TITLE Mucosal melanoma: clinical-pathological and molecular correlation. BACKGROUND Mucosal melanoma is a rare subtype of melanoma, which arises from melanocytes in the mucosal membranes lining respiratory, gastrointestinal and genitourinary tract. MM is markedly different from cutaneous melanoma at the epidemiology, biological behavior and molecular level. However, due to its rarity, many of its features are still unknow. The prognosis is poor both of its aggressive behavior and the difficult early diagnosis, hindered by occult anatomical sites where it occurs. For this, at the diagnosis it’s already an advanced disease. OBJECTIVE Owing to the rarity of this disease, data in the literature concerning its clinical-pathological and molecular features are poor. Especially these data are slightly comparable to each other due to the small case studies and extremely heterogeneous. The aim of this study is to frame at clinical, diagnostic and therapeutic level this disease which can’t be associated with cutaneous melanoma anymore. Therefore this analysis aims to define the best staging approach for MM, evaluates the presence of clinical-pathological features with prognostic/predictive value in general and in different subgroups of MM in relation to disease progression, and then to perform a survival analysis in the different subgroups. MATERIALS AND METHODS We included 71 patients with MM in database of Anatomia Patologica at the Città della Scienza e della Salute in Turin from December 2004 to May 2024. 17 of which had ocular MM, their histological data regarding the primitive tumor were unavailable, therefore this particular subtype was studied only for epidemiological and follow-up data. For the other 54 patients we were able to study clinical-pathological and molecular characteristics as well as staging at the diagnosis based on the four system known thus far. RESULTS Of the objectives we set for each sub-type: in HN-MM none of the clinical-pathological parameters evaluates in this study was statistically significant in relation to disease progression, the only border-line parameter of significance was the presence of lymph nodal metastasis upon diagnosis. In anal-rectal MM and GU-MM we highlighted a correlation between disease progression and worsening of prognosis. We didn’t manage to identify the optimal staging system for MM, probably due to the limited sample of cases. Finally we demonstrated a difference of survival rate among the various sub-types, in particular HN-MM and anal-rectal-MM are the sub-types with the worst prognosis, while GU-MM is the one with the best prognosis. CONCLUSION To further understand the biological behavior of MM, more studies which investigate larger number of cases are needed. Additionally, it is paramount to find a staging system which standardizes patient management which involves different specialist who can’t work for the best course of action, care and treatment.

