The eye, the organ of sight, allows information from the surrounding environment to be conveyed; it can sometimes present alterations in visual function caused by various causes that can significantly affect quality of life and learning. According to the ICF, people with visual impairment have dysfunctions of the organs and anatomical structures that generate numerous pathologies that can lead to the development of an eventual visual functional disability. In the following paper, the subject of blindness is dealt with by initially analysing the different historical phases relating to the world of visual impairment, from antiquity to the present day. In this way, it is possible to reflect on the concept of inclusion from an abstract point of view and then analyse it more concretely in the following chapters. The structure and function of the human eye is also analysed, in order to set the theoretical foundation, and then to analyse the diseases that can affect visual function. Once the theory was covered, it was possible to understand the visual capacity of subjects in relation to different factors. The main stages in the growth of a blind or visually impaired child were then investigated, starting from the difficulties that can be encountered in the first years of life in the family environment, in the school environment and finally in the social environment. In particular, the role of the teacher in the inclusive context is highlighted, emphasising the importance of teacher training. The main objective of the paper is to analyse which methodologies can guarantee the school inclusion of visually impaired children, as well as the identification of teaching practices that promote inclusive, accessible and participatory learning, respecting the specific needs of visually impaired pupils. Prominent among these is Outdoor Education, which is based on two fundamental pedagogical principles, namely Experiential Learning and Place-based education. From the conclusion of the paper emerges a reflection on the benefits and challenges of school inclusion for children with visual impairments, proposing operational recommendations to improve the effectiveness of current teaching practices.

L’occhio, l’organo della vista, permette di veicolare le informazioni provenienti dall’ambiente circostante; talvolta può presentare delle alterazioni delle funzioni visive determinate da diverse cause che possono incidere notevolmente sulla qualità di vita e di apprendimento. Secondo l’ICF, le persone con disabilità visiva presentano disfunzioni a carico degli organi e delle strutture anatomiche tali da generare numerose patologie che possono portare allo sviluppo di una eventuale disabilità funzionale visiva. Nel seguente elaborato viene trattato il tema della cecità analizzando, inizialmente, le diverse fasi storiche relative al mondo della disabilità visiva, a partire dall’antichità fino ad arrivare ai giorni nostri. In tal modo, è possibile riflettere sul concetto di inclusione da un punto di vista astratto per poi analizzarlo in maniera più concreta nei capitoli successivi. È stata inoltre analizzata la struttura e la funzione dell’occhio umano, in modo da imbastire le basi teoriche, per poi analizzare le malattie che possono intaccare la funzione visiva. Una volta trattata la teoria, è possibile comprendere la capacità visiva dei soggetti relativamente ai diversi fattori. Sono state successivamente indagate le principali tappe della crescita di un bambino non vedente o ipovedente a partire dalle difficoltà che si possono riscontrare nei primi anni di vita in ambito familiare, in ambito scolastico ed infine in ambito sociale. In particolar modo, viene messo in risalto il ruolo dell’insegnante nel contesto inclusivo, sottolineando l’importanza della formazione dei docenti. L’obiettivo principale dell’elaborato è analizzare quali metodologie possono garantire l’inclusione scolastica dei bambini non vedenti, oltre all’individuazione di pratiche didattiche che promuovono un apprendimento inclusivo, accessibile e partecipativo, nel rispetto delle esigenze specifiche degli alunni con disabilità visiva. Tra queste, spicca l’Outdoor Education che si basa su due principi pedagogici fondamentali, quali l’Experiential Learning e la Place-based education. Dalla conclusione dell’elaborato emerge una riflessione sui benefici e sulle sfide dell'inclusione scolastica per i bambini con disabilità visiva, proponendo raccomandazioni operative per migliorare l'efficacia delle pratiche didattiche in uso.

Il bambino con disabilità visiva nella scuola primaria: metodologie innovative per favorire l'inclusione scolastica.

