Il tema del difficile rapporto tra il dolo eventuale e la colpa cosciente è venuto assumendo, negli ultimi decenni, un rilievo particolare e sempre crescente. Non può sorprendere, in tale contesto, che la questione sia divenuta tra le più attuali che il panorama penalistico presenta, sia dal punto di vista pratico ¿ posto l'uso sempre crescente e massiccio che la giurisprudenza fa di tali categorie ¿ sia sotto un profilo eminentemente teorico. Sotto tale ultimo profilo, nonostante i cospicui contributi che all'approfondimento del tema sono stati forniti, permangono ancora zone scarsamente delineate. La disputa sulla struttura del dolo eventuale ruota, notoriamente, intorno ai due poli della rappresentazione e della volontà dell'evento. Infatti, le diverse prospettazioni elaborate possono essere distinte essenzialmente per il maggiore o minore rilievo attribuito al momento della rappresentazione e per lo spazio lasciato alla concreta indagine sull'atteggiamento interiore dell'agente, id est sulla componente volitiva od emozionale. La presente indagine muove dalla ricognizione dottrinale degli istituti in parola, tendendo conto, altresì, dei significativi contributi che si registrano, in tempi recenti, sul fronte giurisprudenziale, sia per quanto attiene alla struttura del dolo eventuale, sia per quanto attiene al suo accertamento. Dacché proprio il tema dell'accertamento del dolo eventuale non ha conosciuto approfondimenti pari a quelli dedicati dalla dottrina alla sua struttura, si è scelto, inoltre, di analizzare la tematica processuale del dolo eventuale alla luce delle più recenti pronunce giurisprudenziali intervenute sul tema, onde tentare una razionalizzazione degli indicatori probatori (o fattuali) concernenti il dolo eventuale. Peraltro, onde limitare tendenza espansiva del dolo eventuale in direzione della colpa con previsione e rispondere alle sempre maggiori esigenze di tutela espresse dalla collettività, parte della dottrina ha risposto con favore al quesito relativo all'opportunità di introdurre un tertium genus di imputazione soggettiva, espressivo di una rimproverabilità per ¿grave trascuratezza¿, ¿sconsideratezza¿ e ¿volontaria assunzione del rischio¿. Un tertium genus, da frapporre, sul modello della recklessness e della mise en danger, alle tradizionali categorie di dolo e colpa, conglobante in sé gli elementi propri delle attuali categorie del dolo eventuale e della colpa cosciente. L'indagine si propone, quindi, di enucleare gli aspetti positivi e negativi di siffatto intento riformista, tenuto conto, altresì, dei progetti di riforma del Codice Penale intervenuti sul fronte legislativo.
Il difficile rapporto tra dolo eventuale e colpa cosciente
VIGLIANCO, LORENZA
2011/2012
Abstract
Il tema del difficile rapporto tra il dolo eventuale e la colpa cosciente è venuto assumendo, negli ultimi decenni, un rilievo particolare e sempre crescente. Non può sorprendere, in tale contesto, che la questione sia divenuta tra le più attuali che il panorama penalistico presenta, sia dal punto di vista pratico ¿ posto l'uso sempre crescente e massiccio che la giurisprudenza fa di tali categorie ¿ sia sotto un profilo eminentemente teorico. Sotto tale ultimo profilo, nonostante i cospicui contributi che all'approfondimento del tema sono stati forniti, permangono ancora zone scarsamente delineate. La disputa sulla struttura del dolo eventuale ruota, notoriamente, intorno ai due poli della rappresentazione e della volontà dell'evento. Infatti, le diverse prospettazioni elaborate possono essere distinte essenzialmente per il maggiore o minore rilievo attribuito al momento della rappresentazione e per lo spazio lasciato alla concreta indagine sull'atteggiamento interiore dell'agente, id est sulla componente volitiva od emozionale. La presente indagine muove dalla ricognizione dottrinale degli istituti in parola, tendendo conto, altresì, dei significativi contributi che si registrano, in tempi recenti, sul fronte giurisprudenziale, sia per quanto attiene alla struttura del dolo eventuale, sia per quanto attiene al suo accertamento. Dacché proprio il tema dell'accertamento del dolo eventuale non ha conosciuto approfondimenti pari a quelli dedicati dalla dottrina alla sua struttura, si è scelto, inoltre, di analizzare la tematica processuale del dolo eventuale alla luce delle più recenti pronunce giurisprudenziali intervenute sul tema, onde tentare una razionalizzazione degli indicatori probatori (o fattuali) concernenti il dolo eventuale. Peraltro, onde limitare tendenza espansiva del dolo eventuale in direzione della colpa con previsione e rispondere alle sempre maggiori esigenze di tutela espresse dalla collettività, parte della dottrina ha risposto con favore al quesito relativo all'opportunità di introdurre un tertium genus di imputazione soggettiva, espressivo di una rimproverabilità per ¿grave trascuratezza¿, ¿sconsideratezza¿ e ¿volontaria assunzione del rischio¿. Un tertium genus, da frapporre, sul modello della recklessness e della mise en danger, alle tradizionali categorie di dolo e colpa, conglobante in sé gli elementi propri delle attuali categorie del dolo eventuale e della colpa cosciente. L'indagine si propone, quindi, di enucleare gli aspetti positivi e negativi di siffatto intento riformista, tenuto conto, altresì, dei progetti di riforma del Codice Penale intervenuti sul fronte legislativo.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
321118_tesi-ildifficilerapportotradoloeventualeecolpacosciente.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
2.24 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.24 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/24367