Introduction: Given the changes in the diabetes mellitus landscape over the past 10 years, it has become possible to create personalized therapeutic strategies for patients with DMT2. According to that, an evaluation of renal function is mandatory to achieve a proper dosing regimen and to choose a correct active substance. Objective: The purpose of this scientific statement is to determine the overall prevalence of CKD in the DMT2 patients, relating to our territory day-care center, and to estimate the difference between various GFR evaluating equations. Correct treatments were investigated in CKD population according to eGFR results. Results: Data were collected from 1/05/14 to 31/05/2015. For every patients we considered serum creatinine, age, sex, weight and anti-hyperglycaemic drugs. We calculated GFR using Cockroft Gault, CDK-EPI and MDRD equations. We evaluated the prevalence of CKD in the population and the presence or absence of correct hypoglycaemic treatments. Correct treatment was evaluated considering dose and drugs data sheets. In our population CKD prevalence was 23,8%. Treatments were correct in 85,5 % of the cases, wrong in 14,2%. Drugs dosage errors reached 62,5%, whereas mistakes on data sheet reached 37,5%. Serum creatinine was higher than normal in 62,5% of the patients with incorrect treatments. Conclusion: Our work underlines the importance of GFR evaluation in setting a proper anti-hyperglycaemic drug-dosing regimen. It is important to choose drugs not only based on serum creatinine, but also considering kidney function and referring to GFR. CDK-EPI is the most reliable equation in type 2 diabetes mellitus. Drugs treatment must be set using medications that are allowed in CKD population and that do not need drug dosage modification. This is mandatory considering that CKD elderly patients are at risk of acute kidney failure.
Introduzione: Negli ultimi anni è stata notevolmente ampliata la gamma di principi attivi ipoglicemizzanti utilizzabili nei pazienti con DTM2, fornendo al personale medico la possibilità di personalizzare la terapia sul singolo paziente, e a quest'ultimo di usufruire di farmaci più sicuri e con minor rischio di effetti collaterali. La valutazione della funzionalità renale, in questo contesto, si pone al centro della corretta scelta terapeutica, sia in termini di posologia che di classe medicinale. Obiettivo: Obiettivo dello studio è stato valutare la prevalenza di IRC in pazienti diabetici tipo 2 afferenti a un servizio ambulatoriale territoriale e le eventuali differenze legate alla diversa metodica di valutazione del filtrato utilizzata. È stata inoltre indagata l'appropriatezza terapeutica in relazione alla funzionalità renale nei soggetti in IRC. Risultati: Sono stati presi in considerazione, in maniera retrospettiva, tutti i pazienti seguiti dal Centro Unificato di Diabetologia presso il San Giovanni Antica Sede, AOU Città della Salute della Scienza di Torino, nell'intervallo di tempo compreso tra il 01/05/2014 e il 31/05/2015. I dati raccolti, per singolo paziente, riguardano l'età, il peso, il sesso, la creatinina e la terapia ipoglicemizzante in corso. La prevalenza dell'IRC è stata valutata in riferimento alle equazioni di Cockroft Gault, CDK-EPI ed MDRD. L'appropriatezza terapeutica è stata valutata, in ogni soggetto, in base al grado di insufficienza renale stimato secondo le tre suddette equazioni. Sono state distinte: inappropriatezza terapeutica per scorretta posologia e inappropriatezza terapeutica per mancata indicazione da RCP. Su una popolazione di 1418 soggetti, la prevalenza di IRC è risultata del 23,8%. L'appropriatezza terapeutica è risultata presente nell'85,8% dei soggetti con malattia renale cronica. I casi di terapia non appropriata(14,2%) si sono verificati nel 62,5% per scorretta posologia, nel 37,5% per valori di GFR considerati non compatibili con la terapia in corso. I dati della creatininemia, nella sottopopolazione con terapia non appropriata, hanno dimostrato la presenza di valori del marker superiori al range di normalità nel 62,5% dei casi. Conclusioni: Il nostro studio sottolinea l'importanza della valutazione del filtrato, che deve avvenire facendo ricorso all'impiego di formule e non basandosi sul solo valore della creatininemia, pena la somministrazione di farmaci efficaci, ma potenzialmente dannosi. L'equazione CDK-EPI appare la più affidabile nella popolazione diabetica di tipo 2. Conseguentemente, la scelta terapeutica deve essere guidata dalla disponibilità di farmaci relativamente nuovi che non siano controindicati nell'IRC e che non richiedano adeguamenti posologici, soprattutto tenendo in considerazione il fatto che un anziano con malattia renale cronica è più a rischio di IRA, rendendo pertanto obbligatorio utilizzare un farmaco ipoglicemizzante "sicuro".
