Oggetto di questa tesi è l'analisi della qualità dell'aria in aree del comune di Vercelli con specifico riferimento al particolato inorganico presente nel PM 2.5 (PM(I)2.5), alle fibre di asbesto e ad altre fibre inorganiche, al fine di valutare eventuali situazioni di inquinamento connesse con la stagione e/o con l'area di campionamento e di avanzare ipotesi sulle sorgenti di aerodispersione. Per questi scopi sono stati recuperati ed esaminati 12 campioni di fibre inorganiche e 12 di PM(I)2.5, prelevati durante l'anno 2010 durante le quattro diverse stagioni e in tre differenti aree del comune di Vercelli (area urbana periferica, area urbana centrale e area rurale). Le indagini sono state effettuate mediante l'utilizzo del microscopio elettronico in scansione (SEM) e dell'annesso spettrometro in dispersione di energia (EDS). La concentrazione totale riferita alla somma dei valori medi dei composti inorganici fibrosi suddivisi per area di campionamento risulta maggiore nell'area rurale del comune di Vercelli (1,32 ff/l) e durante la stagione primaverile (1,64 ff/l). Le fibre di amianto rilevate sono relative ad un unico tipo e specificatamente a tremolite-actinolite d'amianto; la concentrazione media è pari a 0,06 ff/l durante le stagioni invernale e primaverile, pari a 0,04 ff/l durante la stagione estiva, nulla durante l'autunno. Nelle tre aree di campionamento le fibre di tremolite-actinolite d'amianto hanno concentrazione circa ugualmente distribuita (da 0,03 ff/l a 0,05 ff/l). Nonostante la geologia dell'area esaminata escluda la presenza di litologie contenenti fibre di tremolite-actinolite d'amianto, la presenza di queste ultime è comunque attribuibile a sorgente naturale, dato che il loro utilizzo industriale è stato pressoché nullo. Le specie fibrose inorganiche più abbondanti durante tutte le stagioni e nelle diverse aree di campionamento sono rappresentate da (in ordine decrescente di abbondanza): fillosilicati argillosi, miche chiare, crisotilo-antigorite, biossido di silicio, vetro sintetico, anfiboli (tremolite-actinolite d'amianto esclusa). La concentrazione totale di PM(I) 2.5, riferita alla somma dei valori medi dei composti inorganici suddivisi per area di campionamento, risulta maggiore nell'area urbana centrale del comune di Vercelli (226,60 pp/l) e durante la stagione estiva (303,33 pp/l). Tra i composti inorganici per i quali sono in corso studi sulla possibile tossicità per la salute umana, i più abbondanti rilevati sono (in ordine decrescente di abbondanza): fillosilicati argillosi, ossidi di metalli pesanti, biossido di silicio. La concentrazione massima di amianto rilevata nei campioni analizzati è pari a 0,11 ff/l. Attualmente la normativa italiana per gli amianti prevede un valore limite per gli ambienti indoor pari a 2 ff/l; se fossero applicati in esterno i limiti per gli ambienti indoor, per nessuna delle tre aree di campionamento risulterebbe una situazione di inquinamento in atto. La concentrazione di PM(I)2.5 rilevata nelle tre aree di campionamento risulta sempre notevolmente più abbondante rispetto a quella delle fibre inorganiche. Sulla base del confronto tra concentrazioni di fibre inorganiche e di PM(I) 2.5 presenti nelle tre aree di raccolta, si evidenzia per quest'ultimo un valore particolarmente elevato, tale da far ipotizzare una situazione di inquinamento in atto.

Inquinamento ambientale da fibre e particelle inorganiche nel territorio di Vercelli

NOVELLI, LISA
2011/2012

Abstract

Oggetto di questa tesi è l'analisi della qualità dell'aria in aree del comune di Vercelli con specifico riferimento al particolato inorganico presente nel PM 2.5 (PM(I)2.5), alle fibre di asbesto e ad altre fibre inorganiche, al fine di valutare eventuali situazioni di inquinamento connesse con la stagione e/o con l'area di campionamento e di avanzare ipotesi sulle sorgenti di aerodispersione. Per questi scopi sono stati recuperati ed esaminati 12 campioni di fibre inorganiche e 12 di PM(I)2.5, prelevati durante l'anno 2010 durante le quattro diverse stagioni e in tre differenti aree del comune di Vercelli (area urbana periferica, area urbana centrale e area rurale). Le indagini sono state effettuate mediante l'utilizzo del microscopio elettronico in scansione (SEM) e dell'annesso spettrometro in dispersione di energia (EDS). La concentrazione totale riferita alla somma dei valori medi dei composti inorganici fibrosi suddivisi per area di campionamento risulta maggiore nell'area rurale del comune di Vercelli (1,32 ff/l) e durante la stagione primaverile (1,64 ff/l). Le fibre di amianto rilevate sono relative ad un unico tipo e specificatamente a tremolite-actinolite d'amianto; la concentrazione media è pari a 0,06 ff/l durante le stagioni invernale e primaverile, pari a 0,04 ff/l durante la stagione estiva, nulla durante l'autunno. Nelle tre aree di campionamento le fibre di tremolite-actinolite d'amianto hanno concentrazione circa ugualmente distribuita (da 0,03 ff/l a 0,05 ff/l). Nonostante la geologia dell'area esaminata escluda la presenza di litologie contenenti fibre di tremolite-actinolite d'amianto, la presenza di queste ultime è comunque attribuibile a sorgente naturale, dato che il loro utilizzo industriale è stato pressoché nullo. Le specie fibrose inorganiche più abbondanti durante tutte le stagioni e nelle diverse aree di campionamento sono rappresentate da (in ordine decrescente di abbondanza): fillosilicati argillosi, miche chiare, crisotilo-antigorite, biossido di silicio, vetro sintetico, anfiboli (tremolite-actinolite d'amianto esclusa). La concentrazione totale di PM(I) 2.5, riferita alla somma dei valori medi dei composti inorganici suddivisi per area di campionamento, risulta maggiore nell'area urbana centrale del comune di Vercelli (226,60 pp/l) e durante la stagione estiva (303,33 pp/l). Tra i composti inorganici per i quali sono in corso studi sulla possibile tossicità per la salute umana, i più abbondanti rilevati sono (in ordine decrescente di abbondanza): fillosilicati argillosi, ossidi di metalli pesanti, biossido di silicio. La concentrazione massima di amianto rilevata nei campioni analizzati è pari a 0,11 ff/l. Attualmente la normativa italiana per gli amianti prevede un valore limite per gli ambienti indoor pari a 2 ff/l; se fossero applicati in esterno i limiti per gli ambienti indoor, per nessuna delle tre aree di campionamento risulterebbe una situazione di inquinamento in atto. La concentrazione di PM(I)2.5 rilevata nelle tre aree di campionamento risulta sempre notevolmente più abbondante rispetto a quella delle fibre inorganiche. Sulla base del confronto tra concentrazioni di fibre inorganiche e di PM(I) 2.5 presenti nelle tre aree di raccolta, si evidenzia per quest'ultimo un valore particolarmente elevato, tale da far ipotizzare una situazione di inquinamento in atto.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/24783