Objective: the aim of this study is to conduct a literature review to investigate the effectiveness of physiotherapy in the treatment of pelvic organ prolapse (POP).
Background: Pelvic organ prolapse is a condition that affects women; the prevalence increasing with age. Pop is the descent of one or more pelvic organs through the urogenital hiatus. Based on the body part concerned, it can be a cystocele, if the bladder descends, an urethrocele, if the urethra descends, an enterocele, if part of the bowel descends, a rectocele, if the rectum descends, or a coltocele, with the descent into the vagina, of the vaginal wall itself. The causes are multifactorial, but primarily associated with pregnancy and vaginal delivery, and also with pelvic surgery, but also with sustained episodes of increased intra-abdominal pressure, including obesity, chronic cough, constipation, and repeated heavy lifting. Symptoms become more bothersome as the bulge protrudes past the vaginal opening. Symptoms are vaginal bulge and pressure, urinary incontinence, fecal incontinence and sexual dysfunction. The interventions can be either about surgery or about the application of a conservative method, like physiotherapy.
Materials and Methods: The research was carried out in the main Database (Pubmed, Scopus, The Cochrane Library, Embase and PEDro) and in some books related to the topic. The research was limited to randomized controlled trials (RCT) and reviews; the research was about the last ten years. The studies included female people, without age limitation.
Result: 11 articles were included, 6 reviews and 5 RCT. These studies analyze the effectiveness of physiotherapy to improve symptoms and quality of life related to pelvic organ prolapse, compared to other treatments, like surgery or other conservative methods. 
Conclusion: Eventually it can be said that there are benefits from physiotherapy regarding quality of life, symptoms and stage of pelvic organ prolapse. The most considered conservative treatment in the literature is the pelvic floor muscle training (PFMT), which is found to be effective in women who have low-grade POP, but other treatments are not examined in detail, and there is not an established protocol for PFMT, but this kind of rehabilitation intervention must be customized, based on the patient’s preference and medical history.

Disegno dello studio: tesi compilativa
Obiettivo: condurre una revisione della letteratura per indagare le possibilità terapeutiche fisioterapiche e la loro efficacia nel trattamento del prolasso pelvico.
Background: Il prolasso urogenitale è una condizione che colpisce le donne, maggiormente con l'aumentare dell’età. È la discesa di uno o più organi pelvici attraverso lo hiatus urogenitale. È un’alterazione anatomica e funzionale a carattere progressivo. In base all’organo interessato si può avere il cistocele, se discesa di vescica, l’uretrocele, se discende l’uretra, l’enterocele, se discende parte dell’intestino, rettocele, se discende il retto, o coltocele, con discesa nella vagina, della parete vaginale stessa.
Le cause sono multifattoriali, ma primariamente associate al numero e alla metodica di parti vaginali, chirurgia pelvica, episodi ripetuti di forte aumento della pressione endoaddominale, che includono obesità, stipsi, tosse cronica e sollevamento di pesi gravosi. I sintomi possono essere senso di pesantezza a livello pelvico, incontinenza urinaria, incontinenza fecale e disfunzioni sessuali, tutti, in maniera più o meno severa, gravano sulla qualità di vita. Gli interventi sono molteplici, di tipo conservativo e non conservativo, nel primo campo si inserisce la chirurgia pelvica, nel secondo, il trattamento fisioterapico. 
Materiali e metodi: è stata effettuata una ricerca nelle principali banche dati (Pubmed, Scopus, The Cochrane Library, Embase e PEDro) e nei libri inerenti all’ argomento. Si è deciso di limitare la ricerca agli studi randomizzati controllati e alle revisioni, restringendo la ricerca agli ultimi dieci anni. Gli studi comprendevano persone di sesso femminile, senza limitazione per quanto riguarda l’età.
Risultati: sono stati inclusi 11 articoli, di cui 6 revisioni e 5 RCT, tutti analizzano l’efficacia del trattamento fisioterapico nel migliorare i sintomi legati al prolasso pelvico e alla qualità di vita, comparato al non trattamento, alla chirurgia o ad altre metodiche conservative. 
Conclusioni: si può affermare che la fisioterapia porta benefici riguardo la qualità di vita, i sintomi e il grado di prolasso. Il trattamento conservativo più discusso in letteratura è il pelvic floor muscle training (PFMT), che risulta efficace in donne con prolasso urogenitale di basso grado. Altri trattamenti
non vengono studiati nel dettaglio, e non c’è un protocollo standard per applicare il PFMT, ma è un tipo di riabilitazione che dev’essere personalizzata sulla paziente, in base alla sua storia clinica e alle sue esigenze.

