Introduction: The cancer patient has a various symptomatology associated to disease, treatment and personal and social perception of the condition; this context affects the quality of life. In the last years the use of a complementary medicine, such as hypnotic communication associated with the traditional one, has been proven effective in the management of oncologic patient. The mental state of hypnosis is a physiological state in which it is possible to affect the emotional, somatic and visceral conditions of the subject, inducing reassurance and peace of mind in the patient in difficulty promoting collaboration, care and reducing the perception of symptoms, improving quality of life. The nurse with specific skills plays an important role in the care pathway and may positively affect the search for a greater psychophysical wellbeing of the patient. Objective: Evaluate, through a critical review of the literature, the outcome of hypnotic treatment, as a complementary therapy to the pharmacologic one, in managing symptoms in order to improve the quality of life of oncologic patients. Materials and methods: Was made a bibliographic review of current literature using the databases PubMed and CINAHL. It's been defined PIO and have been used some inclusion and exclusion criteria. Found 4 search strings and found 44 articles, 10 of which were selected with the search target. To assess the validity and relevance of studies have been used a Critical Appraisal Skills Programme (CASP). Results: The literature has shown that the application of hypnotic communication in the care pathway is effective in reducing anxiety, depression, pain, fatigue, nausea, vomit, insomnia and in increasing vital energy, general well-being and immunitary defenses, improving the quality of life of oncologic patients. Conclusion: The use of hypnotic communication in the oncologic patient's care pathway has been effective in reducing the symptoms of disease and in improving the patient's quality of life . "Use words to help patients to change their thoughts remains the most powerful tool that a nurse has" (Florence Nightingale, 1854); following this ideology the nurse with specific skills plays an important role in the care pathway. The hypnotic communication, however, remains tiny known and practiced in care contexts, his use could be a starting point for further studies.

Introduzione: Il paziente oncologico presenta una vasta sintomatologia associata alla malattia, al trattamento e alla percezione personale e sociale della condizione patologica che incide sulla qualità di vita. Negli ultimi anni l'utilizzo di una medicina complementare, come la comunicazione ipnotica, associata a quella tradizionale, si è dimostrata efficace nella gestione del paziente oncologico. Lo stato mentale d'ipnosi è uno stato fisiologico in cui è possibile influire sulle condizioni emotive, somatiche e viscerali del soggetto, inducendo rassicurazione e tranquillità nel paziente in difficoltà, favorendo la collaborazione, la cura e riducendo la percezione della sintomatologia, migliorandone la qualità di vita. L'infermiere con competenze specifiche riveste un ruolo importante nel percorso assistenziale e può influire positivamente nella ricerca di un maggior benessere psico-fisico da parte del paziente. Obiettivo: Valutare attraverso una revisione critica della letteratura, l'esito del trattamento ipnotico, come terapia complementare a quella farmacologica, nella gestione dei sintomi al fine di migliorare la qualità di vita dei pazienti oncologici. Materiali e metodi: Revisione bibliografica della letteratura corrente utilizzando le banche dati PubMed e CINAHL. È stato definito il PIO e sono stati utilizzati criteri di inclusione ed esclusione per la selezione degli studi. Sono state utilizzate 4 stringhe di ricerca trovando 44 articoli, dei quali ne sono stati selezionati 10 pertinenti con l'obiettivo di ricerca. Per valutare la validità e la rilevanza degli studi è stato utilizzato il Critical Appraisal Skills Programme (CASP). Risultati: La letteratura ha evidenziato come l'applicazione della comunicazione ipnotica nel percorso assistenziale risulta efficace nella riduzione dell'ansia, della depressione, del dolore, della fatigue, della nausea, del vomito, dell'insonnia e nell'aumento dell'energia vitale, del benessere generale e delle difese immunitarie, migliorando la qualità di vita dei pazienti oncologici. Conclusione: L'utilizzo della comunicazione ipnotica nel percorso assistenziale del paziente oncologico si è dimostrato efficace nel ridurre la sintomatologia della malattia, migliorando la qualità di vita del paziente stesso. ¿Usare le parole per aiutare i pazienti a cambiare i loro pensieri rimane lo strumento più potente che un infermiere ha¿ (Florence Nightingale, 1854); è proprio seguendo questa ideologia che l'infermiere con competenze specifiche riveste un ruolo importante nel percorso assistenziale. La comunicazione ipnotica rimane però poco conosciuta e praticata nei contesti di cura, il suo implemento potrebbe essere uno spunto per ulteriori studi.

