Aim: The purpose of the study is to evaluate whether the Biologically Oriented Preparation Technique (BOPT) is applicable in non-carious fifth class cavities restorations. The null hypotheses are that the restoration (1) does not influence tissue maturation through its shape and (2) the BOPT technique does not affect periodontal health indices. Materials and Methods: The inclusion criteria are: non-carious cervical lesions from brushing or non-erosive abrasions involving the CEJ, with a keratinized tissue band (KT), in non-periodontal and non-smoking patients, aged between 18 and 65 years. Teeth with probing depths greater than 4 mm will be excluded, while non-surgical periodontal therapy and patient motivation will be carried out prior to the start of the case. The clinical procedure will be as follows: anamnesis and consent/adherence to the study, preoperative measurements (lesion size, 90° and 45° pictures, bitewing radiographs, periodontal parameters such as PD, CAL, REC, MOB, furcation, BOP, PI), intraoral scanning, evaluation of the periodontal phenotype and amount of keratinized gingiva. The clinical protocol includes: anesthesia, rubber dam isolation, enamel beveling, pre-treatment with 25-micron alumina oxide, etching (30s enamel, 15s dentin), 3-step etch-and-rinse adhesive (Optibond FL, Kerr), restoration with flowable composite at the bottom (Clearfil Majesty ES Flow, Kuraray Noritake) and nano-hybrid composite (Clearfil Majesty ES2, Kuraray Noritake). In the final stage, an emergence profile will be created at a 45° angle, approximately 0.5-1mm below the gingival level, to create a clot stabilization area. The restoration will be polished using red-grained burs (gingitage) and appropriate rubbers, maintaining the restoration geometry and avoiding over-contouring or rough areas. The patient will be discharged with appropriate oral hygiene instructions (soft brush roll technique). After a minimum of 4 weeks, the restorations will be shortened by approximately 1mm to recreate an anatomical profile. Follow-up examinations will be conducted at 3, 6, and 12 months, including the same evaluations performed at baseline and supportive periodontal therapy. The follow-up will continue annually for subsequent years. Risults: As a matter of horizontal discrepancy, no significant differences were reported (p = 0.2306). On the other hand, regarding vertical discrepancy, significant differences (p = 0.0103) were found with BOPT performing slightly better than conventional technique. Conclusion: While considering the limitations of the sample and the need to evaluate the different parameters that can affect the result, the BOPT approach applied on restoration of NCCLs with GR was able to influence the position of the gingival margin in a coronal direction.

