The aim of this work is to provide the reader with an analysis of the intersexual question and of the problems related to the definition of sexual identity. Beginning with an analysis of the so-called disorders of sex development, the reflection will question the current binary scheme of categorization between sexes and the recourse to genital surgery on intersexuals, dwelling on the necessity of a variation in the current medical protocol and displaying the potential of an opaque and revisionist vision of subjectivity, which will be based upon the thought of Judith Butler and upon the post-structuralism of foucaultian matrix and which, in a practical view, will be reflected by a critical conception of queer theory. In this respect, we will demonstrate how the binary distinction between sexes does not exhaust the variety of possible alternative identities and, actually, results an oppressive and arbitrary feature compared to concrete and peculiar subjectivities. The concepts of gender and sex, in this sense, will result as the product of a historically determined process of social construction, which therefore could be questioned, to eventually come to present the necessity of a reformulation and an extension on traditional sexual categories. We will conclude that a medical protocol which wants to be also morally appropriate should respect the specificity and the peculiarity of the concrete subjects on which it operates, allowing them to maintain the decisional autonomy towards an overcoming of the strict binary distinction between sexualities, which is still dominant nowadays.
Il lavoro si propone di fornire un'analisi della questione intersessuale e delle problematiche relative all'identità sessuale che sono ad essa correlate. Partendo dall'analisi dei cosidetti disturbi dello sviluppo sessuale, la riflessione metterà in dubbio l'attuale schema di categorizzazione binaria dei sessi e il ricorso alla chirurgia genitale nei casi di intersessualità, soffermandosi sulla necessità di una variazione dell'attuale protocollo medico e mettendo in luce le potenzialità di una concezione opaca e revisionista della soggettività, che prenda le mosse dalla riflessione di Judith Butler e dal post-strutturalismo di matrice foucaultiana e che, in ambito pratico, si rifletta in una specifica concezione critica della teoria queer. In tal senso, dimostreremo come la distinzione binaria dei sessi non esaurisca, di fatto, il panorama delle possibili identità e, anzi risulti essere oppressiva ed arbitraria rispetto alle soggettività particolari. I concetti di genere e di sesso risulteranno in tal senso essere il prodotto di un processo di costruzione sociale storicamente delimitato e determinato, che dunque potrà essere messo in discussione, per giungere infine ad esporre la necessità di una riformulazione e di un ampliamento delle categorie tradizionali. Ne concluderemo che un protocollo medico moralmente appropriato dovrebbe rispettare la specificità e la particolarità dei soggetti concreti sui quali agisce, consentendo loro il mantenimento dell'autonomia decisionale in direzione di un superamento della stretta distinzione dicotomica della sessualità che è ancora oggi dominante.
Corpi indisciplinati. Un'analisi della questione intersessuale attraverso il pensiero di Judith Butler.
GAVEGLIO, GIULIA
2015/2016
Abstract
Il lavoro si propone di fornire un'analisi della questione intersessuale e delle problematiche relative all'identità sessuale che sono ad essa correlate. Partendo dall'analisi dei cosidetti disturbi dello sviluppo sessuale, la riflessione metterà in dubbio l'attuale schema di categorizzazione binaria dei sessi e il ricorso alla chirurgia genitale nei casi di intersessualità, soffermandosi sulla necessità di una variazione dell'attuale protocollo medico e mettendo in luce le potenzialità di una concezione opaca e revisionista della soggettività, che prenda le mosse dalla riflessione di Judith Butler e dal post-strutturalismo di matrice foucaultiana e che, in ambito pratico, si rifletta in una specifica concezione critica della teoria queer. In tal senso, dimostreremo come la distinzione binaria dei sessi non esaurisca, di fatto, il panorama delle possibili identità e, anzi risulti essere oppressiva ed arbitraria rispetto alle soggettività particolari. I concetti di genere e di sesso risulteranno in tal senso essere il prodotto di un processo di costruzione sociale storicamente delimitato e determinato, che dunque potrà essere messo in discussione, per giungere infine ad esporre la necessità di una riformulazione e di un ampliamento delle categorie tradizionali. Ne concluderemo che un protocollo medico moralmente appropriato dovrebbe rispettare la specificità e la particolarità dei soggetti concreti sui quali agisce, consentendo loro il mantenimento dell'autonomia decisionale in direzione di un superamento della stretta distinzione dicotomica della sessualità che è ancora oggi dominante.File | Dimensione | Formato | |
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