BACKGROUND: Prosthesis-Patient Mismatch (PPM) is a highly prevalent non-structural valve dysfunction after transcatheter aortic valve implantation (TAVI) and can be developed in up to 45% of cases, but the impact on major endpoints is controversial and the effects on progression of heart damage are poorly investigated. Therefore, our study aims to evaluate the prevalence of PPM in a "real world" cohort of patients at intermediate and low surgical risk, to evaluate its impact on overall and cardiovascular mortality, to evaluate the clinical-echocardiographic progression of heart damage and to characterize the main predictors of PPM. METHODS: 963 patients who underwent TAVI procedure between 2017 and 2021, from the RECOVERY-TAVR multicenter observational registry, were included in this analysis. Baseline (median 7, IQR 2-40 days pre-TAVI) and pre-discharge (median 8, IQR 6-38 days post-TAVI) multiparametric echocardiographic data of these patients were collected. Patients were recalled to Follow-Up at 1 year for echocardiographic reevaluation. Clinical and echocardiographic features were stratified by the presence of PPM and PPM severity, using the most recent recognized classification: PPM is considered absent for indexed valve orifice effective area >0.85 cm2/m2, and severe for EOAi≤0.65 cm2/m2; for patients with BMI≥30 the recommended cut-offs were applied (EOAi>0.70 and EOAi≤0.55 respectively). RESULTS: 18% of patients developed post-TAVI PPM, and 7.7% of the whole cohort had a severe PPM. At baseline, patients with PPM had smaller LVOT diameter (20mm, IQR 19-21 vs 20, IQR 20-22, p=0.02), reduced SVi (34.2 vs 38ml/m2, p<0.01) and transaortic flow rate (190.6 vs 211ml/s, p<0.01). At pre-discharge FU patients with PPM had more paravalvular aortic regurgitation (mild 41.8% vs 33.8%, moderate 15.8% vs 8.6%, p<0.01). At a median FU of 1.46 years, there was no evidence of a significant impact of PPM on both overall mortality (p=0.71, HR:1.09, 95% CI:0.70-1.70) and cardiovascular mortality (p=0.70, HR :1.15, 95% CI: 0.56-2.40), nor on rehospitalization rate for heart failure (3.1% vs 2.2%, p=0.59) at 30 days and at 1 year. At 1-year FU, progressive ventricular damage was found in patients with PPM with a significant increase in end-systolic diameter (33mm vs 28mm, p=0.03) and a non-statistically significant trend of increase in end-diastolic diameter (47 vs 45mm, p=0.14), end-diastolic volume (92 vs 82ml, p=0.14) and LV mass index (121 vs 106g/m2, p0.07). Patients with moderate/severe PPM had a worse NYHA functional class at 1 year (NYHA III 13% vs 7.5%, p=0.03). Independent predictors of PPM at multivariate logistic regression were: male sex (OR=1.93, p=0.04), SVi (OR=0.86, p<0.001), prosthesis >23mm (OR=0.62, p=0.03), LVOT diameter (OR=0.79, p=0.02). CONCLUSIONS: PPM was observed in 18% of patients undergoing TAVI; there was no evidence of a short- or medium-term impact on both all-cause and cardiovascular mortality. However, clinical-echocardiographic evaluations demonstrated a PPM-related pattern of early ventricular remodeling, likely representing a precursor to a reduction in cardiac function, associated with a significant deterioration in NYHA class at 1 year. These findings emphasize the importance of prevention of PPM of any grade in patients undergoing TAVI procedure, especially in high-risk ones.

