Les Τὰ μετ᾽ Ἀλέξανδρον de Dexippe, historien Athénien de la moitié du IIIᵉ siècle ap. J.-C., racontaient en quatre livres l'histoire suivante la mort d'Alexandre le Grand. Longtemps négligé de la critique et réduit à imitateur servile de Thucydide, Dexippe - déjà dans cette monographie parvenue en fragments et déprisée de la plupart des spécialistes à un élémentaire épitomé de l'homonyme monographie d'Arriane - fait preuve de richesse de documentation et de capacité de sélection de son propre matériel selon un précis projet storiographique qui l'amène à puiser dans des sources multiples et souvent à procéder de manière autonome d'elles. Bien que l'exiguïté et le caractère lacuneux des fragments subsistants ne permettent que d'avancer des hypothèses sur le cadre narratif et sur la structure de la monographie, les Τὰ μετ᾽ Ἀλέξανδρον, construits selon les lois de la storiographie qui imite les classiques de l'école de Thucydide, devaient constituer une oeuvre articulée dans laquelle l'auteur, en particulier par les fréquentes ῥήσεις, réfléchait sur les motivations profondes sous-jacentes à l'action politique et abordait les grands thèmes de la paix, de la guerre, de la valeur du sort dans le destin de l'homme et de la centralité des dispositions et des qualités individuelles, motifs centrales dans la réflexion de la Seconde Sophistique. De plus, le choix de l'auteur de traiter la première histoire hellénistique invite à réfléchir: par l'analyse des changements de l'époque commencés avec la mort du souverain macédonien et avec la fragmentation de son empire mondiale, Dexippe abordait le délicat sujet du déclin des antiques poleis face à l'émerger des monarchies hellénistiques et relevait les endogènes éléments de faiblesse qui amorcèrent le processus de désagrégation du système grec des poleis et provoquèrent la fin de l'unité imperiale sous l'égide macédonienne. Implicitement donc l'historien Athénien semble vouloir saisir les analogies et établir implicitement une comparaison entre les lointains et tourmentés événements du IV siècle av. J.-C. et son propre dramatique présent qui, marqué par la crise politique et la pression de plus en plus préoccupante des barbares aux frontières, apparaissait menacé par des éléments de désagrégation et des facteurs de fragmentation politique également inquiétants. Enfin il est vraisemblable que la perspective athenocentrique fût dominante dans l'oeuvre qui, sans apparaître affadie sur un nostalgique rêve de grandeur athénienne et sur une simple célebration du glorieux passé de la ville, faisait de l'histoire d'Athènes la protagoniste incontestée de la narration et le paradigme pour comprendre les causes de la fin de l'indépendance grecque et de la definitive affirmation des monarchies hellénistiques sur les organismes politiques urbains.
I Τὰ μετ᾽ Ἀλέξανδρον di Dexippo, storico ateniese della metà del III sec. d.C., narravano in quattro libri la storia successiva alla morte di Alessandro Magno. A lungo trascurato dalla critica e ridotto a pedissequo imitatore di Tucidide, Dexippo - già in questa monografia giunta in frammenti e sminuita dalla maggior parte degli studiosi a un'elementare epitome dell'omonima monografia di Arriano - dà prova di ricchezza di documentazione e di capacità di selezione del proprio materiale secondo un preciso disegno storiografico che lo porta ad attingere a molteplici fonti e spesso a procedere autonomamente da esse. Sebbene l'esiguità e la lacunosità dei frammenti superstiti non permettano di avanzare che ipotesi sull'impianto narrativo e sulla struttura della monografia, i Τὰ μετ᾽ Ἀλέξανδρον, costruiti secondo i dettami della storiografia classicheggiante di stampo tucidideo, dovevano configurarsi come un'opera articolata nella quale l'autore, in particolare attraverso le frequenti ῥήσεις, rifletteva sulle motivazioni profonde sottese all'azione politica e illustrava i grandi temi della pace, della guerra, del valore della sorte nel destino dell'uomo e della centralità delle doti e qualità individuali, motivi centrali nella riflessione della Seconda Sofistica. Inoltre la scelta dell'autore di trattare la prima storia ellenistica invita a riflettere: