Over the last two decades, music therapy has been studied in connection with its neurobiological bases and its clinical practice. It has increasingly gained an expressive tool value, due to its possibility of communicating and deepening feelings and emotional states, through a non-verbal language. The aim of this study is dual. Firstly, it defines musical experience neural bases and its emotional, cognitive and behavioural effects, in order to give a scientific overlook on the music-therapeutic practice. Secondly, it explains the possible perspectives related to Alzheimer Disease patients. The data were taken from reviews or international scientific studies on the topic. The results reveal neurological benefits in a life span perspective, improvements in the executive functions, verbal memory, visual attention and information processing. It has been reported, specifically for the Alzheimer Disease, a global reduction of behavioural symptoms (depression, restlessness, neuropsychiatric symptoms) and reasonable effects regarding verbal fluency, spatial orientation and autobiographic memory.
Nel corso degli ultimi due decenni, lo studio della Musicoterapia è andato incontro a notevoli sviluppi in relazione alla definizione dei suoi correlati neurobiologici e dei suoi effetti nella pratica clinica. Essa assume sempre più la valenza di uno strumento espressivo, grazie alla possibilità di esplorare e comunicare sentimenti e stati d'animo attraverso un linguaggio differente da quello verbale. L'obiettivo di questa tesi ha due snodi fondamentali: in primo luogo, definire i correlati neurali dell'esperienza musicale ed i suoi effetti sul piano emotivo, cognitivo e comportamentale, in modo da delineare un approccio neuroscientifico a quella che è oggi la pratica musicoterapeutica. In secondo luogo, comprenderne le possibili prospettive terapeutiche sui pazienti affetti da malattia di Alzheimer. I dati discussi sono tratti da review e da studi scientifici del panorama internazionale. Essi rivelano benefici neuroplastici per tutto l'arco della vita, miglioramenti sul piano esecutivo, memoria verbale, attenzione visiva e nell'elaborazione delle informazioni. Nel caso specifico della Malattia di Alzheimer, è stata messa in evidenza una riduzione dei sintomi comportamentali (depressivi, d'agitazione e neuropsichiatrici) e discreti effetti riguardo fluenze verbali, orientamento spaziale e memoria autobiografica.
Musicoterapia: basi neurali e prospettive terapeutiche per la malattia di Alzheimer
GAMMERI, ROBERTO
2015/2016
Abstract
Nel corso degli ultimi due decenni, lo studio della Musicoterapia è andato incontro a notevoli sviluppi in relazione alla definizione dei suoi correlati neurobiologici e dei suoi effetti nella pratica clinica. Essa assume sempre più la valenza di uno strumento espressivo, grazie alla possibilità di esplorare e comunicare sentimenti e stati d'animo attraverso un linguaggio differente da quello verbale. L'obiettivo di questa tesi ha due snodi fondamentali: in primo luogo, definire i correlati neurali dell'esperienza musicale ed i suoi effetti sul piano emotivo, cognitivo e comportamentale, in modo da delineare un approccio neuroscientifico a quella che è oggi la pratica musicoterapeutica. In secondo luogo, comprenderne le possibili prospettive terapeutiche sui pazienti affetti da malattia di Alzheimer. I dati discussi sono tratti da review e da studi scientifici del panorama internazionale. Essi rivelano benefici neuroplastici per tutto l'arco della vita, miglioramenti sul piano esecutivo, memoria verbale, attenzione visiva e nell'elaborazione delle informazioni. Nel caso specifico della Malattia di Alzheimer, è stata messa in evidenza una riduzione dei sintomi comportamentali (depressivi, d'agitazione e neuropsichiatrici) e discreti effetti riguardo fluenze verbali, orientamento spaziale e memoria autobiografica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/25018