ABSTRACT Introduzione. La comunicazione permette agli esseri umani di relazionarsi, di esprimere i loro pensieri, le emozioni e i desideri; l'incapacità o l'impossibilità di comunicare è un problema importante per i pazienti ricoverati in terapia intensiva. Per favorire la relazione e garantire un'assistenza adeguata è necessario che l'infermiere acquisisca strumenti e metodi relazionali adeguati. Obiettivo. Lo scopo dell'elaborato è quello di indagare i principali metodi di comunicazione usati dagli infermieri e osservare le modalità relazionali tra visitatori e utenti nei reparti di Rianimazione. Materiali e metodi. La ricerca si è svolta in due unità di terapia intensiva nel periodo da novembre 2016 a febbraio 2017. E' stato somministrato agli infermieri il questionario ¿Comunicazione non verbale nella persona sottoposta a ventilazione automatica¿ al fine di indagare le loro modalità relazionali e il vissuto. Inoltre sono stati raccolti dati, mediante una griglia di osservazione, a riguardo delle interazioni tra i visitatori e il paziente. I dati sono stati analizzati tramite il programma di calcolo Excel, inoltre è stata effettuata un'analisi ermeneutica sui questionari a risposta aperta. Risultati. Lo studio ha ottenuto la partecipazione del 45% degli infermieri facenti parte delle due Rianimazioni (30 restituzioni su 40). L'età media degli infermieri è di 40 anni e la maggior parte lavora in questo ambito da più di dieci anni. Il 50% degli infermieri afferma che la comunicazione è fondamentale nel loro lavoro. Il 43,3% di questi confessa che il rapportarsi con questi pazienti generi in loro indifferenza. L' 80% degli infermieri intervistati utilizza il tatto durante l'approccio al malato, mentre per il 66,7% il senso più utilizzato è la vista. Per il 70% del personale lo strumento di comunicazione più adatto è risultato il labiale. Dalle osservazioni è emerso che il grado di parentela predominante è ¿figli/figlie¿ con il 44,4% e il tipo di comunicazione da loro più utilizzata è stata quella mista. L''89% dei visitatori si sofferma a guardare il malato e il 49% tocca il malato. Discussioni. I risultati della ricerca sono concordi con la letteratura per quanto riguarda l'importanza nell'utilizzo del tocco per migliorare la comunicazione e l'efficacia delle cure prestate, infatti dallo studio emerge che il 49% dei visitatori tocca il paziente inoltre l'80% degli infermieri utilizza il contatto corporeo con i malati. La letteratura sottolinea l'importanza del contatto corporeo, il tocco dovrebbe essere personalizzato, incoraggiato come parte importante della cura del malato e incluso nei piani di cura. Inoltre troviamo concordanza tra la letteratura e lo studio nel valore dato alla comunicazione: l'83% degli infermieri intervistati la considera di fondamentale importanza per capire i bisogni del paziente e farsi capire dal malato, per rassicurare ed entrare in empatia con lui. I risultati della ricerca sono invece in disaccordo con lo studio effettuato per quanto riguarda lo strumento di comunicazione più utilizzato; in letteratura viene sottolineata l'efficacia della scrittura mentre dallo studio emerge che il 70% degli infermieri coinvolti preferisce il labiale. Inoltre in letteratura viene esplicitata l'importanza della collaborazione tra l'équipe infermieristica e i parenti poiché questo migliorerebbe il processo di cura dei malati, invece dallo studio effettuato emerge che solo il 30% dei visitatori usufruisce del pe

INDAGINE OSSERVAZIONALE SUI METODI DI COMUNICAZIONE NON VERBALE NEI PAZIENTI CON VENTILAZIONE MECCANICA INVASIVA

CALDARULO, MARTINA
2015/2016

Abstract

ABSTRACT Introduzione. La comunicazione permette agli esseri umani di relazionarsi, di esprimere i loro pensieri, le emozioni e i desideri; l'incapacità o l'impossibilità di comunicare è un problema importante per i pazienti ricoverati in terapia intensiva. Per favorire la relazione e garantire un'assistenza adeguata è necessario che l'infermiere acquisisca strumenti e metodi relazionali adeguati. Obiettivo. Lo scopo dell'elaborato è quello di indagare i principali metodi di comunicazione usati dagli infermieri e osservare le modalità relazionali tra visitatori e utenti nei reparti di Rianimazione. Materiali e metodi. La ricerca si è svolta in due unità di terapia intensiva nel periodo da novembre 2016 a febbraio 2017. E' stato somministrato agli infermieri il questionario ¿Comunicazione non verbale nella persona sottoposta a ventilazione automatica¿ al fine di indagare le loro modalità relazionali e il vissuto. Inoltre sono stati raccolti dati, mediante una griglia di osservazione, a riguardo delle interazioni tra i visitatori e il paziente. I dati sono stati analizzati tramite il programma di calcolo Excel, inoltre è stata effettuata un'analisi ermeneutica sui questionari a risposta aperta. Risultati. Lo studio ha ottenuto la partecipazione del 45% degli infermieri facenti parte delle due Rianimazioni (30 restituzioni su 40). L'età media degli infermieri è di 40 anni e la maggior parte lavora in questo ambito da più di dieci anni. Il 50% degli infermieri afferma che la comunicazione è fondamentale nel loro lavoro. Il 43,3% di questi confessa che il rapportarsi con questi pazienti generi in loro indifferenza. L' 80% degli infermieri intervistati utilizza il tatto durante l'approccio al malato, mentre per il 66,7% il senso più utilizzato è la vista. Per il 70% del personale lo strumento di comunicazione più adatto è risultato il labiale. Dalle osservazioni è emerso che il grado di parentela predominante è ¿figli/figlie¿ con il 44,4% e il tipo di comunicazione da loro più utilizzata è stata quella mista. L''89% dei visitatori si sofferma a guardare il malato e il 49% tocca il malato. Discussioni. I risultati della ricerca sono concordi con la letteratura per quanto riguarda l'importanza nell'utilizzo del tocco per migliorare la comunicazione e l'efficacia delle cure prestate, infatti dallo studio emerge che il 49% dei visitatori tocca il paziente inoltre l'80% degli infermieri utilizza il contatto corporeo con i malati. La letteratura sottolinea l'importanza del contatto corporeo, il tocco dovrebbe essere personalizzato, incoraggiato come parte importante della cura del malato e incluso nei piani di cura. Inoltre troviamo concordanza tra la letteratura e lo studio nel valore dato alla comunicazione: l'83% degli infermieri intervistati la considera di fondamentale importanza per capire i bisogni del paziente e farsi capire dal malato, per rassicurare ed entrare in empatia con lui. I risultati della ricerca sono invece in disaccordo con lo studio effettuato per quanto riguarda lo strumento di comunicazione più utilizzato; in letteratura viene sottolineata l'efficacia della scrittura mentre dallo studio emerge che il 70% degli infermieri coinvolti preferisce il labiale. Inoltre in letteratura viene esplicitata l'importanza della collaborazione tra l'équipe infermieristica e i parenti poiché questo migliorerebbe il processo di cura dei malati, invece dallo studio effettuato emerge che solo il 30% dei visitatori usufruisce del pe
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