Abstract Chemotherapy, essential for treating certain cancers, often relies on intravenous infusion. A traditional peripheral infusion carries risks related to potential drug extravasation, as well as the need for frequent venipunctures. For these reasons, it is crucial to choose a safe and comfortable venous access. In recent years, the use of central venous access has become more widespread, offering safer and more practical solutions for oncology patients. However, it is still unknown what patients' preferences are regarding different devices, as well as their impact on daily life, and how this differs from healthcare professionals' perceptions on the matter. Methods This thesis analyzed the impact of central venous catheters, specifically peripherally inserted central catheters (PICC) and totally implantable venous access devices (Port), on the quality of life of oncology patients at the Oncology Day Hospital of the San Luigi Gonzaga University Hospital. Questionnaires were distributed to investigate patients' perceptions in terms of the management and impact of CVCs on their lives. Additionally, a questionnaire was used to gather healthcare professionals' opinions regarding the practicality and safety of the devices themselves. Results The results from the questionnaires administered to patients showed that Port-type CVCs were generally preferred due to less frequent dressing changes and a lower aesthetic impact compared to PICCs. However, PICCs were more appreciated by patients who required a less invasive placement. Most patients did not report difficulties in daily life related to the use of the two devices. Patient involvement in the choice of device was very limited, with most reporting that the decision was made solely by the physician. Regarding healthcare professionals, the importance of greater standardization in the management of central venous devices and ongoing training to ensure safe and effective clinical practice emerged. Overall, healthcare workers found Port-type access easier to manage compared to PICCs. Conclusions In conclusion, there is a general agreement between oncology patients and healthcare professionals on the impact of venous devices (PICC and Port), and the importance of greater patient involvement in the decision-making process regarding device placement is emphasized. Specialized nurses can be key resources in improving the care pathway and facilitating peer support among patients.

Abstract La chemioterapia, fondamentale per trattare alcune neoplasie, si basa spesso sull'infusione endovenosa. Un’infusione periferica tradizionale comporta rischi legati all’eventuale extravasazione del farmaco nonché frequenti venipunture. Per tali motivi risulta essenziale scegliere un accesso venoso sicuro e confortevole. Negli ultimi anni, l'uso di accessi venosi centrali si è consolidato, offrendo soluzioni più sicure e pratiche per i pazienti oncologici. Tuttavia, non è ancora noto quali siano le preferenze dei pazienti nei confronti di dispositivi differenti nonché il loro impatto sulla vita quotidiana, e quanto ciò si discosti o meno dalla percezione dei sanitari a riguardo. Metodi Questa tesi ha analizzato l'impatto dei cateteri venosi centrali (CVC) in particolare cateteri venosi a inserzione periferica (PICC) e accessi venosi totalmente impiantabili (Port), sulla qualità della vita dei pazienti oncologici in trattamento presso il Day Hospital Oncologico dell'AOU San Luigi Gonzaga. Sono stati distribuiti dei questionari volti a indagare le percezioni dei pazienti in termini di gestione e impatto sulla propria vita dei CVC. È stato inoltre utilizzato un questionario volto ad indagare le opinioni degli operatori sanitari riguardo alla praticità e sicurezza dei dispositivi stessi. Risultati I questionari sono stati somministrati a 53 pazienti e 39 sanitari. I pazienti hanno riferito una buona soddisfazione rispetto ai CVC posizionati ed un ridotto tasso di complicanze. Nonostante il livello di informazioni ricevute risultasse soddisfacente, il coinvolgimento dei pazienti al momento della scelta del tipo dispositivo da impiantare è stato molto limitato. Tra i pazienti che riferiva un qualche tipo impatto sulla quotidianità da parte del dispositivo, la maggioranza risultava portatrice di accessi tipo PICC. Per quanto riguarda gli operatori sanitari, è emersa l’importanza di una formazione continua circa la gestione dei CVC per garantire una pratica clinica sicura ed efficace. In generale, i sanitari hanno giudicato gli accessi tipo Port più facili da gestire rispetto ai PICC nonché più confortevoli. Conclusioni Questo lavoro suggerisce una buona concordanza tra pazienti e sanitari circa l’impatto dei CVC sulla quotidianità dei pazienti affetti da tumori solidi. Un maggiore coinvolgimento dei pazienti al momento della scelta del dispositivo potrebbe ulteriormente migliorare l’esperienza dei pazienti portatori di CVC. Infermieri specializzati possono essere risorse chiave nel migliorare il percorso di cura, guidando il paziente sia al momento della scelta del dispositivo più idoneo che durante l’utilizzo dello stesso.

