio Centrale di Stato di Roma, l'Archivio Storico dell'Armeria Reale di Torino, la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Piemonte e della Valle d'Aosta e, infine, presso l'Istituto Superiore Italiano per il Medioevo di Roma, senza riuscire, però, a reperirlo. Si è, quindi, analizzata l'importanza di questo scavo nella storia dell'archeologia medievale italiana, evidenziando come, successivamente al 1878, il numero di campagne volte alla scoperta di nuovi siti longobardi sia nettamente aumentata. Seguendo i desiderata del Calandra che confidava che con lo studio dei crani fosse possibile determinare a quale popolo imputare il sepolcreto, l'attenzione si è quindi spostata sulla collezione craniologica. Si è cercato, innanzi tutto, di capire se ci siano stati dei rapporti tra Cesare Lombroso, Antonio Marro e Claudio Calandra, tali da giustificare un simile interesse e una simile fiducia nelle misure craniologiche. Si sono, quindi, posti a confronto i risultati dei diversi studi che dal 1886 a oggi hanno interessato tale collezione. Per concludere, si sono proposte, da un lato, la creazione di un percorso tematico virtuale che unisca i reperti di Testona, il Museo di Antropologia ed Etnografia, il Museo Archeologico e il Museo di Antropologia Criminale Cesare Lombroso sul sito museoTorino e, dall'altro, la realizzazione di un confronto con le analisi paleobiologiche effettuate negli ultimi anni nelle necropoli piemontesi con la speranza di riuscire a tracciare con maggior precisione una mappatura della presenza longobarda nel nostro paese.
Analisi storico-antropologica della collezione craniologica longobarda di Testona, con particolare riferimento all'importanza dello scavo dei Calandra nella storia dell'archeologia medievale in Italia
GANDOLFO, CECILIA
2015/2016
Abstract
Il presente lavoro intende analizzare la collezione craniologica proveniente dalla necropoli di Testona (TO) sotto molteplici punti di vista. Dopo aver inquadrato la zona dal punto di vista storico-geografico con brevi accenni alla prima migrazione longobarda in Italia e, in particolare, in Piemonte, viene descritta minuziosamente la storia della scoperta dei Calandra. È stato svolto un ampio lavoro di ricerca per trovare il diario di scavo redatto da questi, visionando a tal fine i documenti utili rintracciati presso l'Archivio delle tesi dell'Università di Torino, la Biblioteca del Museo del Risorgimento di Torino, l'Archivio Centrale di Stato di Roma, l'Archivio Storico dell'Armeria Reale di Torino, la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Piemonte e della Valle d'Aosta e, infine, presso l'Istituto Superiore Italiano per il Medioevo di Roma, senza riuscire, però, a reperirlo. Si è, quindi, analizzata l'importanza di questo scavo nella storia dell'archeologia medievale italiana, evidenziando come, successivamente al 1878, il numero di campagne volte alla scoperta di nuovi siti longobardi sia nettamente aumentata. Seguendo i desiderata del Calandra che confidava che con lo studio dei crani fosse possibile determinare a quale popolo imputare il sepolcreto, l'attenzione si è quindi spostata sulla collezione craniologica. Si è cercato, innanzi tutto, di capire se ci siano stati dei rapporti tra Cesare Lombroso, Antonio Marro e Claudio Calandra, tali da giustificare un simile interesse e una simile fiducia nelle misure craniologiche. Si sono, quindi, posti a confronto i risultati dei diversi studi che dal 1886 a oggi hanno interessato tale collezione. Per concludere, si sono proposte, da un lato, la creazione di un percorso tematico virtuale che unisca i reperti di Testona, il Museo di Antropologia ed Etnografia, il Museo Archeologico e il Museo di Antropologia Criminale Cesare Lombroso sul sito museoTorino e, dall'altro, la realizzazione di un confronto con le analisi paleobiologiche effettuate negli ultimi anni nelle necropoli piemontesi con la speranza di riuscire a tracciare con maggior precisione una mappatura della presenza longobarda nel nostro paese.File | Dimensione | Formato | |
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