The ability of human beings to understand and interpret the behavior of others as their own and expression of thoughts, feelings, emotions and beliefs is critical in establishing interpersonal tool and give value to the links between people. The basis of our empathy, then, there is the ability to perceive and recognize not only our emotions, but also those of the other, to imagine his feelings, his fantasies, understand and share the feelings: that mentalizing. In everyday life, this is an automatic process and unconscious, but, in reality, is the result of a gradual acquisition of man in the course of his life. The problem is that this ability, which to us may seem so familiar as to be taken for granted, is not present in all equally. Numerous clinical investigations have shown us that the extraordinary ability to understand themselves and others in terms of mental states is related to the quality of early relationships with caregivers, the more the caregiver is able to understand our feelings and our emotions, the more has the opportunity to develop a sense of mentalization. We can see that the first chapters focus on what are the elements that define the development of the self, then give way to the heart of my work: the 'impact of violence and traumatic experiences on the development of the self. The second part of our work is dedicated to the analysis of the problem of violence, its victims and its consequences. We then outline the concepts of the various forms of abuse and domestic violence. We speak here of family violence, because it is the warm and safe hearth the main place where you commit abuse of a child. We speak also of parental violence, and we have deepened especially the mother-child relationship, since, according to statistics considered, it is the mother that she was bullied frequently. Continuing our analysis we will talk about traumatic relationships where the theory of the child's mind is not developed at all, because the trauma blocks the integration processing with implicit and explicit, resulting in a deterioration of mentalization with very negative consequences for the development of personality. A 'last part will be devoted to Borderline Personality Disorder, as studies show that one of the causes of the onset of this disorder is the very childhood maltreatment and a deficit in the mirroring between caregiver and child.
La capacità dell'essere umano di comprendere e interpretare il comportamento proprio e altrui come espressione di pensieri, sentimenti, emozioni e credenze è lo strumento interpersonale fondamentale per stabilire e dare valore ai legami tra persone. Alla base della nostra empatia, quindi, troviamo la capacità di percepire e riconoscere non solo le nostre emozioni, ma anche quelle dell'altro, di immaginare i suoi sentimenti, le sue fantasie, di comprenderne e condividerne gli affetti: ovvero mentalizzare. Nella vita quotidiana questo è un processo automatico e inconsapevole, ma, in realtà, è il frutto di una graduale acquisizione dell'uomo nel corso della sua vita. Il problema è che questa capacità, che a noi può sembrare così familiare da essere scontata, non è presente in tutti in ugual modo.Numerose ricerche cliniche ci dimostrano che la straordinaria capacità di comprendere sé stessi e gli altri in termini di stati mentali è correlata alla qualità delle prime relazioni con il caregiver; quanto più il caregiver riesce a comprendere i nostri vissuti e le nostre emozioni, tanto più si ha la possibilità di sviluppare un'adeguata capacità di mentalizzazione. Nel primo capitolo viene descritto ed analizzato il concetto di mentalizzazione e la sua importanza per uno sviluppo ottimale dell'individuo. Viene preso in considerazione il pensiero di Fonagy e di altri autori che hanno sviluppato tale concetto. Nel secondo capitolo, viene analizzato il legame tra mentalizzazione e teoria dell'attaccamento partendo dal suo precursore: Bowbly. Nel secondo capitolo inizieremo ad introdurre anche il concetto di vulnerabilità al trauma e la sua connessione con la capacità di mentalizzazione. Possiamo notare come i primi capitoli si concentrino su quali siano gli elementi che definiscono lo sviluppo del Sè, per poi dare spazio al cuore del mio lavoro: l' impatto della violenza e delle esperienze traumatiche sullo sviluppo del Sè. La seconda parte del nostro lavoro è infatti dedicata all'analisi del problema della violenza, delle sue vittime e delle sue conseguenze. Si delineano quindi i concetti di maltrattamento e le varie forme di violenza familiare. Parliamo, qui, di violenza familiare, poiché è proprio il caldo e sicuro focolare domestico il luogo principale dove si commettono abusi ai danni di un bambino. Parliamo inoltre di violenza genitoriale, e abbiamo approfondito soprattutto il rapporto madre-bambino, poiché, secondo le statistiche considerate, è proprio la madre colei che più frequentemente lo maltratta. Proseguendo la nostra analisi parleremo di relazioni traumatiche dove la teoria della mente del bambino non viene affatto sviluppata; infatti il trauma blocca l'integrazione dell'elaborazione implicita con quella esplicita, causando un deterioramento della mentalizzazione con conseguenze molto negative per lo sviluppo della personalità. Un' ultima parte verrà dedicata al Disturbo Borderline di Personalità, in quanto vari studi dimostrano che una delle cause dell'insorgenza di questo disturbo è proprio il maltrattamento subito all'infanzia e un deficit nel rispecchiamento tra caregiver e bambino.
