La tesi affronta la questione dell'adattamento cinematografico del testo letterario Non ti muovere di Margaret Mazzantini con l'obiettivo di rintracciare nel romanzo di partenza i dispositivi e gli stili tipici del linguaggio cinematico utilizzando la tesi avvalorata da Keith Cohen. Cohen ha individuato, nel suo studio sulle dinamiche di scambio tra cinema e narrativa, che nel romanzo moderno post impressionista sono presenti quei dispositivi e quelle tecniche tipiche del medium cinematografico, come l'uso del montaggio, del flusso di coscienza del narratore e del flash back, in maniera molto esplicita. L'autore attribuisce la trasformazione del romanzo moderno, e l'introduzione di nuovi metodi di sviluppo dell'intreccio, direttamente all'avvento dell'arte cinematica. Partendo da questi presupposti ho analizzato prima il romanzo dal punto di vista dell'intreccio, del sistema dei personaggi, dei dialoghi e dal tipo di montaggio per la presentazione dei vari episodi usato dall'autrice. Tutte queste categorie sono state individuate e suggerite dagli autori Casetti e Di Chio e da Greimas nei loro approcci metodologici. Successivamente ho compiuto un'analisi del testo cinematografico ponendo l'attenzione sui medesimi punti sopracitati e includendo anche la prossemica, che ho potuto osservare nelle singole inquadrature del film. Dall'analisi compiuta sui testi risulta evidente che la struttura dell'opera Non ti muovere di Mazzantini presenta le caratteristiche del romanzo moderno contemporaneo così come descritto da Cohen. Nella comparazione dei due media, attraverso le categorie citate precedentemente, è emersa una stretta corrispondenza da parte dell'autrice del libro e il regista del film di Non ti muovere nell'affrontare lo sviluppo del racconto dal punto di vista sia dell'intreccio che della storia. Il dispositivo del montaggio, tipico del romanzo post-cinematico, è imperniato sull'espediente del flash back, strutturando la narrazione in maniera circolare seguendo un percorso a ritroso, aprendo e chiudendo pertanto il racconto nello stesso momento cronologico dello svolgimento dei fatti. I nuclei fondamentali della narrazione sul piano dei contenuti sono stati rispettati e nel film non sono presenti particolari variazioni rispetto al testo di partenza, il che rende esplicita la capacità di questo testo letterario di essere trasposto in opera cinematografica, senza subire evidenti modificazioni. Altro aspetto di connessione tra i due media è l'uso del narratore interno che avvicina il lettore-spettatore alla psicologia e all'interiorità del personaggio protagonista, nel quale si identifica e dalla cui prospettiva filtra gli avvenimenti presentati. Questo tipo di focalizzazione è un altro elemento individuato da Cohen nel romanzo moderno che, nel caso analizzato, occupa quasi la totalità della narrazione. Questa presa di posizione è evidente dall'uso del flusso di coscienza interiore per quanto riguarda il romanzo e dalla scelta della scala dei piani nel film. Il sistema dei personaggi del film risulta sostanzialmente invariato rispetto a quello del romanzo e pertanto anche su questo livello di analisi risulta particolarmente contenuto l'intervento del regista sul testo d'origine. L'esplorazione di questo racconto convalida i presupposti messi in luce da Cohen sulle caratteristiche del romanzo moderno post cinematico e consolida una prospettiva di analisi della narrativa contemporanea più completa e ricca di spunti di riflessione.
"Non ti muovere" analisi della trasposizione cinematografica di un romanzo italiano contemporaneo.
DEL BUONO, MARTA
2011/2012
Abstract
La tesi affronta la questione dell'adattamento cinematografico del testo letterario Non ti muovere di Margaret Mazzantini con l'obiettivo di rintracciare nel romanzo di partenza i dispositivi e gli stili tipici del linguaggio cinematico utilizzando la tesi avvalorata da Keith Cohen. Cohen ha individuato, nel suo studio sulle dinamiche di scambio tra cinema e narrativa, che nel romanzo moderno post impressionista sono presenti quei dispositivi e quelle tecniche tipiche del medium cinematografico, come l'uso del montaggio, del flusso di coscienza del narratore e del flash back, in maniera molto esplicita. L'autore attribuisce la trasformazione del romanzo moderno, e l'introduzione di nuovi metodi di sviluppo dell'intreccio, direttamente all'avvento dell'arte cinematica. Partendo da questi presupposti ho analizzato prima il romanzo dal punto di vista dell'intreccio, del sistema dei personaggi, dei dialoghi e dal tipo di montaggio per la presentazione dei vari episodi usato dall'autrice. Tutte queste categorie sono state individuate e suggerite dagli autori Casetti e Di Chio e da Greimas nei loro approcci metodologici. Successivamente ho compiuto un'analisi del testo cinematografico ponendo l'attenzione sui medesimi punti sopracitati e includendo anche la prossemica, che ho potuto osservare nelle singole inquadrature del film. Dall'analisi compiuta sui testi risulta evidente che la struttura dell'opera Non ti muovere di Mazzantini presenta le caratteristiche del romanzo moderno contemporaneo così come descritto da Cohen. Nella comparazione dei due media, attraverso le categorie citate precedentemente, è emersa una stretta corrispondenza da parte dell'autrice del libro e il regista del film di Non ti muovere nell'affrontare lo sviluppo del racconto dal punto di vista sia dell'intreccio che della storia. Il dispositivo del montaggio, tipico del romanzo post-cinematico, è imperniato sull'espediente del flash back, strutturando la narrazione in maniera circolare seguendo un percorso a ritroso, aprendo e chiudendo pertanto il racconto nello stesso momento cronologico dello svolgimento dei fatti. I nuclei fondamentali della narrazione sul piano dei contenuti sono stati rispettati e nel film non sono presenti particolari variazioni rispetto al testo di partenza, il che rende esplicita la capacità di questo testo letterario di essere trasposto in opera cinematografica, senza subire evidenti modificazioni. Altro aspetto di connessione tra i due media è l'uso del narratore interno che avvicina il lettore-spettatore alla psicologia e all'interiorità del personaggio protagonista, nel quale si identifica e dalla cui prospettiva filtra gli avvenimenti presentati. Questo tipo di focalizzazione è un altro elemento individuato da Cohen nel romanzo moderno che, nel caso analizzato, occupa quasi la totalità della narrazione. Questa presa di posizione è evidente dall'uso del flusso di coscienza interiore per quanto riguarda il romanzo e dalla scelta della scala dei piani nel film. Il sistema dei personaggi del film risulta sostanzialmente invariato rispetto a quello del romanzo e pertanto anche su questo livello di analisi risulta particolarmente contenuto l'intervento del regista sul testo d'origine. L'esplorazione di questo racconto convalida i presupposti messi in luce da Cohen sulle caratteristiche del romanzo moderno post cinematico e consolida una prospettiva di analisi della narrativa contemporanea più completa e ricca di spunti di riflessione.File | Dimensione | Formato | |
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