This work analyzes the content and the way in which the social perception of mental illness is formed and the effects caused by the beliefs related to it on the health and well-being of the psychiatric patient. These beliefs can indeed increase the symptoms and deteriorate the conditions of the psychiatric patient, creating a vicious circle of stigma, self-stigma and social isolation. The first part of the work describes the historical and political evolution of the concept of mental illness, explaining how the mentally ill, initially considered as a madman morally guilty for his condition, has come to be considered a psychiatric patient: a disadvantaged person from a biological point of view and therefore in need of help. Afterwards, we introduce the macro-categories into which are inserted the various current conceptions of mental illness, focusing mainly on lay, bio-medical, and cultural-constructivist conception, trying to understand how they influence each other and what are the weak and strong points of each of them. The last part of the work tries to clarify some basic concepts such as social representation, stereotypes and prejudice, which are useful for the comprehension of the phenomenons of stigma and self-stigma. Furthermore, researches are reported that testify the strong impact of stereotypes of mental illness on the quality of life, the possibilities of treatment and social reintegration, health and psychological well-being of the psychiatric patient or person with a history of hospitalization. Finally, we rough out some guidelines to follow for the implementation of effective and efficient anti-stigma programs, underlining the importance of working on the prevention of this phenomenon for the well-being of psychiatric patients.

Il presente elaborato analizza il contenuto e il modo in cui si forma la percezione sociale della malattia mentale e gli effetti causati dalle credenze ad essa connesse sulla salute ed il benessere del paziente psichiatrico. Tali credenze possono infatti contribuire all'acutizzazione dei sintomi e al peggioramento delle condizioni della persona, creando un circolo vizioso di stigmatizzazione, auto-stigmatizzazione e isolamento sociale. Nella prima parte del lavoro viene descritta l'evoluzione storica e politica del concetto di malattia mentale, spiegando in che modo il malato mentale, inizialmente considerato come un folle colpevole moralmente per la sua condizione, sia arrivato ad essere considerato paziente psichiatrico: una persona svantaggiata da un punto di vista biologico e quindi bisognosa di aiuto. In seguito vengono presentate le macro-categorie nelle quali affluiscono le diverse concezioni attuali di malattia mentale, soffermandosi principalmente sulla concezione comune, bio-medica e culturale-costruttivistica, cercando di comprendere in che modo queste si influenzano tra loro e quali siano i punti deboli e di forza di ognuna di esse. Nell'ultima parte vengono chiariti alcuni concetti fondamentali tra i quali rappresentazione sociale, stereotipo e pregiudizio, utili per comprendere il fenomeno della stigmatizzazione e dell'auto-stigmatizzazione. Vengono riportate, inoltre, alcune ricerche che testimoniano quanto sia forte l'impatto dello stereotipo nei confronti della malattia mentale sulla qualità della vita, sulle possibilità di cura e reinserimento sociale, sulla salute e sul benessere psicologico del paziente psichiatrico o della persona con un passato di ospedalizzazione. Per concludere, vengono delineate alcune linee guida da seguire per l'implementazione di campagne anti-stigma efficaci, sottolineando quanto sia importante lavorare sulla prevenzione di questo fenomeno per il benessere dei pazienti psichiatrici.

La percezione sociale della malattia mentale da un punto di vista storico e culturale

GRECO, FRANCESCA
2015/2016

Abstract

Il presente elaborato analizza il contenuto e il modo in cui si forma la percezione sociale della malattia mentale e gli effetti causati dalle credenze ad essa connesse sulla salute ed il benessere del paziente psichiatrico. Tali credenze possono infatti contribuire all'acutizzazione dei sintomi e al peggioramento delle condizioni della persona, creando un circolo vizioso di stigmatizzazione, auto-stigmatizzazione e isolamento sociale. Nella prima parte del lavoro viene descritta l'evoluzione storica e politica del concetto di malattia mentale, spiegando in che modo il malato mentale, inizialmente considerato come un folle colpevole moralmente per la sua condizione, sia arrivato ad essere considerato paziente psichiatrico: una persona svantaggiata da un punto di vista biologico e quindi bisognosa di aiuto. In seguito vengono presentate le macro-categorie nelle quali affluiscono le diverse concezioni attuali di malattia mentale, soffermandosi principalmente sulla concezione comune, bio-medica e culturale-costruttivistica, cercando di comprendere in che modo queste si influenzano tra loro e quali siano i punti deboli e di forza di ognuna di esse. Nell'ultima parte vengono chiariti alcuni concetti fondamentali tra i quali rappresentazione sociale, stereotipo e pregiudizio, utili per comprendere il fenomeno della stigmatizzazione e dell'auto-stigmatizzazione. Vengono riportate, inoltre, alcune ricerche che testimoniano quanto sia forte l'impatto dello stereotipo nei confronti della malattia mentale sulla qualità della vita, sulle possibilità di cura e reinserimento sociale, sulla salute e sul benessere psicologico del paziente psichiatrico o della persona con un passato di ospedalizzazione. Per concludere, vengono delineate alcune linee guida da seguire per l'implementazione di campagne anti-stigma efficaci, sottolineando quanto sia importante lavorare sulla prevenzione di questo fenomeno per il benessere dei pazienti psichiatrici.
ITA
This work analyzes the content and the way in which the social perception of mental illness is formed and the effects caused by the beliefs related to it on the health and well-being of the psychiatric patient. These beliefs can indeed increase the symptoms and deteriorate the conditions of the psychiatric patient, creating a vicious circle of stigma, self-stigma and social isolation. The first part of the work describes the historical and political evolution of the concept of mental illness, explaining how the mentally ill, initially considered as a madman morally guilty for his condition, has come to be considered a psychiatric patient: a disadvantaged person from a biological point of view and therefore in need of help. Afterwards, we introduce the macro-categories into which are inserted the various current conceptions of mental illness, focusing mainly on lay, bio-medical, and cultural-constructivist conception, trying to understand how they influence each other and what are the weak and strong points of each of them. The last part of the work tries to clarify some basic concepts such as social representation, stereotypes and prejudice, which are useful for the comprehension of the phenomenons of stigma and self-stigma. Furthermore, researches are reported that testify the strong impact of stereotypes of mental illness on the quality of life, the possibilities of treatment and social reintegration, health and psychological well-being of the psychiatric patient or person with a history of hospitalization. Finally, we rough out some guidelines to follow for the implementation of effective and efficient anti-stigma programs, underlining the importance of working on the prevention of this phenomenon for the well-being of psychiatric patients.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/24551