The topic of the thesis is focused on financial advisory provided to retail clients and the strong contribution that behavioral finance can give in this area. Particularly, as a first step it is described which kind of behavioral mistakes (or biases) investors make more often. These errors could detract them from making rational choices or optimizing their profits. It is emphasized the advisor's importance in the activity of support to the client to make investment decisions and to prevent errors. Hereafter, taking as a model the famous Maslow's pyramid of needs, it is shown how it can be adopted to needs of financial nature, and it can be useful to understand what customers seek from an investment. Making a comparison with the Markowitz's Modern Portfolio Theory, it is presented the Behavioral Portfolio Theory, put forth in 2000 by Shefrin and Statman. The latter theory is the basis of goals-based investing strategy used by many consulting firms nowadays and described herein in some of its main parts starting from a behavioral review of the questionnaires for the customers profiling up to some examples of asset allocation.
L'argomento della tesi è incentrato sulla consulenza finanziaria fornita alla clientela al dettaglio e al forte contributo che la finanza comportamentale può fornire in tale ambito. In modo particolare, in una prima fase vengono descritti gli errori comportamentali (o bias) che gli investitori commettono più sovente e che potrebbero, quindi, distoglierli dal compiere scelte razionali o dall'ottimizzare i profitti. Si sottolinea l'importanza della figura del consulente finanziario nell'attività di affiancamento al cliente per compiere scelte di investimento e per prevenire errori. In seguito, prendendo come modello la famosa piramide dei bisogni di Maslow, si mostra come può essere adattata a bisogni di tipo finanziario, e come può essere utile per comprendere ciò che i clienti cercano davvero da un investimento. Facendo un confronto con la Modern Portfolio Theory di Markowitz, viene presentata la teoria del portafoglio comportamentale di Shefrin e Statman. Quest'ultima costituisce la base della strategia del goals-based investing utilizzata da molte aziende di consulenza oggigiorno e qui descritta in alcune sue parti principali partendo da una rivisitazione comportamentale dei questionari per la profilatura della clientela fino ad alcuni esempi di asset allocation.
Le nuove frontiere della consulenza finanziaria. Analisi delle scelte di investimento attraverso la costruzione di portafogli comportamentali.
FIORAVAZZI, ROBERTA
2015/2016
Abstract
L'argomento della tesi è incentrato sulla consulenza finanziaria fornita alla clientela al dettaglio e al forte contributo che la finanza comportamentale può fornire in tale ambito. In modo particolare, in una prima fase vengono descritti gli errori comportamentali (o bias) che gli investitori commettono più sovente e che potrebbero, quindi, distoglierli dal compiere scelte razionali o dall'ottimizzare i profitti. Si sottolinea l'importanza della figura del consulente finanziario nell'attività di affiancamento al cliente per compiere scelte di investimento e per prevenire errori. In seguito, prendendo come modello la famosa piramide dei bisogni di Maslow, si mostra come può essere adattata a bisogni di tipo finanziario, e come può essere utile per comprendere ciò che i clienti cercano davvero da un investimento. Facendo un confronto con la Modern Portfolio Theory di Markowitz, viene presentata la teoria del portafoglio comportamentale di Shefrin e Statman. Quest'ultima costituisce la base della strategia del goals-based investing utilizzata da molte aziende di consulenza oggigiorno e qui descritta in alcune sue parti principali partendo da una rivisitazione comportamentale dei questionari per la profilatura della clientela fino ad alcuni esempi di asset allocation.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/24831