TITOLO Melanoma mucosale: correlazione clinico-patologica e molecolare. BACKGROUND Il melanoma mucosale è un raro sottotipo di melanoma che origina dai melanociti negli epiteli che rivestono diversi siti, tra cui i più frequenti le vie aeree e digestive superiori, il tratto gastro-intestinale e il tratto genito-urinario. Si differenzia dal melanoma cutaneo in termini di epidemiologia, comportamento biologico e molecolare. Tuttavia, a causa della sua rarità, molte delle sue caratteristiche sono ancora sconosciute. La prognosi è scarsa sia per la sua aggressività che per la difficile diagnosi precoce, ostacolata dai siti anatomici occulti in cui insorge, facendo sì che alla diagnosi si presenti già come una malattia avanzata. OBIETTIVI A causa della rarità di questa patologia, i dati presenti in letteratura relativi alle caratteristiche clinico-patologiche e molecolari sono molto scarsi, soprattutto scarsamente paragonabili tra loro a causa di casistiche numericamente esigue ed estremamente eterogenee. L’obiettivo di questo studio è di inquadrare da un punto di vista clinico, diagnostico e terapeutico, una malattia che non può più essere associata al melanoma cutaneo. Pertanto questo studio si pone di definire il miglior approccio stadiativo nel MM, valutare la presenza di parametri clinico-patologici con valore prognostico/predittivo in generale e nei differenti sottogruppi di MM in relazione alla progressione di malattia, e infine di eseguire un’analisi di sopravvivenza nei diversi sottogruppi. MATERIALI E METODI Sono stati individuati 71 pazienti con melanoma mucosale afferenti presso la divisione di Anatomia Patologica della Città della Scienza e della Salute di Torino tra dicembre 2004 e maggio 2024. Di questi, 17 avevano MM oculare di cui non erano disponibili i dati istologici del tumore primitivo. Pertanto di questo sottogruppo si è studiato solo il dato epidemiologico e di follow-up. Dei restanti 54 pazienti è stato anche possibile studiare le caratteristiche clinico-patologiche, molecolari e la stadiazione alla diagnosi secondo i quattro sistemi ad oggi conosciuti. RISULTATI Riguardo agli obiettivi che ci siamo posti per ciascun sottogruppo, nei HN-MM nessun parametro clinico-patologico valutato è risultato statisticamente significativo in relazione al dato di progressione, l’unico parametro con valore border-line di significatività, è risultata la presenza di metastasi linfonodali alla diagnosi. Nei MM ano-rettali e GU-MM abbiamo anche evidenziato una correlazione tra la progressione di malattia e l’aggravamento della prognosi. Non siamo riusciti a individuare il miglior sistema stadiativo nei MM, probabilmente a causa del campione esiguo dei casi in esame. Infine abbiamo dimostrato una differenza di sopravvivenza tra i diversi sottogruppi, in particolare i HN-MM sono quelli con una prognosi peggiore quasi sovrapponibile ai MM ano-rettali mentre i GU-MM sono il sottogruppo con la prognosi migliore. CONCLUSIONI A causa della sua aggressività il MM necessita di ulteriori studi, su coorti di pazienti sempre più ampie, che consentano di comprendere al meglio il comportamento biologico della malattia. È altresì importante trovare un sistema stadiativo che permetta l’inquadramento della patologia alla diagnosi e la standardizzazione nella gestione del paziente che vede coinvolte diverse figure professionali che ad oggi non riescono avere una linea di condotta univoca, ostacolando il raggiungimento del trattamento ottimale.

Melanoma mucosale: correlazione clinico-patologica e molecolare.

