Weed management is a fundamental practice for achieving adequate levels of production, especially in rice cultivation. Effects due to the presence of the weeds, can even result in the total loss of the crop. In the water seeded rice, weeds, in Italian paddies are mainly represented by the species typical of the flooded soil, while in dry seeded rice in dry soil. before flooding, by the weeds common in spring-cycle crops, such as corn and soybeans. In both seeding conditions, the species belonging to the Echinochloa genus, (E. crus-galli, E. colona, E. erecta and E. phyllopogon), and commonly named in Italian ¿giavoni¿, are considered as the most widespread rice weeds and, in general, one of the major control issues. The presence of these and other weeds in the paddy field is greatly influenced by cultivation practice adopted and, in particular, the preparation of the soil, the seeding system, the water management technique, and the chemical control technique adopted. The latter are recognized worldwide as one of the factors that can mostly affect the weed dynamic in rice. Over the last years there has been a significant reduction of herbicides modes of action available, mainly because of the new, more restrictive European regulation regarding the registration of the plant protection products. The continued and repeated use of herbicides with the same mode of action, in rice monocropping conditions, has favoured the appearance and selection of weed populations resistant to these herbicides. This phenomenon has assumed an alarming spread especially in Echinochloa spp.. In the last decade a large number of E. crus-galli populations with simple resistance both to herbicides ALS inhibitor herbicides, ACCasi inhibitors and propanil, and multiple resistance against ALS and ACCasi inhibitor have been found in the Italian rice fields. Populations of E. crus-pavonis, E. phyllopogon and E. erecta have also been detected with multiple resistance against the ALS and ACCasi inhibitors. In the latter species also multiple resistance cases to quinclorac and propanil have been recorded. This situation has created a major concern both among companies producing agricultural chemicals, and among rice growers. To improve knowledge on weed resistance and identify and promote the implementation of effective management strategies of this phenomenon, in 1997 it was founded the Italian Group on Resistance to Herbicides (GIRE), with representatives of the academic and research world and companies producing herbicides. GIRE approach for effective management of resistance is based on the adoption of the principles of integrated control, able to enhance the competitive ability of the crop and the effectiveness of the agronomic and chemical means available. In this respect particularly important appear all agronomic measures that allow the application of herbicides with different modes of action, such as the false seeding, rice seeding in dry soil herbicide rotation and, when possible, crop rotation.