BECCHIO, LUCIA
2023/2024

Abstract

L’occhio, l’organo della vista, permette di veicolare le informazioni provenienti dall’ambiente circostante; talvolta può presentare delle alterazioni delle funzioni visive determinate da diverse cause che possono incidere notevolmente sulla qualità di vita e di apprendimento. Secondo l’ICF, le persone con disabilità visiva presentano disfunzioni a carico degli organi e delle strutture anatomiche tali da generare numerose patologie che possono portare allo sviluppo di una eventuale disabilità funzionale visiva. Nel seguente elaborato viene trattato il tema della cecità analizzando, inizialmente, le diverse fasi storiche relative al mondo della disabilità visiva, a partire dall’antichità fino ad arrivare ai giorni nostri. In tal modo, è possibile riflettere sul concetto di inclusione da un punto di vista astratto per poi analizzarlo in maniera più concreta nei capitoli successivi. È stata inoltre analizzata la struttura e la funzione dell’occhio umano, in modo da imbastire le basi teoriche, per poi analizzare le malattie che possono intaccare la funzione visiva. Una volta trattata la teoria, è possibile comprendere la capacità visiva dei soggetti relativamente ai diversi fattori. Sono state successivamente indagate le principali tappe della crescita di un bambino non vedente o ipovedente a partire dalle difficoltà che si possono riscontrare nei primi anni di vita in ambito familiare, in ambito scolastico ed infine in ambito sociale. In particolar modo, viene messo in risalto il ruolo dell’insegnante nel contesto inclusivo, sottolineando l’importanza della formazione dei docenti. L’obiettivo principale dell’elaborato è analizzare quali metodologie possono garantire l’inclusione scolastica dei bambini non vedenti, oltre all’individuazione di pratiche didattiche che promuovono un apprendimento inclusivo, accessibile e partecipativo, nel rispetto delle esigenze specifiche degli alunni con disabilità visiva. Tra queste, spicca l’Outdoor Education che si basa su due principi pedagogici fondamentali, quali l’Experiential Learning e la Place-based education. Dalla conclusione dell’elaborato emerge una riflessione sui benefici e sulle sfide dell'inclusione scolastica per i bambini con disabilità visiva, proponendo raccomandazioni operative per migliorare l'efficacia delle pratiche didattiche in uso.
The child with visual impairment in elementary school: innovative methodologies to promote school inclusion.
The eye, the organ of sight, allows information from the surrounding environment to be conveyed; it can sometimes present alterations in visual function caused by various causes that can significantly affect quality of life and learning. According to the ICF, people with visual impairment have dysfunctions of the organs and anatomical structures that generate numerous pathologies that can lead to the development of an eventual visual functional disability. In the following paper, the subject of blindness is dealt with by initially analysing the different historical phases relating to the world of visual impairment, from antiquity to the present day. In this way, it is possible to reflect on the concept of inclusion from an abstract point of view and then analyse it more concretely in the following chapters. The structure and function of the human eye is also analysed, in order to set the theoretical foundation, and then to analyse the diseases that can affect visual function. Once the theory was covered, it was possible to understand the visual capacity of subjects in relation to different factors. The main stages in the growth of a blind or visually impaired child were then investigated, starting from the difficulties that can be encountered in the first years of life in the family environment, in the school environment and finally in the social environment. In particular, the role of the teacher in the inclusive context is highlighted, emphasising the importance of teacher training. The main objective of the paper is to analyse which methodologies can guarantee the school inclusion of visually impaired children, as well as the identification of teaching practices that promote inclusive, accessible and participatory learning, respecting the specific needs of visually impaired pupils. Prominent among these is Outdoor Education, which is based on two fundamental pedagogical principles, namely Experiential Learning and Place-based education. From the conclusion of the paper emerges a reflection on the benefits and challenges of school inclusion for children with visual impairments, proposing operational recommendations to improve the effectiveness of current teaching practices.
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