BACKGROUND: Il Mismatch Protesi-Paziente (PPM) è una disfunzione valvolare non strutturale ad alta prevalenza dopo l’intervento di sostituzione valvolare aortica transcatetere (TAVI) e si può sviluppare fino al 45% dei casi, ma l’impatto sugli endpoint maggiori è controverso e gli effetti sulla progressione del danno cardiaco sono poco investigati. Il nostro studio si pone gli obiettivi di valutare in una coorte “real world” di pazienti a intermedio e basso rischio chirurgico la prevalenza del PPM, di valutarne l’impatto su mortalità globale e cardiovascolare, di indagare sulla progressione clinico-ecocardiografica di danno cardiaco nei pazienti con PPM e di caratterizzare i principali predittori di PPM. METODI: Sono stati inclusi in questo studio 963 pazienti sottoposti a TAVI tra il 2017 e il 2021, dal registro multicentrico osservazionale RECOVERY-TAVR, di cui sono stati accoppiati i dati ecocardiografici multiparametrici basali (mediana 7, IQR 2-40 giorni pre-TAVI) e pre-dimissione (mediana 8, IQR 6-38 giorni post-TAVI). I pazienti sono stati richiamati al FU a 1 anno per una rivalutazione ecocardiografica. Le caratteristiche cliniche ed ecocardiografiche sono state stratificate per la presenza di PPM e per la severità del PPM, utilizzando i cut-off riconosciuti più recenti: il PPM è considerato assente per area effettiva dell’orifizio valvolare indicizzata >0.85 cm2/m2, e severo per EOAi≤0.65 cm2/m2; per i pazienti con BMI≥30 sono stati applicati i cut-off raccomandati (EOAi>0.70 e EOAi≤0.55 rispettivamente). RISULTATI: Il 18% dei pazienti ha sviluppato PPM post-TAVI, il 7.7% del totale PPM severo. I pazienti con PPM presentavano al baseline diametro LVOT minore (20mm, IQR 19-21 vs 20, IQR 20-22, p=0.02) e ridotti SVi (34.2 vs 38ml/m2, p<0.01) e flow rate transaortico (190.6 vs 211ml/s, p<0.01). Al FU pre-dimissione i pazienti con PPM sviluppavano maggiore insufficienza aortica paravalvolare (lieve 41.8% vs 33.8%, moderata 15.8% vs 8.6%, p<0.01). Ad un follow up mediano di 1.46 anni, non si è evidenziato un impatto significativo del PPM sia sulla mortalità globale (p=0.71, HR:1.09, IC 95%:0.70-1.70) sia su quella cardiovascolare (p=0.70, HR:1.15, IC95%: 0.56-2.40), nè sul tasso di riospedalizzazioni per scompenso (3.1% vs 2.2%, p=0.59) a 30 giorni e a 1 anno. Al FU a 1 anno si riscontra un progressivo danno ventricolare nei pazienti con PPM con un incremento significativo del diametro telesistolico (33mm vs 28mm, p=0.03) e trend non significativi di aumento del diametro telediastolico (47 vs 45mm, p=0.14), del volume telediastolico (92 vs 82ml, p=0.14) e dell’indice di massa del VS (121 vs 106g/m2, p0.07). I pazienti con PPM moderato/severo mostravano ad 1 anno una peggiore classe funzionale NYHA (NYHA III 13% vs 7.5%, p=0.03). All’analisi multivariata i predittori indipendenti di PPM emersi sono: sesso maschile (OR=1.93, p=0.04), SVi (OR=0.86, p<0.001), protesi >23mm (OR=0.62, p=0.03), diametro LVOT (OR=0.79, p=0.02). CONCLUSIONI: Il PPM si è osservato nel 18% dei pazienti sottoposti a TAVI, tuttavia non si è evidenziato un impatto a breve e medio termine sulla mortalità da tutte le cause e cardiovascolare. Le valutazioni clinico-ecocardiografiche hanno dimostrato un pattern di rimodellamento ventricolare precoce correlato al PPM, probabilmente precursore di una riduzione della funzione cardiaca, associato ad un significativo deterioramento della classe NYHA a 1 anno. Questi riscontri enfatizzano l’importanza della prevenzione del PPM di ogni grado in vista di intervento di TAVI, specialmente in pazienti con alto rischio.