Cateteri venosi centrali in oncologia: percezioni di pazienti e sanitari a confronto

PULVIRENTI, MARIAGRAZIA
2023/2024

Abstract

Abstract La chemioterapia, fondamentale per trattare alcune neoplasie, si basa spesso sull'infusione endovenosa. Un’infusione periferica tradizionale comporta rischi legati all’eventuale extravasazione del farmaco nonché frequenti venipunture. Per tali motivi risulta essenziale scegliere un accesso venoso sicuro e confortevole. Negli ultimi anni, l'uso di accessi venosi centrali si è consolidato, offrendo soluzioni più sicure e pratiche per i pazienti oncologici. Tuttavia, non è ancora noto quali siano le preferenze dei pazienti nei confronti di dispositivi differenti nonché il loro impatto sulla vita quotidiana, e quanto ciò si discosti o meno dalla percezione dei sanitari a riguardo. Metodi Questa tesi ha analizzato l'impatto dei cateteri venosi centrali (CVC) in particolare cateteri venosi a inserzione periferica (PICC) e accessi venosi totalmente impiantabili (Port), sulla qualità della vita dei pazienti oncologici in trattamento presso il Day Hospital Oncologico dell'AOU San Luigi Gonzaga. Sono stati distribuiti dei questionari volti a indagare le percezioni dei pazienti in termini di gestione e impatto sulla propria vita dei CVC. È stato inoltre utilizzato un questionario volto ad indagare le opinioni degli operatori sanitari riguardo alla praticità e sicurezza dei dispositivi stessi. Risultati I questionari sono stati somministrati a 53 pazienti e 39 sanitari. I pazienti hanno riferito una buona soddisfazione rispetto ai CVC posizionati ed un ridotto tasso di complicanze. Nonostante il livello di informazioni ricevute risultasse soddisfacente, il coinvolgimento dei pazienti al momento della scelta del tipo dispositivo da impiantare è stato molto limitato. Tra i pazienti che riferiva un qualche tipo impatto sulla quotidianità da parte del dispositivo, la maggioranza risultava portatrice di accessi tipo PICC. Per quanto riguarda gli operatori sanitari, è emersa l’importanza di una formazione continua circa la gestione dei CVC per garantire una pratica clinica sicura ed efficace. In generale, i sanitari hanno giudicato gli accessi tipo Port più facili da gestire rispetto ai PICC nonché più confortevoli. Conclusioni Questo lavoro suggerisce una buona concordanza tra pazienti e sanitari circa l’impatto dei CVC sulla quotidianità dei pazienti affetti da tumori solidi. Un maggiore coinvolgimento dei pazienti al momento della scelta del dispositivo potrebbe ulteriormente migliorare l’esperienza dei pazienti portatori di CVC. Infermieri specializzati possono essere risorse chiave nel migliorare il percorso di cura, guidando il paziente sia al momento della scelta del dispositivo più idoneo che durante l’utilizzo dello stesso.
Central venous catheters in oncology: a comparison of patients and healthcare workers’ perceptions
Abstract Chemotherapy, essential for treating certain cancers, often relies on intravenous infusion. A traditional peripheral infusion carries risks related to potential drug extravasation, as well as the need for frequent venipunctures. For these reasons, it is crucial to choose a safe and comfortable venous access. In recent years, the use of central venous access has become more widespread, offering safer and more practical solutions for oncology patients. However, it is still unknown what patients' preferences are regarding different devices, as well as their impact on daily life, and how this differs from healthcare professionals' perceptions on the matter. Methods This thesis analyzed the impact of central venous catheters, specifically peripherally inserted central catheters (PICC) and totally implantable venous access devices (Port), on the quality of life of oncology patients at the Oncology Day Hospital of the San Luigi Gonzaga University Hospital. Questionnaires were distributed to investigate patients' perceptions in terms of the management and impact of CVCs on their lives. Additionally, a questionnaire was used to gather healthcare professionals' opinions regarding the practicality and safety of the devices themselves. Results The results from the questionnaires administered to patients showed that Port-type CVCs were generally preferred due to less frequent dressing changes and a lower aesthetic impact compared to PICCs. However, PICCs were more appreciated by patients who required a less invasive placement. Most patients did not report difficulties in daily life related to the use of the two devices. Patient involvement in the choice of device was very limited, with most reporting that the decision was made solely by the physician. Regarding healthcare professionals, the importance of greater standardization in the management of central venous devices and ongoing training to ensure safe and effective clinical practice emerged. Overall, healthcare workers found Port-type access easier to manage compared to PICCs. Conclusions In conclusion, there is a general agreement between oncology patients and healthcare professionals on the impact of venous devices (PICC and Port), and the importance of greater patient involvement in the decision-making process regarding device placement is emphasized. Specialized nurses can be key resources in improving the care pathway and facilitating peer support among patients.
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