La riabilitazione del pavimento pelvico nei prolassi urogenitali di basso grado

GASARO, GIORGIA
2020/2021

Abstract

Disegno dello studio: tesi compilativa
Obiettivo: condurre una revisione della letteratura per indagare le possibilità terapeutiche fisioterapiche e la loro efficacia nel trattamento del prolasso pelvico.
Background: Il prolasso urogenitale è una condizione che colpisce le donne, maggiormente con l'aumentare dell’età. È la discesa di uno o più organi pelvici attraverso lo hiatus urogenitale. È un’alterazione anatomica e funzionale a carattere progressivo. In base all’organo interessato si può avere il cistocele, se discesa di vescica, l’uretrocele, se discende l’uretra, l’enterocele, se discende parte dell’intestino, rettocele, se discende il retto, o coltocele, con discesa nella vagina, della parete vaginale stessa.
Le cause sono multifattoriali, ma primariamente associate al numero e alla metodica di parti vaginali, chirurgia pelvica, episodi ripetuti di forte aumento della pressione endoaddominale, che includono obesità, stipsi, tosse cronica e sollevamento di pesi gravosi. I sintomi possono essere senso di pesantezza a livello pelvico, incontinenza urinaria, incontinenza fecale e disfunzioni sessuali, tutti, in maniera più o meno severa, gravano sulla qualità di vita. Gli interventi sono molteplici, di tipo conservativo e non conservativo, nel primo campo si inserisce la chirurgia pelvica, nel secondo, il trattamento fisioterapico. 
Materiali e metodi: è stata effettuata una ricerca nelle principali banche dati (Pubmed, Scopus, The Cochrane Library, Embase e PEDro) e nei libri inerenti all’ argomento. Si è deciso di limitare la ricerca agli studi randomizzati controllati e alle revisioni, restringendo la ricerca agli ultimi dieci anni. Gli studi comprendevano persone di sesso femminile, senza limitazione per quanto riguarda l’età.
Risultati: sono stati inclusi 11 articoli, di cui 6 revisioni e 5 RCT, tutti analizzano l’efficacia del trattamento fisioterapico nel migliorare i sintomi legati al prolasso pelvico e alla qualità di vita, comparato al non trattamento, alla chirurgia o ad altre metodiche conservative. 
Conclusioni: si può affermare che la fisioterapia porta benefici riguardo la qualità di vita, i sintomi e il grado di prolasso. Il trattamento conservativo più discusso in letteratura è il pelvic floor muscle training (PFMT), che risulta efficace in donne con prolasso urogenitale di basso grado. Altri trattamenti
non vengono studiati nel dettaglio, e non c’è un protocollo standard per applicare il PFMT, ma è un tipo di riabilitazione che dev’essere personalizzata sulla paziente, in base alla sua storia clinica e alle sue esigenze.
Pelvic floor rehabilitation in the treatment of low-grade pelvic organ prolapse
Objective: the aim of this study is to conduct a literature review to investigate the effectiveness of physiotherapy in the treatment of pelvic organ prolapse (POP).
Background: Pelvic organ prolapse is a condition that affects women; the prevalence increasing with age. Pop is the descent of one or more pelvic organs through the urogenital hiatus. Based on the body part concerned, it can be a cystocele, if the bladder descends, an urethrocele, if the urethra descends, an enterocele, if part of the bowel descends, a rectocele, if the rectum descends, or a coltocele, with the descent into the vagina, of the vaginal wall itself. The causes are multifactorial, but primarily associated with pregnancy and vaginal delivery, and also with pelvic surgery, but also with sustained episodes of increased intra-abdominal pressure, including obesity, chronic cough, constipation, and repeated heavy lifting. Symptoms become more bothersome as the bulge protrudes past the vaginal opening. Symptoms are vaginal bulge and pressure, urinary incontinence, fecal incontinence and sexual dysfunction. The interventions can be either about surgery or about the application of a conservative method, like physiotherapy.
Materials and Methods: The research was carried out in the main Database (Pubmed, Scopus, The Cochrane Library, Embase and PEDro) and in some books related to the topic. The research was limited to randomized controlled trials (RCT) and reviews; the research was about the last ten years. The studies included female people, without age limitation.
Result: 11 articles were included, 6 reviews and 5 RCT. These studies analyze the effectiveness of physiotherapy to improve symptoms and quality of life related to pelvic organ prolapse, compared to other treatments, like surgery or other conservative methods. 
Conclusion: Eventually it can be said that there are benefits from physiotherapy regarding quality of life, symptoms and stage of pelvic organ prolapse. The most considered conservative treatment in the literature is the pelvic floor muscle training (PFMT), which is found to be effective in women who have low-grade POP, but other treatments are not examined in detail, and there is not an established protocol for PFMT, but this kind of rehabilitation intervention must be customized, based on the patient’s preference and medical history.
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