Executive Functions are a set of high-order cognitive processes, primarily regulated by the prefrontal cortex. They include impulse control, cognitive flexibility, working memory and they have an important role in the monitoring of goal-directed actions. Numerous studies have revealed a potential influence for the development of Executive Functions: the attachment relationship. The early experiences impact the child's brain development, through physiological and environmental mechanisms. The processes of cognitive and emotional regulation, initially practiced in interactions with the own reference figure, are then generalized and "exported" outside of this dyadic relationship, to be used, for example, during a task requiring self-regulation, a possible EF. Repeated positive interactions conducted by caregiver are internalized by the child and then integrated into his repertoire of self-regulation's skills, autonomous and independent. The first chapter is dedicated to the analysis of the two basic concepts, attachment and Executive Functions, and, if for the second, the theoretical frame was already extremely rich and structured, for Executive Function it was necessary to look for a valid reference theory, between the different possible. The model proposed is the Fisk and Sharp's model (2004), which includes four subcomponents: updating, shifting, inhibition, and access. The second chapter is dedicated to the practical application of the first proposed category, called "neurobiological hypothesis", which supports the idea that the relationship between EF and attachment is regulated primarily by biological, endocrine or genetic mechanisms and feedback. Following this point of view, would be the chemical-physical internal processes, mediated by the role of the mother-child relationship, to impact the EF's development. We will consider the role of hormones that regulate stress, the function of the prefrontal cortex, the data offered by neuropsychology and epigenetic mechanisms, as possible mediators in this relationship. The third chapter, instead, is dedicated to the analysis of the second category, the "cognitive-relational hypothesis", which focus on the relationships and those articulated dynamics represented inside the nursing intimate relationships. The attachment is the best adapted theoretical reference: in this primary relationship, the baby begins to experiment and test itself, he creates a coherent image of himself and the world, he learn to regulate his emotions and develop cognitive and metacognitive skills. In this work will be discussed the safe exploration theory, the positive environment theory and the role of mother's EF. These items will be structured as nodes in a close network of relationships, that well delineate the complex dynamics of these themes.

Le funzioni esecutive sono un complesso di processi cognitivi di alto ordine, regolate principalmente dalla corteccia prefrontale. Includono controllo degli impulsi, flessibilità cognitiva, working memory e hanno un ruolo importante nel monitoraggio delle azioni goal-directed. Numerose ricerche hanno messo in luce una potenziale influenza per lo sviluppo delleFunzioni Esecutive: la relazione genitore-bambino. Le esperienze precoci impattano lo sviluppo cerebrale del bambino, attraverso meccanismi sia fisiologici che ambientali. L'attaccamento gioca quindi un ruolo fondamentale nello sviluppo delle alte capacità cognitive nel bambino, prime tra tutte le Funzioni Esecutive. L'idea di base è che i processi di regolazione cognitiva ed emotiva, inizialmente praticati nelle interazioni con la propria figura di riferimento, siano poi generalizzati e ¿esportati¿ al di fuori di questa relazione diadica per essere utilizzati, ad esempio, durante un compito che richiede auto-regolazione, una possibile EF. Ripetute interazioni di positiva regolazione guidate dal caregiver vengono internalizzate dal bambino e poi integrate nel suo repertorio di abilità di selfregulation, autonome e indipendenti. Il primo capitolo è dedicato all'analisi dei due concetti base, attaccamento e Funzioni Esecutive, e, se per il secondo la cornice teorica era già estremamente ricca e strutturata, per quanto riguarda le Funzione Esecutive è risultato necessario cercare una teoria di riferimento valida tra le diverse possibili. Il modello qui proposto è quello di Fisk e Sharp (2004) che, riprendendo Miyake (2000) e le tre sottocomponenti di updating, shifting e inhibition, ne aggiunge una quarta, la funzione di access, collegata all'efficienza con cui si ha accesso agli item provenienti dalla memoria a lungo termine. Successivamente sono stati riportati i principali studi che hanno indagato in modo puntuale la relazione tra attaccamento e EF, considerando la teoria di John Bowlby come riferimento. Il secondo capitolo è dedicato all'applicazione pratica della prima categoria proposta, denominata ¿Ipotesi neurobiologiche¿, la quale avvalla l'idea che la relazione tra EF e attaccamento sia regolata in primis da meccanismi e feedback biologici, endocrini o genetici. Seguendo questo punto di vista sarebbero proprio i processi interni chimico- fisici, mediati dal ruolo della relazione madre-bambino, ad impattare lo sviluppo delle EF. Prenderemo in considerazione il ruolo degli ormoni regolatori dello stress, la funzione della corteccia prefrontale, i dati offerti dalla neuropsicologia e i meccanismi epigenetici, come possibili mediatori in questa relazione. Il terzo, invece, è dedicato all'analisi della seconda categoria, le ¿Ipotesi cognitivo-relazionali¿, le quali fanno leva sulle relazioni e su quelle articolate dinamiche che vengono inscenate all'interno dei rapporti intimi di cura. L'attaccamento risulta il riferimento teorico meglio adattabile: all'interno di questo rapporto primario il piccolo inizia a sperimentarsi, si crea un immagine coerente di sé e del mondo, impara a regolare le sue emozioni e a sviluppare competenze cognitive e metacognitive. Qui verranno discusse: la ¿teoria dell'esplorazione sicura¿, ¿la teoria dell'ambiente positivo¿ e il ruolo delle EF della madre. Questi elementi andranno strutturandosi come nodi di una fitta rete di relazioni, che ben delineano la complessa dinamica legata di questi temi.

