Background Nowadays, also thanks to covid-19, the conditions of not self-sufficient elderly have sparked an oustanding interest in our County. New economics allocations are predicted for the management of not self-sufficient people and particular attention has been paid to the reinforcement of the home care and within this of the nursing assistance. Goal The aim of this work is to analyse and to compare data related to social and health assistance of long-term care integrated or not with integrated home care. Methodology The metod used, in addition to the normative, bibliographic and sitographic review, has been conducted by a retrospective study correlating some databases of ASL City of Turin and of Piedmont Region. The statistics have been elaborated through statistical applications. Results In June 2021 n.1845 of elderly people (0,82% of the population over 65 years old) benefited from home support of long-term home care. Women are prevalent: 1424 (77,2%) as compared to 421 (22.8%) men. The average age is 85 years (SD±7; 65-106), 87 years between women and 83 years between men. The most active types of help are: the assistance of a family assistant supplied by the ASL or of trust of the assisted (58,7%) and the assistance of the social health operator. The support to the home care adopted in the City of Turin, through social and health interventions of long-term home care integrated with integrated home care seems effective in preventing hospital admissions for chronic pathological pictures in people over 75 years old. Moreover, if hospital admissions becomes necessary, it reduces the need to activate continuity of care interventions at discharge, with a plausible reduction of hospitalization times.

Contesto Negli ultimi tempi, anche a seguito del Covid-19, la condizione degli anziani non autosufficienti ha suscitato un notevole interesse nel nostro Paese. Nuovi stanziamenti economici sono previsti per la gestione della non autosufficienza e particolare attenzione è stata rivolta al rafforzamento della domiciliarità e, all’interno di questa, dell’assistenza infermieristica. Obiettivo Obiettivo del presente lavoro è stata l’analisi e il confronto dei dati relativi all’assistenza socio-sanitaria di Lungassistenza domiciliare (LA) integrata o meno dall’Assistenza Domiciliare Integrata. Metodologia Il metodo utilizzato, oltre alla rassegna normativa, bibliografica e sitografica è stata condotto uno studio retrospettivo correlando alcuni database dell’ASL Città di Torino e della Regione Piemonte. Le statistiche sono state elaborate attraverso gli applicativi statistici R (Jamovi 1,6) e OpenEpi 0,3. Risultati A giugno 2021 n. 1.845 anziani (0,82% della popolazione ultrasessantacinquenne) usufruivano di sostegni domiciliari di LA. Le donne sono prevalenti: 1.424 (77,2%) a fronte di 421 (22,8%) uomini. L’età media è di 85 anni (DS ± 7; 65-106), 87 anni tra le donne e 83 tra gli uomini. Le tipologie di aiuto maggiormente attivate sono: l’assistenza di una Assistente famigliare fornita dall’ASL o di fiducia dell’assistito (58,7%) e l’assistenza dell’OSS (29,1%). Il sostegno alla domiciliarità adottato nella Città di Torino, attraverso interventi sociosanitari di Lungassistenza domiciliare integrati all’ADI, oltre a migliorare verosimilmente la qualità di vita degli anziani che ne usufruiscono, sembra efficace nel prevenire ricoveri ospedalieri per quadri patologici cronici nei soggetti ultrasettantacinquenni. Inoltre, qualora il ricovero ospedaliero si renda necessario, riduce il bisogno di attivare interventi di continuità assistenziale alla dimissione, con una verosimile riduzione dei tempi stessi di ricovero.

L'integrazione dell'assistenza e delle cure socio-sanitarie domiciliari della popolazione anziana non autosufficiente della Città di Torino

ADDUCI, GIULIA
2020/2021

Abstract

Contesto Negli ultimi tempi, anche a seguito del Covid-19, la condizione degli anziani non autosufficienti ha suscitato un notevole interesse nel nostro Paese. Nuovi stanziamenti economici sono previsti per la gestione della non autosufficienza e particolare attenzione è stata rivolta al rafforzamento della domiciliarità e, all’interno di questa, dell’assistenza infermieristica. Obiettivo Obiettivo del presente lavoro è stata l’analisi e il confronto dei dati relativi all’assistenza socio-sanitaria di Lungassistenza domiciliare (LA) integrata o meno dall’Assistenza Domiciliare Integrata. Metodologia Il metodo utilizzato, oltre alla rassegna normativa, bibliografica e sitografica è stata condotto uno studio retrospettivo correlando alcuni database dell’ASL Città di Torino e della Regione Piemonte. Le statistiche sono state elaborate attraverso gli applicativi statistici R (Jamovi 1,6) e OpenEpi 0,3. Risultati A giugno 2021 n. 1.845 anziani (0,82% della popolazione ultrasessantacinquenne) usufruivano di sostegni domiciliari di LA. Le donne sono prevalenti: 1.424 (77,2%) a fronte di 421 (22,8%) uomini. L’età media è di 85 anni (DS ± 7; 65-106), 87 anni tra le donne e 83 tra gli uomini. Le tipologie di aiuto maggiormente attivate sono: l’assistenza di una Assistente famigliare fornita dall’ASL o di fiducia dell’assistito (58,7%) e l’assistenza dell’OSS (29,1%). Il sostegno alla domiciliarità adottato nella Città di Torino, attraverso interventi sociosanitari di Lungassistenza domiciliare integrati all’ADI, oltre a migliorare verosimilmente la qualità di vita degli anziani che ne usufruiscono, sembra efficace nel prevenire ricoveri ospedalieri per quadri patologici cronici nei soggetti ultrasettantacinquenni. Inoltre, qualora il ricovero ospedaliero si renda necessario, riduce il bisogno di attivare interventi di continuità assistenziale alla dimissione, con una verosimile riduzione dei tempi stessi di ricovero.
The integration of assistance and home public health care for non self-sufficient elderly people in Turin
Background Nowadays, also thanks to covid-19, the conditions of not self-sufficient elderly have sparked an oustanding interest in our County. New economics allocations are predicted for the management of not self-sufficient people and particular attention has been paid to the reinforcement of the home care and within this of the nursing assistance. Goal The aim of this work is to analyse and to compare data related to social and health assistance of long-term care integrated or not with integrated home care. Methodology The metod used, in addition to the normative, bibliographic and sitographic review, has been conducted by a retrospective study correlating some databases of ASL City of Turin and of Piedmont Region. The statistics have been elaborated through statistical applications. Results In June 2021 n.1845 of elderly people (0,82% of the population over 65 years old) benefited from home support of long-term home care. Women are prevalent: 1424 (77,2%) as compared to 421 (22.8%) men. The average age is 85 years (SD±7; 65-106), 87 years between women and 83 years between men. The most active types of help are: the assistance of a family assistant supplied by the ASL or of trust of the assisted (58,7%) and the assistance of the social health operator. The support to the home care adopted in the City of Turin, through social and health interventions of long-term home care integrated with integrated home care seems effective in preventing hospital admissions for chronic pathological pictures in people over 75 years old. Moreover, if hospital admissions becomes necessary, it reduces the need to activate continuity of care interventions at discharge, with a plausible reduction of hospitalization times.
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Descrizione: Il sostegno alla domiciliarità adottato nella Città di Torino, attraverso interventi sociosanitari di Lungassistenza domiciliare integrati all’ADI, oltre a migliora la qualità di vita degli anziani e riduce i costi del SSN.
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