VALUTAZIONE DELL'APPROPRIATEZZA DELLA TERAPIA IPOGLICEMIZZANTE ORALE IN UN'AMPIA CASISTICA DI PAZIENTI DIABETICI DI TIPO 2 CON INSUFFICIENZA RENALE CRONICA.
FODDAI, SILVIA GRAZIETTA
2015/2016
Abstract
Introduzione: Negli ultimi anni è stata notevolmente ampliata la gamma di principi attivi ipoglicemizzanti utilizzabili nei pazienti con DTM2, fornendo al personale medico la possibilità di personalizzare la terapia sul singolo paziente, e a quest'ultimo di usufruire di farmaci più sicuri e con minor rischio di effetti collaterali. La valutazione della funzionalità renale, in questo contesto, si pone al centro della corretta scelta terapeutica, sia in termini di posologia che di classe medicinale. Obiettivo: Obiettivo dello studio è stato valutare la prevalenza di IRC in pazienti diabetici tipo 2 afferenti a un servizio ambulatoriale territoriale e le eventuali differenze legate alla diversa metodica di valutazione del filtrato utilizzata. È stata inoltre indagata l'appropriatezza terapeutica in relazione alla funzionalità renale nei soggetti in IRC. Risultati: Sono stati presi in considerazione, in maniera retrospettiva, tutti i pazienti seguiti dal Centro Unificato di Diabetologia presso il San Giovanni Antica Sede, AOU Città della Salute della Scienza di Torino, nell'intervallo di tempo compreso tra il 01/05/2014 e il 31/05/2015. I dati raccolti, per singolo paziente, riguardano l'età, il peso, il sesso, la creatinina e la terapia ipoglicemizzante in corso. La prevalenza dell'IRC è stata valutata in riferimento alle equazioni di Cockroft Gault, CDK-EPI ed MDRD. L'appropriatezza terapeutica è stata valutata, in ogni soggetto, in base al grado di insufficienza renale stimato secondo le tre suddette equazioni. Sono state distinte: inappropriatezza terapeutica per scorretta posologia e inappropriatezza terapeutica per mancata indicazione da RCP. Su una popolazione di 1418 soggetti, la prevalenza di IRC è risultata del 23,8%. L'appropriatezza terapeutica è risultata presente nell'85,8% dei soggetti con malattia renale cronica. I casi di terapia non appropriata(14,2%) si sono verificati nel 62,5% per scorretta posologia, nel 37,5% per valori di GFR considerati non compatibili con la terapia in corso. I dati della creatininemia, nella sottopopolazione con terapia non appropriata, hanno dimostrato la presenza di valori del marker superiori al range di normalità nel 62,5% dei casi. Conclusioni: Il nostro studio sottolinea l'importanza della valutazione del filtrato, che deve avvenire facendo ricorso all'impiego di formule e non basandosi sul solo valore della creatininemia, pena la somministrazione di farmaci efficaci, ma potenzialmente dannosi. L'equazione CDK-EPI appare la più affidabile nella popolazione diabetica di tipo 2. Conseguentemente, la scelta terapeutica deve essere guidata dalla disponibilità di farmaci relativamente nuovi che non siano controindicati nell'IRC e che non richiedano adeguamenti posologici, soprattutto tenendo in considerazione il fatto che un anziano con malattia renale cronica è più a rischio di IRA, rendendo pertanto obbligatorio utilizzare un farmaco ipoglicemizzante "sicuro".File | Dimensione | Formato | |
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