Caratterizzazione clinica ed ecocardiografica dei pazienti sottoposti a TAVI che sviluppano Patient-Prosthesis Mismatch: uno studio multicentrico

RAMPONE, JOAO MATTEO
2022/2023

Abstract

BACKGROUND: Il Mismatch Protesi-Paziente (PPM) è una disfunzione valvolare non strutturale ad alta prevalenza dopo l’intervento di sostituzione valvolare aortica transcatetere (TAVI) e si può sviluppare fino al 45% dei casi, ma l’impatto sugli endpoint maggiori è controverso e gli effetti sulla progressione del danno cardiaco sono poco investigati. Il nostro studio si pone gli obiettivi di valutare in una coorte “real world” di pazienti a intermedio e basso rischio chirurgico la prevalenza del PPM, di valutarne l’impatto su mortalità globale e cardiovascolare, di indagare sulla progressione clinico-ecocardiografica di danno cardiaco nei pazienti con PPM e di caratterizzare i principali predittori di PPM. METODI: Sono stati inclusi in questo studio 963 pazienti sottoposti a TAVI tra il 2017 e il 2021, dal registro multicentrico osservazionale RECOVERY-TAVR, di cui sono stati accoppiati i dati ecocardiografici multiparametrici basali (mediana 7, IQR 2-40 giorni pre-TAVI) e pre-dimissione (mediana 8, IQR 6-38 giorni post-TAVI). I pazienti sono stati richiamati al FU a 1 anno per una rivalutazione ecocardiografica. Le caratteristiche cliniche ed ecocardiografiche sono state stratificate per la presenza di PPM e per la severità del PPM, utilizzando i cut-off riconosciuti più recenti: il PPM è considerato assente per area effettiva dell’orifizio valvolare indicizzata >0.85 cm2/m2, e severo per EOAi≤0.65 cm2/m2; per i pazienti con BMI≥30 sono stati applicati i cut-off raccomandati (EOAi>0.70 e EOAi≤0.55 rispettivamente). RISULTATI: Il 18% dei pazienti ha sviluppato PPM post-TAVI, il 7.7% del totale PPM severo. I pazienti con PPM presentavano al baseline diametro LVOT minore (20mm, IQR 19-21 vs 20, IQR 20-22, p=0.02) e ridotti SVi (34.2 vs 38ml/m2, p<0.01) e flow rate transaortico (190.6 vs 211ml/s, p<0.01). Al FU pre-dimissione i pazienti con PPM sviluppavano maggiore insufficienza aortica paravalvolare (lieve 41.8% vs 33.8%, moderata 15.8% vs 8.6%, p<0.01). Ad un follow up mediano di 1.46 anni, non si è evidenziato un impatto significativo del PPM sia sulla mortalità globale (p=0.71, HR:1.09, IC 95%:0.70-1.70) sia su quella cardiovascolare (p=0.70, HR:1.15, IC95%: 0.56-2.40), nè sul tasso di riospedalizzazioni per scompenso (3.1% vs 2.2%, p=0.59) a 30 giorni e a 1 anno. Al FU a 1 anno si riscontra un progressivo danno ventricolare nei pazienti con PPM con un incremento significativo del diametro telesistolico (33mm vs 28mm, p=0.03) e trend non significativi di aumento del diametro telediastolico (47 vs 45mm, p=0.14), del volume telediastolico (92 vs 82ml, p=0.14) e dell’indice di massa del VS (121 vs 106g/m2, p0.07). I pazienti con PPM moderato/severo mostravano ad 1 anno una peggiore classe funzionale NYHA (NYHA III 13% vs 7.5%, p=0.03). All’analisi multivariata i predittori indipendenti di PPM emersi sono: sesso maschile (OR=1.93, p=0.04), SVi (OR=0.86, p<0.001), protesi >23mm (OR=0.62, p=0.03), diametro LVOT (OR=0.79, p=0.02). CONCLUSIONI: Il PPM si è osservato nel 18% dei pazienti sottoposti a TAVI, tuttavia non si è evidenziato un impatto a breve e medio termine sulla mortalità da tutte le cause e cardiovascolare. Le valutazioni clinico-ecocardiografiche hanno dimostrato un pattern di rimodellamento ventricolare precoce correlato al PPM, probabilmente precursore di una riduzione della funzione cardiaca, associato ad un significativo deterioramento della classe NYHA a 1 anno. Questi riscontri enfatizzano l’importanza della prevenzione del PPM di ogni grado in vista di intervento di TAVI, specialmente in pazienti con alto rischio.
