L'elaborato tratta il tema della fobia scolastica attraverso l'analisi dei principali sintomi e delle maggiori cause di insorgenza, mediante l'applicazione del modello funzionale del rifiuto della scuola, che classifica i soggetti sulla base di ciò che l'assenza da scuola rinforza. I maggiori rinforzi riguardano: il desiderio di evitare stimoli che generano emozioni spiacevoli, il tentativo di fuga da situazioni in cui si è esposti al giudizio altrui, la ricerca di attenzioni da parte dei famigliari e la volontà di ricercare gratificazioni tangibili al di fuori della scuola. In modo particolare la fobia scolastica è stata considerata come un possibile segnale della presenza della dislessia non ancora diagnosticata e trova quindi una spiegazione nel tentativo del soggetto di sottrarsi da situazioni valutative. Sono stati dunque approfonditi gli aspetti che causano disagio ad uno studente dislessico, tra cui l'autostima, l'autoefficacia scolastica e la motivazione ad apprendere, che causano spesso vissuti di inadeguatezza, frustrazione, mancanza di fiducia nelle proprie capacità fino alla scomparsa di interesse verso la scuola. Questi vissuti non consentono allo studente di affrontare con serenità il percorso scolastico e talvolta lo costringono ad abbandonare prematuramente la scuola. E' necessario un intervento tempestivo per consentirgli il rientro nel più breve tempo possibile e la scomparsa della sintomatologia. La tipologia di terapia che è stata maggiormente oggetto di studio e che al momento attuale sembra ottenere un grado di affidabilità maggiore a livello sperimentale, è quella cognitivo comportamentale. Essa ha come scopo quello di individuare, analizzare e correggere i pensieri disfunzionali alla base della fobia e che, attraverso una serie di indicazioni pratiche sulla gestione dell'ansia, permetta l'attenuazione e la ripresa della frequenza scolastica. La terapia cognitivo- comportamentale consente una diversificazione dei trattamenti a seconda degli aspetti su cui si rende necessario intervenire, andando a interrompere il meccanismo di rinforzo alla base della fobia.
LA FOBIA SCOLASTICA: CAUSE E POSSIBILI INTERVENTI
CRAVERO, GIULIA
2015/2016
Abstract
L'elaborato tratta il tema della fobia scolastica attraverso l'analisi dei principali sintomi e delle maggiori cause di insorgenza, mediante l'applicazione del modello funzionale del rifiuto della scuola, che classifica i soggetti sulla base di ciò che l'assenza da scuola rinforza. I maggiori rinforzi riguardano: il desiderio di evitare stimoli che generano emozioni spiacevoli, il tentativo di fuga da situazioni in cui si è esposti al giudizio altrui, la ricerca di attenzioni da parte dei famigliari e la volontà di ricercare gratificazioni tangibili al di fuori della scuola. In modo particolare la fobia scolastica è stata considerata come un possibile segnale della presenza della dislessia non ancora diagnosticata e trova quindi una spiegazione nel tentativo del soggetto di sottrarsi da situazioni valutative. Sono stati dunque approfonditi gli aspetti che causano disagio ad uno studente dislessico, tra cui l'autostima, l'autoefficacia scolastica e la motivazione ad apprendere, che causano spesso vissuti di inadeguatezza, frustrazione, mancanza di fiducia nelle proprie capacità fino alla scomparsa di interesse verso la scuola. Questi vissuti non consentono allo studente di affrontare con serenità il percorso scolastico e talvolta lo costringono ad abbandonare prematuramente la scuola. E' necessario un intervento tempestivo per consentirgli il rientro nel più breve tempo possibile e la scomparsa della sintomatologia. La tipologia di terapia che è stata maggiormente oggetto di studio e che al momento attuale sembra ottenere un grado di affidabilità maggiore a livello sperimentale, è quella cognitivo comportamentale. Essa ha come scopo quello di individuare, analizzare e correggere i pensieri disfunzionali alla base della fobia e che, attraverso una serie di indicazioni pratiche sulla gestione dell'ansia, permetta l'attenuazione e la ripresa della frequenza scolastica. La terapia cognitivo- comportamentale consente una diversificazione dei trattamenti a seconda degli aspetti su cui si rende necessario intervenire, andando a interrompere il meccanismo di rinforzo alla base della fobia.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/24175