Background. One of the greatest challenges concerning the Brugada syndrome is how to stratify and manage asymptomatic patients. The aim of this study was to evaluate the arrhythmic risk in a large population of asymptomatic Brugada patients consecutively collected and assessed in a very long-term follow-up. The first point of interest was the evaluation of the arrhythmic event rate in the asymptomatic patients with spontaneous type 1 Brugada ECG pattern (BrECG) compared to the patients with drug-induced-only type 1 BrECG. Subsequently, the role of electrophysiological study (EPS) in the risk stratification of asymptomatic patients with spontaneous type 1 ECG pattern and the rate of ICD-related complications were investigated. Methods. One thousand one hundred and forty-nine consecutive asymptomatic patients with spontaneous or drug-induced Brugada ECG pattern were collected from 2002 to 2022. Their follow-up extended from 2 to 22 years. Patients were divided into two groups: subjects with spontaneous type 1 BrECG documented on basal ECG or at 12-lead 24- hour Holter monitoring (12L-Holter) and subjects with drug- induced-only type 1 BrECG pattern. In the 539 patients from the first group an electrophysiological study was proposed, and ICD implantation was proposed on the basis of the EPS results; the 610 patients belonging to the second group, underwent a clinical follow-up with multiple ECGs and 12L-Holter, whose aim was to identify any occurrence of spontaneous type 1 BrECG. Results. There were 17 arrhythmic events in the overall asymptomatic population (1.5%) over a median follow-up of 6(4-9) years. Sixteen events occurred in the 539 patients with spontaneous type 1 (3%; 0.4% person-years) and only 1 in the 610 patients with drug-induced type 1 BrECG (0.16%; 0.03% person-years, p < 0.001). Patients with spontaneous type 1 had a 15-time higher event rate than patients with drug-induced type 1 BrECG. Among 539 patients with spontaneous type 1 BrECG pattern, 339 (63%) underwent EPS and 103 (30%) had a positive outcome. Patients with spontaneous type 1 BrECG and positive EPS had a 3-time higher event rate than the 236 patients with negative EPS (6.8% vs 1.6%, p=0.035). Among the remaining 200 patients who refused EPS, 5 (2.5%) events occurred over a median follow-up time of 6 (4-9) years. An ICD was implanted in 163 patients: 8 (5%) received an appropriate intervention, while 38 (23%) experienced device-related complications, including 1 death, over a median follow-up of 9(6-13) years. Conclusions. The results obtained in this study show that asymptomatic patients with spontaneous type 1 BrECG have an event rate of 3% at a median follow-up of 7(4-11) years. In this group, EPS represents a useful risk stratification procedure, as a positive EPS identifies patients with a 3-time higher event rate as compared to subjects with negative EPS. However, a negative EPS identifies a low but not zero-risk population. Asymptomatic patients with drug- induced-only BrECG type 1 pattern are a group at very low arrhythmic risk; therefore, for their management only behavioral therapy together with a long-term follow-up is appropriate.
Obiettivi. La stratificazione del rischio e il trattamento dei pazienti asintomatici rappresentano, oggi, una sfida cruciale nel contesto della sindrome di Brugada. L’obiettivo di questo studio è stato di quello di valutare il rischio aritmico in un’ampia popolazione di pazienti con pattern elettrocardiografico di Brugada (BrECG) asintomatici reclutati consecutivamente e valutati in un follow-up a lungo termine. Primo punto di interesse è stato quello di valutare l’incidenza di eventi aritmici nei pazienti asintomatici con pattern BrECG di tipo1 spontaneo, comparandolo con quello dei pazienti con un BrECG di tipo1 solo farmaco-indotto. Secondariamente, sono stati indagati il ruolo dello studio elettrofisiologico (EPS) nella stratificazione del rischio dei pazienti con BrECG di tipo 1 spontaneo e l’incidenza di complicanze correlate all’impianto dell’ICD. Metodi. Dal 2001 al 2022 sono stati prospetticamente arruolati 1149 pazienti asintomatici con pattern BrECG di tipo 1 spontaneo o farmaco-indotto, valutati durante un follow-up della durata compresa tra 2 e 22 anni. I pazienti sono stati divisi in due gruppi: soggetti con un pattern BrECG di tipo 1 spontaneo documentato all’ECG basale o al monitoraggio Holter 24h e soggetti con pattern BrECG di tipo 1 unicamente farmaco-indotto. Ai 539 pazienti appartenenti al primo gruppo è stato proposto uno studio elettrofisiologico e in base al risultato di questo, l’impianto di un ICD; i 610 pazienti appartenenti al secondo gruppo sono stati sottoposti ad un follow-up con ECG seriati e monitoraggio Holter 24h volti a ricercare una eventuale comparsa di pattern BrECG di tipo 1 spontaneo. Risultati. In tutta la popolazione asintomatica si sono verificati 17 eventi aritmici (1.5%) su un follow-up mediano di 6(4-9) anni. Sedici eventi sono insorti tra i 539 pazienti con un tipo 1 spontaneo (3%;0.4% Persone-Anno) e solo 1 tra i 610 pazienti con il pattern BrECG di tipo 1 farmaco-indotto (0.16%; 0.03% Persone-Anno, p<0.001). I pazienti con tipo 1 spontaneo hanno avuto un’incidenza di eventi 15 volte maggiore rispetto a quella dei pazienti con un tipo 1 farmaco-indotto. Tra i 539 soggetti con tipo 1 spontaneo, 339 sono stati sottoposti ad un EPS, che è risultato positivo in 103. I pazienti con un pattern BrECG di tipo 1 spontaneo ed EPS positivo hanno avuto un’incidenza di eventi tre volte più alta rispetto ai 236 con EPS negativo (6.8%vs1.6%, p=0.035). Tra i restanti 200 pazienti che hanno rifiutato l’EPS sono insorti 5(2.5%) eventi su un follow-up mediano di 6 (4-9) anni. In 163 pazienti è stato impiantato un ICD: 8 (5%) hanno ricevuto un intervento appropriato, mentre in 38 soggetti (23%) sono insorte complicanze correlate al dispositivo, incluso un decesso, su un follow-up mediano di 9(6-13 anni). Conclusioni. I risultati ottenuti in questo studio dimostrano che i pazienti asintomatici con pattern BrECG di tipo 1 spontaneo hanno un’incidenza di eventi del 3% ad un follow-up mediano di 7(4-11) anni. In questo gruppo, l’EPS rappresenta una procedura utile alla stratificazione del rischio, dal momento che un EPS positivo identifica un sottogruppo di pazienti con tasso di eventi 3 volte maggiore rispetto ai soggetti con EPS negativo. Quest’ultimo individua, invece, una popolazione in cui il rischio di eventi aritmici è basso, ma non nullo. I pazienti asintomatici con un pattern BrECG di tipo 1 farmaco-indotto rappresentano un gruppo a rischio aritmico molto basso; dunque, per il loro trattamento risulta opportuna la sola terapia comportamentale unita ad un follow-up a lungo termine.