La gestione della flora spontanea è una pratica fondamentale per il raggiungimento di adeguati livelli produttivi, soprattutto in risicoltura. Le conseguenze della presenza delle piante infestanti, possono arrivare, in questa coltura, anche alla perdita totale del raccolto. La vegetazione infestante nelle risaie italiane è prevalentemente costituita, nella semina in acqua da specie tipiche dell'ambiente sommerso, mentre nella semina su terreno asciutto, prima della sommersione, da malerbe comuni ad altre colture a ciclo primaverile, quali mais e soia. In entrambe le condizioni gestionali le specie del genere Echinochloa, prevalentemente rappresentate nel nostro Paese da E.crus-galli, E.colona, E.erecta ed E.phyllopogon, e comunemente note come giavoni, costituiscono il gruppo di infestanti più diffuso e, in generale, con le maggiori problematiche di controllo. La presenza di queste ed altre malerbe in risaia è notevolmente influenzata dalle pratiche colturali adottate e, in particolare, dalla preparazione del terreno, dalle modalità di semina, dalla tecnica di gestione dell'acqua, e dalle tecniche di controllo chimico adottate. Queste ultime sono riconosciute a livello mondiale come uno dei fattori maggiormente responsabili della dinamica della vegetazione infestante nel riso. In risicoltura, in particolare, si è assistito negli ultimi anni ad una progressiva diminuzione di prodotti fitosanitari utilizzabili e soprattutto ad una riduzione del numero di modi d'azione disponibili, principalmente dovuta alle nuove, più restrittive, normative europee sulla registrazione dei prodotti fitosanitari. L'utilizzo prolungato e ripetuto di alcuni erbicidi con medesimo modo d'azione, in condizioni di monosuccessione colturale, ha favorito la comparsa e la selezione di popolazioni infestanti resistenti a questi. Tale fenomeno ha assunto nell'ultimo decennio una dimensione allarmante, soprattutto nei giavoni. Nelle risaie italiane sono state riscontrate numerose popolazioni di E.crus-galli con resistenze semplici agli erbicidi inibitori dell'ALS, agli inibitori dell'ACCasi, al propanile, e resistenze multiple nei confronti di inibitori ALS e ACCasi. Sono anche state rilevate popolazioni di E.crus-pavonis, E. phyllopogon, E.erecta con resistenze multiple nei confronti degli inibitori dell'ALS e ACCasi. In quest'ultima specie si sono registrati anche casi resistenza multipla nei riguardi di quinclorac e propanile. Questa situazione ha creato una forte preoccupazione sia presso le società produttrici di agrofarmaci, sia presso gli utilizzatori di questi prodotti. Per migliorare le conoscenze sulla resistenza delle piante infestanti ed individuare e favorire l'applicazione di efficaci strategie di gestione di questo fenomeno, nel 1997 è stato fondato il Gruppo Italiano sulla Resistenza agli Erbicidi (GIRE), costituito da rappresentanti del mondo accademico e della ricerca e di società produttrici degli erbicidi. L'approccio di GIRE per una gestione efficace del fenomeno della resistenza si basa sull'adozione dei principi del controllo integrato, in grado di valorizzare la capacità competitiva della coltura e l'efficacia dei mezzi agronomici e chimici disponibili. A questo scopo assumono un'importanza rilevante tutti gli accorgimenti di tipo agronomico che permettono l'utilizzo di erbicidi con differente modo d'azione, come la falsa semina, la semina interrata su terreno asciutto, la rotazione degli erbicidi e, quando possibile, la rotazione colturale.

