La tesi verte sulla descrizione dei Disturbi del Comportamento Alimentare, principalmente sulla descrizione dell'Anoressia Nervosa, e parte dalla descrizione del fenomeno dal punto di vista epidemiologico per proseguire poi con la descrizione dei servizi in Piemonte fruibili dalle persone affette da anoressia nervosa e dai familiari. L'anoressia nervosa è un fenomeno in continua espansione e ha raggiunto anche gli individui di sesso maschile. I casi che si presentano in cura comprendono tutte le fasce di età. Importante è l'individuazione dei casi tardivi, casi in cui il problema viene spesso sottovalutato dal personale specializzato stesso. In generale l'anoressia nervosa porta ad un'eccessiva magrezza ed essa, da parte dell'individuo affetto dalla patologia, è vista come un obiettivo importante da raggiungere; viene infatti ricondotto ad una sorta di autocontrollo ed è motivo di soddisfazione. Assieme a questo sintomo sono inoltre presenti problemi di altro genere: molti disturbi psicologici in comorbilità, alterazioni ormonali, problemi di fertilità, riduzione della libido, aritmie, osteoporosi, anemie, comportamenti auto-lesionistici e nei casi più gravi si arriva al decesso. Il rapporto tra fabbisogno dell'organismo e nutrienti assunti è deficitario e in generale si ha un grave stato di malnutrizione. I criteri diagnostici che vengono seguiti sono quelli indicati dal DSM-V. Tra le cause che vengono riconosciute come compatibili con l'insorgenza della patologia si ritrovano: la familiarità con il disturbo, la depressione e l'abuso di sostanze, il verificarsi di eventi stressanti o traumatici, disturbi cronici dell'infanzia o disturbi alimentari precoci, l'appartenenza a sfere sociali che esaltano l'ideale di bellezza, l'interiorizzazione di questo ideale, la scarsa autostima e gli stati emotivi negativi. Molto importanti sono gli studi compiuti sul versante genetico. È stato dimostrato che hanno molta rilevanza i geni degli individui e sembra che alcuni favoriscano l'insorgenza della patologia. Fattori importanti sono quelli socioculturali: la società occidentale imprime fin dai primi anni di vita l'ideale di bellezza associato alla magrezza ed inoltre, con la globalizzazione e l'estensione di internet anche alle società in via di sviluppo, i numeri di casi in tutto il mondo sono aumentati. È questo un versante studiato dai campi etnografici. La famiglia gioca un ruolo fondamentale sia nell'insorgenza della patologia sia nella cura successiva. I pazienti di norma riportano, nella loro storia di vita, problemi familiari: vengono spesso derisi dagli stessi genitori, vengono spinti a diete drastiche e vengono rimproverati se non raggiungono gli obiettivi. Possono rispecchiare i disagi dell'ambito familiare e attribuirsi la colpa dei disagi stessi. Una volta insorta la patologia tende a peggiorare rapidamente ed è difficile individuare i casi con una certa rapidità in quanto il soggetto non si rende conto e addirittura nega il problema. Su questo punto vertono gli interventi di tipo preventivo, a cui in Piemonte si sta dando particolare importanza. L'obiettivo è quello di raggiungere in modo tempestivo le fasce d'età a rischio per impedire l'insorgenza della patologia e sensibilizzare anche le nuove generazioni affinché diminuiscano i casi effettivi. I servizi sul territorio piemontese non sono numerosi. Il più importante si trova presso l'ospedale Molinette di Torino.
I disturbi del comportamento alimentare: fenomenologia e mappatura dei servizi specialistici in Piemonte.
BERTIN, FEDERICA
2015/2016
Abstract
La tesi verte sulla descrizione dei Disturbi del Comportamento Alimentare, principalmente sulla descrizione dell'Anoressia Nervosa, e parte dalla descrizione del fenomeno dal punto di vista epidemiologico per proseguire poi con la descrizione dei servizi in Piemonte fruibili dalle persone affette da anoressia nervosa e dai familiari. L'anoressia nervosa è un fenomeno in continua espansione e ha raggiunto anche gli individui di sesso maschile. I casi che si presentano in cura comprendono tutte le fasce di età. Importante è l'individuazione dei casi tardivi, casi in cui il problema viene spesso sottovalutato dal personale specializzato stesso. In generale l'anoressia nervosa porta ad un'eccessiva magrezza ed essa, da parte dell'individuo affetto dalla patologia, è vista come un obiettivo importante da raggiungere; viene infatti ricondotto ad una sorta di autocontrollo ed è motivo di soddisfazione. Assieme a questo sintomo sono inoltre presenti problemi di altro genere: molti disturbi psicologici in comorbilità, alterazioni ormonali, problemi di fertilità, riduzione della libido, aritmie, osteoporosi, anemie, comportamenti auto-lesionistici e nei casi più gravi si arriva al decesso. Il rapporto tra fabbisogno dell'organismo e nutrienti assunti è deficitario e in generale si ha un grave stato di malnutrizione. I criteri diagnostici che vengono seguiti sono quelli indicati dal DSM-V. Tra le cause che vengono riconosciute come compatibili con l'insorgenza della patologia si ritrovano: la familiarità con il disturbo, la depressione e l'abuso di sostanze, il verificarsi di eventi stressanti o traumatici, disturbi cronici dell'infanzia o disturbi alimentari precoci, l'appartenenza a sfere sociali che esaltano l'ideale di bellezza, l'interiorizzazione di questo ideale, la scarsa autostima e gli stati emotivi negativi. Molto importanti sono gli studi compiuti sul versante genetico. È stato dimostrato che hanno molta rilevanza i geni degli individui e sembra che alcuni favoriscano l'insorgenza della patologia. Fattori importanti sono quelli socioculturali: la società occidentale imprime fin dai primi anni di vita l'ideale di bellezza associato alla magrezza ed inoltre, con la globalizzazione e l'estensione di internet anche alle società in via di sviluppo, i numeri di casi in tutto il mondo sono aumentati. È questo un versante studiato dai campi etnografici. La famiglia gioca un ruolo fondamentale sia nell'insorgenza della patologia sia nella cura successiva. I pazienti di norma riportano, nella loro storia di vita, problemi familiari: vengono spesso derisi dagli stessi genitori, vengono spinti a diete drastiche e vengono rimproverati se non raggiungono gli obiettivi. Possono rispecchiare i disagi dell'ambito familiare e attribuirsi la colpa dei disagi stessi. Una volta insorta la patologia tende a peggiorare rapidamente ed è difficile individuare i casi con una certa rapidità in quanto il soggetto non si rende conto e addirittura nega il problema. Su questo punto vertono gli interventi di tipo preventivo, a cui in Piemonte si sta dando particolare importanza. L'obiettivo è quello di raggiungere in modo tempestivo le fasce d'età a rischio per impedire l'insorgenza della patologia e sensibilizzare anche le nuove generazioni affinché diminuiscano i casi effettivi. I servizi sul territorio piemontese non sono numerosi. Il più importante si trova presso l'ospedale Molinette di Torino.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/23881