Pazienti asintomatici con pattern ECG di Brugada: prognosi a lungo termine da un ampio studio prospettico
FERAUDO, ELENA
2022/2023
Abstract
Obiettivi. La stratificazione del rischio e il trattamento dei pazienti asintomatici rappresentano, oggi, una sfida cruciale nel contesto della sindrome di Brugada. L’obiettivo di questo studio è stato di quello di valutare il rischio aritmico in un’ampia popolazione di pazienti con pattern elettrocardiografico di Brugada (BrECG) asintomatici reclutati consecutivamente e valutati in un follow-up a lungo termine. Primo punto di interesse è stato quello di valutare l’incidenza di eventi aritmici nei pazienti asintomatici con pattern BrECG di tipo1 spontaneo, comparandolo con quello dei pazienti con un BrECG di tipo1 solo farmaco-indotto. Secondariamente, sono stati indagati il ruolo dello studio elettrofisiologico (EPS) nella stratificazione del rischio dei pazienti con BrECG di tipo 1 spontaneo e l’incidenza di complicanze correlate all’impianto dell’ICD. Metodi. Dal 2001 al 2022 sono stati prospetticamente arruolati 1149 pazienti asintomatici con pattern BrECG di tipo 1 spontaneo o farmaco-indotto, valutati durante un follow-up della durata compresa tra 2 e 22 anni. I pazienti sono stati divisi in due gruppi: soggetti con un pattern BrECG di tipo 1 spontaneo documentato all’ECG basale o al monitoraggio Holter 24h e soggetti con pattern BrECG di tipo 1 unicamente farmaco-indotto. Ai 539 pazienti appartenenti al primo gruppo è stato proposto uno studio elettrofisiologico e in base al risultato di questo, l’impianto di un ICD; i 610 pazienti appartenenti al secondo gruppo sono stati sottoposti ad un follow-up con ECG seriati e monitoraggio Holter 24h volti a ricercare una eventuale comparsa di pattern BrECG di tipo 1 spontaneo. Risultati. In tutta la popolazione asintomatica si sono verificati 17 eventi aritmici (1.5%) su un follow-up mediano di 6(4-9) anni. Sedici eventi sono insorti tra i 539 pazienti con un tipo 1 spontaneo (3%;0.4% Persone-Anno) e solo 1 tra i 610 pazienti con il pattern BrECG di tipo 1 farmaco-indotto (0.16%; 0.03% Persone-Anno, p<0.001). I pazienti con tipo 1 spontaneo hanno avuto un’incidenza di eventi 15 volte maggiore rispetto a quella dei pazienti con un tipo 1 farmaco-indotto. Tra i 539 soggetti con tipo 1 spontaneo, 339 sono stati sottoposti ad un EPS, che è risultato positivo in 103. I pazienti con un pattern BrECG di tipo 1 spontaneo ed EPS positivo hanno avuto un’incidenza di eventi tre volte più alta rispetto ai 236 con EPS negativo (6.8%vs1.6%, p=0.035). Tra i restanti 200 pazienti che hanno rifiutato l’EPS sono insorti 5(2.5%) eventi su un follow-up mediano di 6 (4-9) anni. In 163 pazienti è stato impiantato un ICD: 8 (5%) hanno ricevuto un intervento appropriato, mentre in 38 soggetti (23%) sono insorte complicanze correlate al dispositivo, incluso un decesso, su un follow-up mediano di 9(6-13 anni). Conclusioni. I risultati ottenuti in questo studio dimostrano che i pazienti asintomatici con pattern BrECG di tipo 1 spontaneo hanno un’incidenza di eventi del 3% ad un follow-up mediano di 7(4-11) anni. In questo gruppo, l’EPS rappresenta una procedura utile alla stratificazione del rischio, dal momento che un EPS positivo identifica un sottogruppo di pazienti con tasso di eventi 3 volte maggiore rispetto ai soggetti con EPS negativo. Quest’ultimo individua, invece, una popolazione in cui il rischio di eventi aritmici è basso, ma non nullo. I pazienti asintomatici con un pattern BrECG di tipo 1 farmaco-indotto rappresentano un gruppo a rischio aritmico molto basso; dunque, per il loro trattamento risulta opportuna la sola terapia comportamentale unita ad un follow-up a lungo termine.File | Dimensione | Formato | |
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