CARATTERISTICHE E GESTIONE DELLE RESISTENZE DEI GIAVONI (ECHINOCHLOA SPP) AI DISERBANTI DEL RISO

DEAMBROGIO, RICCARDO
2014/2015

Abstract

La gestione della flora spontanea è una pratica fondamentale per il raggiungimento di adeguati livelli produttivi, soprattutto in risicoltura. Le conseguenze della presenza delle piante infestanti, possono arrivare, in questa coltura, anche alla perdita totale del raccolto. La vegetazione infestante nelle risaie italiane è prevalentemente costituita, nella semina in acqua da specie tipiche dell'ambiente sommerso, mentre nella semina su terreno asciutto, prima della sommersione, da malerbe comuni ad altre colture a ciclo primaverile, quali mais e soia. In entrambe le condizioni gestionali le specie del genere Echinochloa, prevalentemente rappresentate nel nostro Paese da E.crus-galli, E.colona, E.erecta ed E.phyllopogon, e comunemente note come giavoni, costituiscono il gruppo di infestanti più diffuso e, in generale, con le maggiori problematiche di controllo. La presenza di queste ed altre malerbe in risaia è notevolmente influenzata dalle pratiche colturali adottate e, in particolare, dalla preparazione del terreno, dalle modalità di semina, dalla tecnica di gestione dell'acqua, e dalle tecniche di controllo chimico adottate. Queste ultime sono riconosciute a livello mondiale come uno dei fattori maggiormente responsabili della dinamica della vegetazione infestante nel riso. In risicoltura, in particolare, si è assistito negli ultimi anni ad una progressiva diminuzione di prodotti fitosanitari utilizzabili e soprattutto ad una riduzione del numero di modi d'azione disponibili, principalmente dovuta alle nuove, più restrittive, normative europee sulla registrazione dei prodotti fitosanitari. L'utilizzo prolungato e ripetuto di alcuni erbicidi con medesimo modo d'azione, in condizioni di monosuccessione colturale, ha favorito la comparsa e la selezione di popolazioni infestanti resistenti a questi. Tale fenomeno ha assunto nell'ultimo decennio una dimensione allarmante, soprattutto nei giavoni. Nelle risaie italiane sono state riscontrate numerose popolazioni di E.crus-galli con resistenze semplici agli erbicidi inibitori dell'ALS, agli inibitori dell'ACCasi, al propanile, e resistenze multiple nei confronti di inibitori ALS e ACCasi. Sono anche state rilevate popolazioni di E.crus-pavonis, E. phyllopogon, E.erecta con resistenze multiple nei confronti degli inibitori dell'ALS e ACCasi. In quest'ultima specie si sono registrati anche casi resistenza multipla nei riguardi di quinclorac e propanile. Questa situazione ha creato una forte preoccupazione sia presso le società produttrici di agrofarmaci, sia presso gli utilizzatori di questi prodotti. Per migliorare le conoscenze sulla resistenza delle piante infestanti ed individuare e favorire l'applicazione di efficaci strategie di gestione di questo fenomeno, nel 1997 è stato fondato il Gruppo Italiano sulla Resistenza agli Erbicidi (GIRE), costituito da rappresentanti del mondo accademico e della ricerca e di società produttrici degli erbicidi. L'approccio di GIRE per una gestione efficace del fenomeno della resistenza si basa sull'adozione dei principi del controllo integrato, in grado di valorizzare la capacità competitiva della coltura e l'efficacia dei mezzi agronomici e chimici disponibili. A questo scopo assumono un'importanza rilevante tutti gli accorgimenti di tipo agronomico che permettono l'utilizzo di erbicidi con differente modo d'azione, come la falsa semina, la semina interrata su terreno asciutto, la rotazione degli erbicidi e, quando possibile, la rotazione colturale.
ITA
Weed management is a fundamental practice for achieving adequate levels of production, especially in rice cultivation. Effects due to the presence of the weeds, can even result in the total loss of the crop. In the water seeded rice, weeds, in Italian paddies are mainly represented by the species typical of the flooded soil, while in dry seeded rice in dry soil. before flooding, by the weeds common in spring-cycle crops, such as corn and soybeans. In both seeding conditions, the species belonging to the Echinochloa genus, (E. crus-galli, E. colona, E. erecta and E. phyllopogon), and commonly named in Italian ¿giavoni¿, are considered as the most widespread rice weeds and, in general, one of the major control issues. The presence of these and other weeds in the paddy field is greatly influenced by cultivation practice adopted and, in particular, the preparation of the soil, the seeding system, the water management technique, and the chemical control technique adopted. The latter are recognized worldwide as one of the factors that can mostly affect the weed dynamic in rice. Over the last years there has been a significant reduction of herbicides modes of action available, mainly because of the new, more restrictive European regulation regarding the registration of the plant protection products. The continued and repeated use of herbicides with the same mode of action, in rice monocropping conditions, has favoured the appearance and selection of weed populations resistant to these herbicides. This phenomenon has assumed an alarming spread especially in Echinochloa spp.. In the last decade a large number of E. crus-galli populations with simple resistance both to herbicides ALS inhibitor herbicides, ACCasi inhibitors and propanil, and multiple resistance against ALS and ACCasi inhibitor have been found in the Italian rice fields. Populations of E. crus-pavonis, E. phyllopogon and E. erecta have also been detected with multiple resistance against the ALS and ACCasi inhibitors. In the latter species also multiple resistance cases to quinclorac and propanil have been recorded. This situation has created a major concern both among companies producing agricultural chemicals, and among rice growers. To improve knowledge on weed resistance and identify and promote the implementation of effective management strategies of this phenomenon, in 1997 it was founded the Italian Group on Resistance to Herbicides (GIRE), with representatives of the academic and research world and companies producing herbicides. GIRE approach for effective management of resistance is based on the adoption of the principles of integrated control, able to enhance the competitive ability of the crop and the effectiveness of the agronomic and chemical means available. In this respect particularly important appear all agronomic measures that allow the application of herbicides with different modes of action, such as the false seeding, rice seeding in dry soil herbicide rotation and, when possible, crop rotation.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/23941