analizzando gli epocali cambiamenti avviatisi con la morte del sovrano macedone e con la frantumazione del suo impero mondiale, Dexippo affrontava il delicato tema del declino delle antiche poleis di fronte all'emergere delle monarchie ellenistiche e rilevava gli endogeni elementi di debolezza che avviarono il processo di disgregazione del sistema poliade greco e determinarono la fine dell'unità imperiale sotto l'egida macedone. Implicitamente dunque lo storico ateniese sembra voler cogliere le analogie e istituire implicitamente un confronto tra le lontane e travagliate vicende del IV secolo a.C. e il proprio drammatico presente, che, segnato dalla crisi politica e dalla sempre più preoccupante pressione dei barbari alle frontiere, appariva minacciato da elementi di disgregazione e fattori di frammentazione politica altrettanto inquietanti. Infine è verosimile che la prospettiva atenocentrica fosse prevalente nell'opera che, senza apparire appiattita su un nostalgico sogno di grandezza ateniese e su una mera celebrazione del glorioso passato della città, faceva della storia di Atene l'indiscussa protagonista della narrazione e il paradigma per comprendere le cause della fine dell'indipendenza greca e della definitiva affermazione delle monarchie ellenistiche sugli organismi politici cittadini.
I Τὰ μετ᾽ Ἀλέξανδρον di Dexippo di Atene: fra mimesi e realtà storica
INFANTE, CLAUDIA
2015/2016
Abstract
I Τὰ μετ᾽ Ἀλέξανδρον di Dexippo, storico ateniese della metà del III sec. d.C., narravano in quattro libri la storia successiva alla morte di Alessandro Magno. A lungo trascurato dalla critica e ridotto a pedissequo imitatore di Tucidide, Dexippo - già in questa monografia giunta in frammenti e sminuita dalla maggior parte degli studiosi a un'elementare epitome dell'omonima monografia di Arriano - dà prova di ricchezza di documentazione e di capacità di selezione del proprio materiale secondo un preciso disegno storiografico che lo porta ad attingere a molteplici fonti e spesso a procedere autonomamente da esse. Sebbene l'esiguità e la lacunosità dei frammenti superstiti non permettano di avanzare che ipotesi sull'impianto narrativo e sulla struttura della monografia, i Τὰ μετ᾽ Ἀλέξανδρον, costruiti secondo i dettami della storiografia classicheggiante di stampo tucidideo, dovevano configurarsi come un'opera articolata nella quale l'autore, in particolare attraverso le frequenti ῥήσεις, rifletteva sulle motivazioni profonde sottese all'azione politica e illustrava i grandi temi della pace, della guerra, del valore della sorte nel destino dell'uomo e della centralità delle doti e qualità individuali, motivi centrali nella riflessione della Seconda Sofistica. Inoltre la scelta dell'autore di trattare la prima storia ellenistica invita a riflettere: analizzando gli epocali cambiamenti avviatisi con la morte del sovrano macedone e con la frantumazione del suo impero mondiale, Dexippo affrontava il delicato tema del declino delle antiche poleis di fronte all'emergere delle monarchie ellenistiche e rilevava gli endogeni elementi di debolezza che avviarono il processo di disgregazione del sistema poliade greco e determinarono la fine dell'unità imperiale sotto l'egida macedone. Implicitamente dunque lo storico ateniese sembra voler cogliere le analogie e istituire implicitamente un confronto tra le lontane e travagliate vicende del IV secolo a.C. e il proprio drammatico presente, che, segnato dalla crisi politica e dalla sempre più preoccupante pressione dei barbari alle frontiere, appariva minacciato da elementi di disgregazione e fattori di frammentazione politica altrettanto inquietanti. Infine è verosimile che la prospettiva atenocentrica fosse prevalente nell'opera che, senza apparire appiattita su un nostalgico sogno di grandezza ateniese e su una mera celebrazione del glorioso passato della città, faceva della storia di Atene l'indiscussa protagonista della narrazione e il paradigma per comprendere le cause della fine dell'indipendenza greca e della definitiva affermazione delle monarchie ellenistiche sugli organismi politici cittadini.File | Dimensione | Formato | |
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