FIBROMIALGIA E DISREGOLAZIONE EMOTIVA

From some decade, the construct of emotion regulation has become the center of interest of many areas of psychology, especially for clinical psychology. This is the reason why scientific evidence has revealed the presence of deficits in emotional regulation to the base or as a result of many psychopathological disorders. For this reason, an accurate assessment of these problems it's very important in the analisys of emotion regulation. There are two main approaches: a psychological / subjective approach, which is based on self-report questionnaires and it evaluates the self-perception of the individual according to its regulatory capacity, and the psychophysiological approach, that identify the physiological components underlied by the process of emotion regulation. Thanks to psychophysiological studies it was possible to highlight the fundamental role played by the autonomic nervous system during the expression and modulation of emotions. The SNA would act on the heart by two systems with an antagonistic action: the sympathetic nervous system, which speeds up the beat, and the parasympathetic nervous system, which instead slows it down. A good alternation between these system two would be the basis of a good heart rate variability (HRV), that is associated with an optimal regulative capacity. In our study we were have considered fibromyalgia, that is a rheumatologic disease characterized by chronic widespread pain, fatigue, sleep disorders and neuro-cognitive deficits, very often associated with affective disorders and emotion regulation, like alexithymia. In the research were have made two groups of comparison, one composed by healthy women and one by patients with fibromyalgia. This comparison has been made to increase the empirical evidence in favor of the psychological questionnaires, DERS-16, TAS-20 and SCL-90 and the psychophysiological instrument HRV as emotional regulation marker. Finally, we analyzed the possible correlation between the two different approaches.

Da alcuni decenni il costrutto di regolazione emotiva è diventato centro d'interesse per molti ambiti della psicologia, in particolar modo per la psicologia clinica. Infatti, numerosi stusi scientifici hanno messo in evidenza la presenza di deficit della gestione delle emozioni all'origine, o come conseguenza, di molti disturbi psicopatologici. Per questo motivo un accurato assessment di tali problematiche risulta di estrema importanza. Sono principalmente due gli approcci che si sono sviluppati: uno psicologico/soggettivo, che si avvale prevalentemente di questionari self-report e valuta l'autopercezione che l'individuo possiede circa le proprie capacità regolative, e l'altro psicofisiologico, che mira invece all'individuazione delle componenti fisiologiche che stanno alla base del processo di regolazione. Grazie agli studi psicofisiologici è stato possibile mettere in evidenza il ruolo fondamentale che svolge il Sistema Nervoso Autonomo durante l'espressione e la modulazione delle emozioni. Questo infatti agirebbe sul cuore tramite due sistemi con azioni antagoniste tra loro: il Sistema Nervoso Simpatico, che accelera il battito, e il Sistema Nervoso Parasimpatico, che invece lo rallenta. Una buona alternanza tra questi due sarebbe alla base di una buona variabilità del battito cardiaco (HRV), che a sua volta è associata ad un'ottimale capacità regolativa. In aggiunta, nel nostro studio è stata presa in considerazione la fibromialgia, una patologia reumatologica caratterizzata da dolore cronico diffuso, fatigue, disturbi del sonno e deficit neuro-cognitivi, molto spesso associata a problemi della sfera affettiva e della regolazione delle emozioni. Nella ricerca sono stati messi a confronto due gruppi, uno di controllo, costituito da donne sane, e uno di pazienti fibromialgiche, per aumentare le evidenze empiriche a favore dei questionari psicologici DERS-16, TAS-20 e SCL-90 e dello strumento psicofisiologico HRV come marker di regolazione emotiva. Infine, abbiamo analizzato la possibile correlazione tra i due differenti approcci.