Obiettivi: Lo scopo dello studio è di valutare se la tecnica BOPT (biologically oriented preparation technique) è applicabile nei restauri di cavità di quinta classe non cariose. Le ipotesi nulle sono che il restauro (1) non è in grado di condizionare, tramite la sua forma, la maturazione dei tessuti e (2) la tecnica BOPT non influenza gli indici di salute parodontale. Materiali e metodi: I criteri di inclusione sono i seguenti: NCCL da spazzolamento o abfrazioni non erosive e che interessano la CEJ, con un orlo di gengiva cheratinizzata (KT), la possibilità di isolare, in pazienti non parodontali, non fumatori e di età compresa tra i 18 e i 65 anni. Saranno esclusi denti con sondaggi superiori a 4 mm, mentre sarà eseguita la terapia parodontale non chirurgica e la motivazione relativa prima dell’inizio del caso. Il procedimento clinico sarà il seguente: anamnesi e consenso/adesione allo studio, misure preoperatorie (dimensione della lesione, foto a 90° e 45°, rx bitewing, parametri parodontali quali PD, CAL, REC, MOB, forcazione, BOP, PI), scansione intraorale, valutazione del fenotipo parodontale e della quantità di gengiva cheratinizzata. Il protocollo clinico prevede: anestesia, isolamento con diga di gomma, bisellatura dello smalto, pretrattamento con ossido di allumina 25 micron, mordenzatura (smalto 30s, dentina 15s), adesivo 3 step etch-and rinse (Optibond FL, Kerr), restauro con composito flow alla base (Clearfil Majesty ES Flow, Kuraray Noritake) e composito nanoibrido in pasta (Clearfil Majesty ES2, Kuraray Noritake). In quest’ultima fase sarà creato un profilo di emergenza a 45°, circa 0.5-1mm sotto il livello gengivale, in modo da creare un’area di stabilizzazione del coagulo. Il restauro sarà lucidato tramite frese a grana rossa (gingitage) e gommini in opportuna sequenza, mantenendo la geometria del restauro ed evitando sovracontorni o aree ruvide. Il paziente sarà dimesso con opportune indicazioni per l’igiene (spazzolamento con setole morbide, tecnica a rullo). Dopo un tempo minimo di 4 settimane i restauri saranno accorciati di circa 1mm ricreando un profilo anatomico. Sarà quindi eseguito un follow up a 3,6 e 12 mesi con le stesse verifiche eseguite al baseline e relativa terapia parodontale di supporto. Il follow up sarà quindi proseguito ogni anno per gli anni successivi. Risultati: Per quanto riguarda la differenza in termini di discrepanza orizzontale, non sono stati riportati risultati statisticamente significativi (p = 0.2306). D’altra parte, in termini di discrepanza verticale, sono state rilevate differenze statisticamente significative (p = 0.0103), secondo le quali la tecnica BOPT ha avuto un outcome lievemente favorevole rispetto alla tecnica tradizionale. Conclusioni: Considerando i limiti della numerosità campionaria presa in esame e la necessità di analizzare i diversi parametri che possono infuenzare i risultati, l’approccio BOPT applicato ai restauri di quinta classe delle lesioni cervicali non cariose associate a recessione gengivale è stato in grado di influenzare la posizione del margine gengivale in direzione più coronale.

