In questa tesi si proporrà di creare un distretto culturale avanzato che comprenda le zone piemontesi facenti parti del sito territoriale denominato: "I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato", divenute il 22 giugno 2014 Patrimonio dell'Umanità. Si partirà da una spiegazione teorica contenuta nel primo capitolo in cui verrà delineato il paradigma distrettuale quale valorizzatore della dimensione umana e strategia di sviluppo economico locale. In questo caso si farà riferimento al distretto industriale: il modello produttivo nostrano per eccellenza negli anni settanta del secolo scorso. In seguito, dopo aver spiegato il passaggio che porta alla nascita del distretto culturale e quindi all'affermazione della cultura nell'economia territoriale, verranno elencate le caratteristiche che deve avere questo tipo di distretto e le analisi per la sua realizzazione. Si passerà poi ad illustrare il concetto di distretto culturale avanzato che, attraverso degli esempi, verrà confrontato con il semplice distretto culturale. Alla fine del capitolo verrà poi messo in luce il discorso del marchio, usato come mezzo per connotare il distretto. Il secondo capitolo sarà dedicato all'aspetto identificativo del sito: ne verranno indicate le componenti e i criteri proposti per la sua iscrizione nella World Heritage List. Seguirà un'analisi dello stesso elaborata precedentemente all'ottenimento del titolo Patrimonio dell'Umanità e utilizzata nel piano di gestione predisposto come documento per la candidatura. L'analisi, redatta anche attraverso l'utilizzo di dati, riguarderà i seguenti aspetti: il quadro normativo, il quadro istituzionale, il quadro degli stakeholders, il sistema socio-economico, il sistema culturale del vino, il sistema turistico, la matrice SWOT. Verranno poi elencati: gli obiettivi che i territori si pongono alla luce della loro nomina a Patrimonio UNESCO, i criteri riguardanti la governance del sito, i progetti da realizzare e gli obiettivi del piano di monitoraggio. Il terzo capitolo illustrerà i risultati ottenuti dal sito a due anni dal conferimento dell'importante titolo. Nello specifico saranno riportate varie interviste effettuate ad alcuni autorevoli stakeholders del territorio che spiegheranno quali sono stati i vantaggi e gli svantaggi derivanti dalla nomina e quali sono state le azioni intraprese per valorizzare e rendere sempre più accogliente il sito. Si cercherà poi di capire come si sono evoluti il sistema socio-economico e il sistema turistico nonché quali sono stati i progetti realizzati. Infine, il quarto capitolo si collegherà all'analisi teorica del primo e identificherà le linee guida per la trasformazione del sito in un distretto culturale avanzato, esponendo un vero e proprio studio di fattibilità operativa che comprende: l'analisi territoriale, il sistema di cooperazione, il legame tra il progetto distrettuale e la società, il piano della comunicazione, la definizione dell'assetto organizzativo e del soggetto gestore e l'esplicitazione della strategia. Tutti questi aspetti non verranno solo studiati dal punto di vista tecnico ma, tramite interviste, saranno anche condivisi con alcuni testimoni privilegiati del territorio che aiuteranno a verificare l'adeguatezza della proposta di creazione del distretto.
STRATEGIE DI SVILUPPO DI UN DISTRETTO CULTURALE AVANZATO: IL CASO DEL SITO PATRIMONIO DELL'UMANITÀ "I PAESAGGI VITIVINICOLI DEL PIEMONTE: LANGHE-ROERO E MONFERRATO"
BOTTERO, ELISA
2015/2016
Abstract
In questa tesi si proporrà di creare un distretto culturale avanzato che comprenda le zone piemontesi facenti parti del sito territoriale denominato: "I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato", divenute il 22 giugno 2014 Patrimonio dell'Umanità. Si partirà da una spiegazione teorica contenuta nel primo capitolo in cui verrà delineato il paradigma distrettuale quale valorizzatore della dimensione umana e strategia di sviluppo economico locale. In questo caso si farà riferimento al distretto industriale: il modello produttivo nostrano per eccellenza negli anni settanta del secolo scorso. In seguito, dopo aver spiegato il passaggio che porta alla nascita del distretto culturale e quindi all'affermazione della cultura nell'economia territoriale, verranno elencate le caratteristiche che deve avere questo tipo di distretto e le analisi per la sua realizzazione. Si passerà poi ad illustrare il concetto di distretto culturale avanzato che, attraverso degli esempi, verrà confrontato con il semplice distretto culturale. Alla fine del capitolo verrà poi messo in luce il discorso del marchio, usato come mezzo per connotare il distretto. Il secondo capitolo sarà dedicato all'aspetto identificativo del sito: ne verranno indicate le componenti e i criteri proposti per la sua iscrizione nella World Heritage List. Seguirà un'analisi dello stesso elaborata precedentemente all'ottenimento del titolo Patrimonio dell'Umanità e utilizzata nel piano di gestione predisposto come documento per la candidatura. L'analisi, redatta anche attraverso l'utilizzo di dati, riguarderà i seguenti aspetti: il quadro normativo, il quadro istituzionale, il quadro degli stakeholders, il sistema socio-economico, il sistema culturale del vino, il sistema turistico, la matrice SWOT. Verranno poi elencati: gli obiettivi che i territori si pongono alla luce della loro nomina a Patrimonio UNESCO, i criteri riguardanti la governance del sito, i progetti da realizzare e gli obiettivi del piano di monitoraggio. Il terzo capitolo illustrerà i risultati ottenuti dal sito a due anni dal conferimento dell'importante titolo. Nello specifico saranno riportate varie interviste effettuate ad alcuni autorevoli stakeholders del territorio che spiegheranno quali sono stati i vantaggi e gli svantaggi derivanti dalla nomina e quali sono state le azioni intraprese per valorizzare e rendere sempre più accogliente il sito. Si cercherà poi di capire come si sono evoluti il sistema socio-economico e il sistema turistico nonché quali sono stati i progetti realizzati. Infine, il quarto capitolo si collegherà all'analisi teorica del primo e identificherà le linee guida per la trasformazione del sito in un distretto culturale avanzato, esponendo un vero e proprio studio di fattibilità operativa che comprende: l'analisi territoriale, il sistema di cooperazione, il legame tra il progetto distrettuale e la società, il piano della comunicazione, la definizione dell'assetto organizzativo e del soggetto gestore e l'esplicitazione della strategia. Tutti questi aspetti non verranno solo studiati dal punto di vista tecnico ma, tramite interviste, saranno anche condivisi con alcuni testimoni privilegiati del territorio che aiuteranno a verificare l'adeguatezza della proposta di creazione del distretto.File | Dimensione | Formato | |
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