Il ruolo dell'attaccamento nello sviluppo delle Funzioni Esecutive: un'analisi multilivello

CORRADINI, GIULIA
2015/2016

Abstract

Le funzioni esecutive sono un complesso di processi cognitivi di alto ordine, regolate principalmente dalla corteccia prefrontale. Includono controllo degli impulsi, flessibilità cognitiva, working memory e hanno un ruolo importante nel monitoraggio delle azioni goal-directed. Numerose ricerche hanno messo in luce una potenziale influenza per lo sviluppo delleFunzioni Esecutive: la relazione genitore-bambino. Le esperienze precoci impattano lo sviluppo cerebrale del bambino, attraverso meccanismi sia fisiologici che ambientali. L'attaccamento gioca quindi un ruolo fondamentale nello sviluppo delle alte capacità cognitive nel bambino, prime tra tutte le Funzioni Esecutive. L'idea di base è che i processi di regolazione cognitiva ed emotiva, inizialmente praticati nelle interazioni con la propria figura di riferimento, siano poi generalizzati e ¿esportati¿ al di fuori di questa relazione diadica per essere utilizzati, ad esempio, durante un compito che richiede auto-regolazione, una possibile EF. Ripetute interazioni di positiva regolazione guidate dal caregiver vengono internalizzate dal bambino e poi integrate nel suo repertorio di abilità di selfregulation, autonome e indipendenti. Il primo capitolo è dedicato all'analisi dei due concetti base, attaccamento e Funzioni Esecutive, e, se per il secondo la cornice teorica era già estremamente ricca e strutturata, per quanto riguarda le Funzione Esecutive è risultato necessario cercare una teoria di riferimento valida tra le diverse possibili. Il modello qui proposto è quello di Fisk e Sharp (2004) che, riprendendo Miyake (2000) e le tre sottocomponenti di updating, shifting e inhibition, ne aggiunge una quarta, la funzione di access, collegata all'efficienza con cui si ha accesso agli item provenienti dalla memoria a lungo termine. Successivamente sono stati riportati i principali studi che hanno indagato in modo puntuale la relazione tra attaccamento e EF, considerando la teoria di John Bowlby come riferimento. Il secondo capitolo è dedicato all'applicazione pratica della prima categoria proposta, denominata ¿Ipotesi neurobiologiche¿, la quale avvalla l'idea che la relazione tra EF e attaccamento sia regolata in primis da meccanismi e feedback biologici, endocrini o genetici. Seguendo questo punto di vista sarebbero proprio i processi interni chimico- fisici, mediati dal ruolo della relazione madre-bambino, ad impattare lo sviluppo delle EF. Prenderemo in considerazione il ruolo degli ormoni regolatori dello stress, la funzione della corteccia prefrontale, i dati offerti dalla neuropsicologia e i meccanismi epigenetici, come possibili mediatori in questa relazione. Il terzo, invece, è dedicato all'analisi della seconda categoria, le ¿Ipotesi cognitivo-relazionali¿, le quali fanno leva sulle relazioni e su quelle articolate dinamiche che vengono inscenate all'interno dei rapporti intimi di cura. L'attaccamento risulta il riferimento teorico meglio adattabile: all'interno di questo rapporto primario il piccolo inizia a sperimentarsi, si crea un immagine coerente di sé e del mondo, impara a regolare le sue emozioni e a sviluppare competenze cognitive e metacognitive. Qui verranno discusse: la ¿teoria dell'esplorazione sicura¿, ¿la teoria dell'ambiente positivo¿ e il ruolo delle EF della madre. Questi elementi andranno strutturandosi come nodi di una fitta rete di relazioni, che ben delineano la complessa dinamica legata di questi temi.
ITA
Executive Functions are a set of high-order cognitive processes, primarily regulated by the prefrontal cortex. They include impulse control, cognitive flexibility, working memory and they have an important role in the monitoring of goal-directed actions. Numerous studies have revealed a potential influence for the development of Executive Functions: the attachment relationship. The early experiences impact the child's brain development, through physiological and environmental mechanisms. The processes of cognitive and emotional regulation, initially practiced in interactions with the own reference figure, are then generalized and "exported" outside of this dyadic relationship, to be used, for example, during a task requiring self-regulation, a possible EF. Repeated positive interactions conducted by caregiver are internalized by the child and then integrated into his repertoire of self-regulation's skills, autonomous and independent. The first chapter is dedicated to the analysis of the two basic concepts, attachment and Executive Functions, and, if for the second, the theoretical frame was already extremely rich and structured, for Executive Function it was necessary to look for a valid reference theory, between the different possible. The model proposed is the Fisk and Sharp's model (2004), which includes four subcomponents: updating, shifting, inhibition, and access. The second chapter is dedicated to the practical application of the first proposed category, called "neurobiological hypothesis", which supports the idea that the relationship between EF and attachment is regulated primarily by biological, endocrine or genetic mechanisms and feedback. Following this point of view, would be the chemical-physical internal processes, mediated by the role of the mother-child relationship, to impact the EF's development. We will consider the role of hormones that regulate stress, the function of the prefrontal cortex, the data offered by neuropsychology and epigenetic mechanisms, as possible mediators in this relationship. The third chapter, instead, is dedicated to the analysis of the second category, the "cognitive-relational hypothesis", which focus on the relationships and those articulated dynamics represented inside the nursing intimate relationships. The attachment is the best adapted theoretical reference: in this primary relationship, the baby begins to experiment and test itself, he creates a coherent image of himself and the world, he learn to regulate his emotions and develop cognitive and metacognitive skills. In this work will be discussed the safe exploration theory, the positive environment theory and the role of mother's EF. These items will be structured as nodes in a close network of relationships, that well delineate the complex dynamics of these themes.
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