Comunicazione ipnotica: applicazione nel percorso assistenziale del paziente oncologico

CAMPAGNO, GIULIA
2015/2016

Abstract

Introduzione: Il paziente oncologico presenta una vasta sintomatologia associata alla malattia, al trattamento e alla percezione personale e sociale della condizione patologica che incide sulla qualità di vita. Negli ultimi anni l'utilizzo di una medicina complementare, come la comunicazione ipnotica, associata a quella tradizionale, si è dimostrata efficace nella gestione del paziente oncologico. Lo stato mentale d'ipnosi è uno stato fisiologico in cui è possibile influire sulle condizioni emotive, somatiche e viscerali del soggetto, inducendo rassicurazione e tranquillità nel paziente in difficoltà, favorendo la collaborazione, la cura e riducendo la percezione della sintomatologia, migliorandone la qualità di vita. L'infermiere con competenze specifiche riveste un ruolo importante nel percorso assistenziale e può influire positivamente nella ricerca di un maggior benessere psico-fisico da parte del paziente. Obiettivo: Valutare attraverso una revisione critica della letteratura, l'esito del trattamento ipnotico, come terapia complementare a quella farmacologica, nella gestione dei sintomi al fine di migliorare la qualità di vita dei pazienti oncologici. Materiali e metodi: Revisione bibliografica della letteratura corrente utilizzando le banche dati PubMed e CINAHL. È stato definito il PIO e sono stati utilizzati criteri di inclusione ed esclusione per la selezione degli studi. Sono state utilizzate 4 stringhe di ricerca trovando 44 articoli, dei quali ne sono stati selezionati 10 pertinenti con l'obiettivo di ricerca. Per valutare la validità e la rilevanza degli studi è stato utilizzato il Critical Appraisal Skills Programme (CASP). Risultati: La letteratura ha evidenziato come l'applicazione della comunicazione ipnotica nel percorso assistenziale risulta efficace nella riduzione dell'ansia, della depressione, del dolore, della fatigue, della nausea, del vomito, dell'insonnia e nell'aumento dell'energia vitale, del benessere generale e delle difese immunitarie, migliorando la qualità di vita dei pazienti oncologici. Conclusione: L'utilizzo della comunicazione ipnotica nel percorso assistenziale del paziente oncologico si è dimostrato efficace nel ridurre la sintomatologia della malattia, migliorando la qualità di vita del paziente stesso. ¿Usare le parole per aiutare i pazienti a cambiare i loro pensieri rimane lo strumento più potente che un infermiere ha¿ (Florence Nightingale, 1854); è proprio seguendo questa ideologia che l'infermiere con competenze specifiche riveste un ruolo importante nel percorso assistenziale. La comunicazione ipnotica rimane però poco conosciuta e praticata nei contesti di cura, il suo implemento potrebbe essere uno spunto per ulteriori studi.
ITA
Introduction: The cancer patient has a various symptomatology associated to disease, treatment and personal and social perception of the condition; this context affects the quality of life. In the last years the use of a complementary medicine, such as hypnotic communication associated with the traditional one, has been proven effective in the management of oncologic patient. The mental state of hypnosis is a physiological state in which it is possible to affect the emotional, somatic and visceral conditions of the subject, inducing reassurance and peace of mind in the patient in difficulty promoting collaboration, care and reducing the perception of symptoms, improving quality of life. The nurse with specific skills plays an important role in the care pathway and may positively affect the search for a greater psychophysical wellbeing of the patient. Objective: Evaluate, through a critical review of the literature, the outcome of hypnotic treatment, as a complementary therapy to the pharmacologic one, in managing symptoms in order to improve the quality of life of oncologic patients. Materials and methods: Was made a bibliographic review of current literature using the databases PubMed and CINAHL. It's been defined PIO and have been used some inclusion and exclusion criteria. Found 4 search strings and found 44 articles, 10 of which were selected with the search target. To assess the validity and relevance of studies have been used a Critical Appraisal Skills Programme (CASP). Results: The literature has shown that the application of hypnotic communication in the care pathway is effective in reducing anxiety, depression, pain, fatigue, nausea, vomit, insomnia and in increasing vital energy, general well-being and immunitary defenses, improving the quality of life of oncologic patients. Conclusion: The use of hypnotic communication in the oncologic patient's care pathway has been effective in reducing the symptoms of disease and in improving the patient's quality of life . "Use words to help patients to change their thoughts remains the most powerful tool that a nurse has" (Florence Nightingale, 1854); following this ideology the nurse with specific skills plays an important role in the care pathway. The hypnotic communication, however, remains tiny known and practiced in care contexts, his use could be a starting point for further studies.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/24904