GAGNONE, MARTINA
2023/2024

Abstract

TITOLO Melanoma mucosale: correlazione clinico-patologica e molecolare. BACKGROUND Il melanoma mucosale è un raro sottotipo di melanoma che origina dai melanociti negli epiteli che rivestono diversi siti, tra cui i più frequenti le vie aeree e digestive superiori, il tratto gastro-intestinale e il tratto genito-urinario. Si differenzia dal melanoma cutaneo in termini di epidemiologia, comportamento biologico e molecolare. Tuttavia, a causa della sua rarità, molte delle sue caratteristiche sono ancora sconosciute. La prognosi è scarsa sia per la sua aggressività che per la difficile diagnosi precoce, ostacolata dai siti anatomici occulti in cui insorge, facendo sì che alla diagnosi si presenti già come una malattia avanzata. OBIETTIVI A causa della rarità di questa patologia, i dati presenti in letteratura relativi alle caratteristiche clinico-patologiche e molecolari sono molto scarsi, soprattutto scarsamente paragonabili tra loro a causa di casistiche numericamente esigue ed estremamente eterogenee. L’obiettivo di questo studio è di inquadrare da un punto di vista clinico, diagnostico e terapeutico, una malattia che non può più essere associata al melanoma cutaneo. Pertanto questo studio si pone di definire il miglior approccio stadiativo nel MM, valutare la presenza di parametri clinico-patologici con valore prognostico/predittivo in generale e nei differenti sottogruppi di MM in relazione alla progressione di malattia, e infine di eseguire un’analisi di sopravvivenza nei diversi sottogruppi. MATERIALI E METODI Sono stati individuati 71 pazienti con melanoma mucosale afferenti presso la divisione di Anatomia Patologica della Città della Scienza e della Salute di Torino tra dicembre 2004 e maggio 2024. Di questi, 17 avevano MM oculare di cui non erano disponibili i dati istologici del tumore primitivo. Pertanto di questo sottogruppo si è studiato solo il dato epidemiologico e di follow-up. Dei restanti 54 pazienti è stato anche possibile studiare le caratteristiche clinico-patologiche, molecolari e la stadiazione alla diagnosi secondo i quattro sistemi ad oggi conosciuti. RISULTATI Riguardo agli obiettivi che ci siamo posti per ciascun sottogruppo, nei HN-MM nessun parametro clinico-patologico valutato è risultato statisticamente significativo in relazione al dato di progressione, l’unico parametro con valore border-line di significatività, è risultata la presenza di metastasi linfonodali alla diagnosi. Nei MM ano-rettali e GU-MM abbiamo anche evidenziato una correlazione tra la progressione di malattia e l’aggravamento della prognosi. Non siamo riusciti a individuare il miglior sistema stadiativo nei MM, probabilmente a causa del campione esiguo dei casi in esame. Infine abbiamo dimostrato una differenza di sopravvivenza tra i diversi sottogruppi, in particolare i HN-MM sono quelli con una prognosi peggiore quasi sovrapponibile ai MM ano-rettali mentre i GU-MM sono il sottogruppo con la prognosi migliore. CONCLUSIONI A causa della sua aggressività il MM necessita di ulteriori studi, su coorti di pazienti sempre più ampie, che consentano di comprendere al meglio il comportamento biologico della malattia. È altresì importante trovare un sistema stadiativo che permetta l’inquadramento della patologia alla diagnosi e la standardizzazione nella gestione del paziente che vede coinvolte diverse figure professionali che ad oggi non riescono avere una linea di condotta univoca, ostacolando il raggiungimento del trattamento ottimale.
Mucosal melanoma: clinical-pathological and molecular correlation.
TITLE Mucosal melanoma: clinical-pathological and molecular correlation. BACKGROUND Mucosal melanoma is a rare subtype of melanoma, which arises from melanocytes in the mucosal membranes lining respiratory, gastrointestinal and genitourinary tract. MM is markedly different from cutaneous melanoma at the epidemiology, biological behavior and molecular level. However, due to its rarity, many of its features are still unknow. The prognosis is poor both of its aggressive behavior and the difficult early diagnosis, hindered by occult anatomical sites where it occurs. For this, at the diagnosis it’s already an advanced disease. OBJECTIVE Owing to the rarity of this disease, data in the literature concerning its clinical-pathological and molecular features are poor. Especially these data are slightly comparable to each other due to the small case studies and extremely heterogeneous. The aim of this study is to frame at clinical, diagnostic and therapeutic level this disease which can’t be associated with cutaneous melanoma anymore. Therefore this analysis aims to define the best staging approach for MM, evaluates the presence of clinical-pathological features with prognostic/predictive value in general and in different subgroups of MM in relation to disease progression, and then to perform a survival analysis in the different subgroups. MATERIALS AND METHODS We included 71 patients with MM in database of Anatomia Patologica at the Città della Scienza e della Salute in Turin from December 2004 to May 2024. 17 of which had ocular MM, their histological data regarding the primitive tumor were unavailable, therefore this particular subtype was studied only for epidemiological and follow-up data. For the other 54 patients we were able to study clinical-pathological and molecular characteristics as well as staging at the diagnosis based on the four system known thus far. RESULTS Of the objectives we set for each sub-type: in HN-MM none of the clinical-pathological parameters evaluates in this study was statistically significant in relation to disease progression, the only border-line parameter of significance was the presence of lymph nodal metastasis upon diagnosis. In anal-rectal MM and GU-MM we highlighted a correlation between disease progression and worsening of prognosis. We didn’t manage to identify the optimal staging system for MM, probably due to the limited sample of cases. Finally we demonstrated a difference of survival rate among the various sub-types, in particular HN-MM and anal-rectal-MM are the sub-types with the worst prognosis, while GU-MM is the one with the best prognosis. CONCLUSION To further understand the biological behavior of MM, more studies which investigate larger number of cases are needed. Additionally, it is paramount to find a staging system which standardizes patient management which involves different specialist who can’t work for the best course of action, care and treatment.
PAPOTTI, MAURO GIULIO
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