Clinical and Echocardiographic characterization of patients developing Patient-Prosthesis Mismatch after TAVI: a multicentric study
BACKGROUND: Prosthesis-Patient Mismatch (PPM) is a highly prevalent non-structural valve dysfunction after transcatheter aortic valve implantation (TAVI) and can be developed in up to 45% of cases, but the impact on major endpoints is controversial and the effects on progression of heart damage are poorly investigated. Therefore, our study aims to evaluate the prevalence of PPM in a "real world" cohort of patients at intermediate and low surgical risk, to evaluate its impact on overall and cardiovascular mortality, to evaluate the clinical-echocardiographic progression of heart damage and to characterize the main predictors of PPM. METHODS: 963 patients who underwent TAVI procedure between 2017 and 2021, from the RECOVERY-TAVR multicenter observational registry, were included in this analysis. Baseline (median 7, IQR 2-40 days pre-TAVI) and pre-discharge (median 8, IQR 6-38 days post-TAVI) multiparametric echocardiographic data of these patients were collected. Patients were recalled to Follow-Up at 1 year for echocardiographic reevaluation. Clinical and echocardiographic features were stratified by the presence of PPM and PPM severity, using the most recent recognized classification: PPM is considered absent for indexed valve orifice effective area >0.85 cm2/m2, and severe for EOAi≤0.65 cm2/m2; for patients with BMI≥30 the recommended cut-offs were applied (EOAi>0.70 and EOAi≤0.55 respectively). RESULTS: 18% of patients developed post-TAVI PPM, and 7.7% of the whole cohort had a severe PPM. At baseline, patients with PPM had smaller LVOT diameter (20mm, IQR 19-21 vs 20, IQR 20-22, p=0.02), reduced SVi (34.2 vs 38ml/m2, p<0.01) and transaortic flow rate (190.6 vs 211ml/s, p<0.01). At pre-discharge FU patients with PPM had more paravalvular aortic regurgitation (mild 41.8% vs 33.8%, moderate 15.8% vs 8.6%, p<0.01). At a median FU of 1.46 years, there was no evidence of a significant impact of PPM on both overall mortality (p=0.71, HR:1.09, 95% CI:0.70-1.70) and cardiovascular mortality (p=0.70, HR :1.15, 95% CI: 0.56-2.40), nor on rehospitalization rate for heart failure (3.1% vs 2.2%, p=0.59) at 30 days and at 1 year. At 1-year FU, progressive ventricular damage was found in patients with PPM with a significant increase in end-systolic diameter (33mm vs 28mm, p=0.03) and a non-statistically significant trend of increase in end-diastolic diameter (47 vs 45mm, p=0.14), end-diastolic volume (92 vs 82ml, p=0.14) and LV mass index (121 vs 106g/m2, p0.07). Patients with moderate/severe PPM had a worse NYHA functional class at 1 year (NYHA III 13% vs 7.5%, p=0.03). Independent predictors of PPM at multivariate logistic regression were: male sex (OR=1.93, p=0.04), SVi (OR=0.86, p<0.001), prosthesis >23mm (OR=0.62, p=0.03), LVOT diameter (OR=0.79, p=0.02). CONCLUSIONS: PPM was observed in 18% of patients undergoing TAVI; there was no evidence of a short- or medium-term impact on both all-cause and cardiovascular mortality. However, clinical-echocardiographic evaluations demonstrated a PPM-related pattern of early ventricular remodeling, likely representing a precursor to a reduction in cardiac function, associated with a significant deterioration in NYHA class at 1 year. These findings emphasize the importance of prevention of PPM of any grade in patients undergoing TAVI procedure, especially in high-risk ones.
BIANCONE, LUIGI
IMPORT TESI SOLO SU ESSE3 DAL 2018
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