Mentalizzazione e trauma: dalla regolazione affettiva allo sviluppo del Sè
SBODIO, SARA
2011/2012
Abstract
La capacità dell'essere umano di comprendere e interpretare il comportamento proprio e altrui come espressione di pensieri, sentimenti, emozioni e credenze è lo strumento interpersonale fondamentale per stabilire e dare valore ai legami tra persone. Alla base della nostra empatia, quindi, troviamo la capacità di percepire e riconoscere non solo le nostre emozioni, ma anche quelle dell'altro, di immaginare i suoi sentimenti, le sue fantasie, di comprenderne e condividerne gli affetti: ovvero mentalizzare. Nella vita quotidiana questo è un processo automatico e inconsapevole, ma, in realtà, è il frutto di una graduale acquisizione dell'uomo nel corso della sua vita. Il problema è che questa capacità, che a noi può sembrare così familiare da essere scontata, non è presente in tutti in ugual modo.Numerose ricerche cliniche ci dimostrano che la straordinaria capacità di comprendere sé stessi e gli altri in termini di stati mentali è correlata alla qualità delle prime relazioni con il caregiver; quanto più il caregiver riesce a comprendere i nostri vissuti e le nostre emozioni, tanto più si ha la possibilità di sviluppare un'adeguata capacità di mentalizzazione. Nel primo capitolo viene descritto ed analizzato il concetto di mentalizzazione e la sua importanza per uno sviluppo ottimale dell'individuo. Viene preso in considerazione il pensiero di Fonagy e di altri autori che hanno sviluppato tale concetto. Nel secondo capitolo, viene analizzato il legame tra mentalizzazione e teoria dell'attaccamento partendo dal suo precursore: Bowbly. Nel secondo capitolo inizieremo ad introdurre anche il concetto di vulnerabilità al trauma e la sua connessione con la capacità di mentalizzazione. Possiamo notare come i primi capitoli si concentrino su quali siano gli elementi che definiscono lo sviluppo del Sè, per poi dare spazio al cuore del mio lavoro: l' impatto della violenza e delle esperienze traumatiche sullo sviluppo del Sè. La seconda parte del nostro lavoro è infatti dedicata all'analisi del problema della violenza, delle sue vittime e delle sue conseguenze. Si delineano quindi i concetti di maltrattamento e le varie forme di violenza familiare. Parliamo, qui, di violenza familiare, poiché è proprio il caldo e sicuro focolare domestico il luogo principale dove si commettono abusi ai danni di un bambino. Parliamo inoltre di violenza genitoriale, e abbiamo approfondito soprattutto il rapporto madre-bambino, poiché, secondo le statistiche considerate, è proprio la madre colei che più frequentemente lo maltratta. Proseguendo la nostra analisi parleremo di relazioni traumatiche dove la teoria della mente del bambino non viene affatto sviluppata; infatti il trauma blocca l'integrazione dell'elaborazione implicita con quella esplicita, causando un deterioramento della mentalizzazione con conseguenze molto negative per lo sviluppo della personalità. Un' ultima parte verrà dedicata al Disturbo Borderline di Personalità, in quanto vari studi dimostrano che una delle cause dell'insorgenza di questo disturbo è proprio il maltrattamento subito all'infanzia e un deficit nel rispecchiamento tra caregiver e bambino.File | Dimensione | Formato | |
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