BOPT concept applied on fifth class cavities: an observational clinical study

ROSATO, RACHELE NICOLA
2022/2023

Abstract

Obiettivi: Lo scopo dello studio è di valutare se la tecnica BOPT (biologically oriented preparation technique) è applicabile nei restauri di cavità di quinta classe non cariose. Le ipotesi nulle sono che il restauro (1) non è in grado di condizionare, tramite la sua forma, la maturazione dei tessuti e (2) la tecnica BOPT non influenza gli indici di salute parodontale. Materiali e metodi: I criteri di inclusione sono i seguenti: NCCL da spazzolamento o abfrazioni non erosive e che interessano la CEJ, con un orlo di gengiva cheratinizzata (KT), la possibilità di isolare, in pazienti non parodontali, non fumatori e di età compresa tra i 18 e i 65 anni. Saranno esclusi denti con sondaggi superiori a 4 mm, mentre sarà eseguita la terapia parodontale non chirurgica e la motivazione relativa prima dell’inizio del caso. Il procedimento clinico sarà il seguente: anamnesi e consenso/adesione allo studio, misure preoperatorie (dimensione della lesione, foto a 90° e 45°, rx bitewing, parametri parodontali quali PD, CAL, REC, MOB, forcazione, BOP, PI), scansione intraorale, valutazione del fenotipo parodontale e della quantità di gengiva cheratinizzata. Il protocollo clinico prevede: anestesia, isolamento con diga di gomma, bisellatura dello smalto, pretrattamento con ossido di allumina 25 micron, mordenzatura (smalto 30s, dentina 15s), adesivo 3 step etch-and rinse (Optibond FL, Kerr), restauro con composito flow alla base (Clearfil Majesty ES Flow, Kuraray Noritake) e composito nanoibrido in pasta (Clearfil Majesty ES2, Kuraray Noritake). In quest’ultima fase sarà creato un profilo di emergenza a 45°, circa 0.5-1mm sotto il livello gengivale, in modo da creare un’area di stabilizzazione del coagulo. Il restauro sarà lucidato tramite frese a grana rossa (gingitage) e gommini in opportuna sequenza, mantenendo la geometria del restauro ed evitando sovracontorni o aree ruvide. Il paziente sarà dimesso con opportune indicazioni per l’igiene (spazzolamento con setole morbide, tecnica a rullo). Dopo un tempo minimo di 4 settimane i restauri saranno accorciati di circa 1mm ricreando un profilo anatomico. Sarà quindi eseguito un follow up a 3,6 e 12 mesi con le stesse verifiche eseguite al baseline e relativa terapia parodontale di supporto. Il follow up sarà quindi proseguito ogni anno per gli anni successivi. Risultati: Per quanto riguarda la differenza in termini di discrepanza orizzontale, non sono stati riportati risultati statisticamente significativi (p = 0.2306). D’altra parte, in termini di discrepanza verticale, sono state rilevate differenze statisticamente significative (p = 0.0103), secondo le quali la tecnica BOPT ha avuto un outcome lievemente favorevole rispetto alla tecnica tradizionale. Conclusioni: Considerando i limiti della numerosità campionaria presa in esame e la necessità di analizzare i diversi parametri che possono infuenzare i risultati, l’approccio BOPT applicato ai restauri di quinta classe delle lesioni cervicali non cariose associate a recessione gengivale è stato in grado di influenzare la posizione del margine gengivale in direzione più coronale.
BOPT concept applied on fifth class cavities: an observational clinical study
Aim: The purpose of the study is to evaluate whether the Biologically Oriented Preparation Technique (BOPT) is applicable in non-carious fifth class cavities restorations. The null hypotheses are that the restoration (1) does not influence tissue maturation through its shape and (2) the BOPT technique does not affect periodontal health indices. Materials and Methods: The inclusion criteria are: non-carious cervical lesions from brushing or non-erosive abrasions involving the CEJ, with a keratinized tissue band (KT), in non-periodontal and non-smoking patients, aged between 18 and 65 years. Teeth with probing depths greater than 4 mm will be excluded, while non-surgical periodontal therapy and patient motivation will be carried out prior to the start of the case. The clinical procedure will be as follows: anamnesis and consent/adherence to the study, preoperative measurements (lesion size, 90° and 45° pictures, bitewing radiographs, periodontal parameters such as PD, CAL, REC, MOB, furcation, BOP, PI), intraoral scanning, evaluation of the periodontal phenotype and amount of keratinized gingiva. The clinical protocol includes: anesthesia, rubber dam isolation, enamel beveling, pre-treatment with 25-micron alumina oxide, etching (30s enamel, 15s dentin), 3-step etch-and-rinse adhesive (Optibond FL, Kerr), restoration with flowable composite at the bottom (Clearfil Majesty ES Flow, Kuraray Noritake) and nano-hybrid composite (Clearfil Majesty ES2, Kuraray Noritake). In the final stage, an emergence profile will be created at a 45° angle, approximately 0.5-1mm below the gingival level, to create a clot stabilization area. The restoration will be polished using red-grained burs (gingitage) and appropriate rubbers, maintaining the restoration geometry and avoiding over-contouring or rough areas. The patient will be discharged with appropriate oral hygiene instructions (soft brush roll technique). After a minimum of 4 weeks, the restorations will be shortened by approximately 1mm to recreate an anatomical profile. Follow-up examinations will be conducted at 3, 6, and 12 months, including the same evaluations performed at baseline and supportive periodontal therapy. The follow-up will continue annually for subsequent years. Risults: As a matter of horizontal discrepancy, no significant differences were reported (p = 0.2306). On the other hand, regarding vertical discrepancy, significant differences (p = 0.0103) were found with BOPT performing slightly better than conventional technique. Conclusion: While considering the limitations of the sample and the need to evaluate the different parameters that can affect the result, the BOPT approach applied on restoration of NCCLs with GR was able to influence the position of the gingival margin in a coronal direction.
ARDUINO, PAOLO GIACOMO
IMPORT TESI SOLO SU ESSE3 DAL 2018
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