In the last years, it has internationally proved the interdependence between human capital investments and the economic development of a country. When a country reaches its optimum productivity level it is necessary in fact, in perspective of a long term economic growth, create the conditions in order to further increase the productivity. The only instrument usable to achieve that aim is investments in social knowledge that, moving forward the technological frontier of the country, promote further economic growth. The investments, however, also need individuals with human capital levels appropriate to the innovations as is desired; personal investment decisions of people (such as the choices of education and life-long learning) are consequently, fundamental with the ultimate aim of continuous economic growth of a country. The existence of positive externalities, both economic and non-economic, associated with human capital investments explains the State interest in this area and its desired role as a promoter of economic policies that provide incentives to invest. One of the main tools that the State should use to encourage the increase of personal investments, is the promotion of individuals' merit, which consist in ensuring an appropriate remuneration for the people investments in education and training (human capital). Based on these theoretical considerations in human capital and its positive effects for both people and entire community, it proceeds by examining the Italian case, focus of the composition. It first analyses the causes of the presence of such a low human capital stock in our country and the vicious circle that sees the coexistence of limited investments and low returns that distinguishes Italy from all the economically developed countries in the OECD. Identified in the poor quality of education the cause of the low human capital stock available to Italy, it goes on to examine how this issue may affect the current problem of unemployment that mainly affects young people: the deficiencies of the educational system create a mismatch between skills gained by young people in their educational paths and those required by companies in the labour market, complicating their transition from education to working life. The Youth Guarantee Program tries to find an answer to this problem. It is an active employment policy promoted by the European Union in order to fight youth unemployment and improve NEET (not engaged in employment, education or training) employability, through specific orientation action that increase youth human capital and reduce its depletion.

Negli ultimi anni si è rivelata indubbia a livello internazionale l'interdipendenza tra gli investimenti in capitale umano e lo sviluppo economico di un paese. Quando un paese raggiunge il suo livello ottimale di produttività è infatti necessario, in ottica di crescita economica di lungo periodo, creare le condizioni affinché la produttività possa aumentare ulteriormente. L'unico strumento utilizzabile per raggiungere tale obiettivo è rappresentato dagli investimenti in conoscenza sociale che, spostando in avanti la frontiera tecnologica del paese, favoriscono ulteriore crescita economica. Tali investimenti necessitano però di individui con livelli di capitale umano funzionali alle innovazioni che si vogliono attuare; risultano di conseguenza fondamentali, al fine ultimo della continua crescita economica di un paese, le decisioni di investimento personale dei singoli individui come ad esempio le scelte in merito alla istruzione e alla formazione continua. L'esistenza di esternalità positive, economiche e non, legate agli investimenti in capitale umano spiega l'interesse dello Stato in tale ambito ed il suo auspicato ruolo come promotore di politiche economiche di incentivazione agli investimenti. Uno degli strumenti principali che lo stato dovrebbe utilizzare per favorire l'aumento degli investimenti personali è la valorizzazione del merito degli individui, che consiste nel garantire una remunerazione adeguata agli investimenti dei soggetti in istruzione e formazione (capitale umano). Partendo da queste considerazioni teoriche sul capitale umano e sugli effetti positivi che ne derivano per il singolo individuo e per l'intera collettività, si procede prendendo in esame il caso italiano, focus dell'elaborato. Si analizzano innanzitutto le cause della presenza di un così basso stock di capitale umano nel nostro paese e del circolo vizioso che vede la compresenza di investimenti limitati e rendimenti ridotti e che contraddistingue l'Italia tra tutti i paesi economicamente sviluppati dell'area OCSE. Individuata nella scarsa qualità dell'istruzione la causa del basso stock di capitale umano a disposizione dell'Italia, si passa ad esaminare come tale questione possa condizionare l'attuale problema della disoccupazione che colpisce in modo prevalente i giovani: le carenze del sistema scolastico creano un disallineamento tra le competenze ottenute dai giovani nei loro percorsi formativi e quelle richieste dalle imprese sul mercato del lavoro, complicando il passaggio dei giovani dalla scuola al mondo del lavoro. A questa problematica cerca di trovare risposta il progetto di Garanzia giovani, azione di politica attiva promossa dall'Unione Europea con l'obiettivo di contrastare la disoccupazione giovanile e curare l'occupabilità dei NEET (not engaged in employment, education or training) di età compresa tra i 15 e i 24 anni, attraverso azioni di orientamento specifico che ne incrementano il capitale umano e ne limitano il depauperamento.

Capitale umano e occupazione giovanile: il progetto Garanzia Giovani

MARTINO, FEDERICA
2016/2017

Abstract

Negli ultimi anni si è rivelata indubbia a livello internazionale l'interdipendenza tra gli investimenti in capitale umano e lo sviluppo economico di un paese. Quando un paese raggiunge il suo livello ottimale di produttività è infatti necessario, in ottica di crescita economica di lungo periodo, creare le condizioni affinché la produttività possa aumentare ulteriormente. L'unico strumento utilizzabile per raggiungere tale obiettivo è rappresentato dagli investimenti in conoscenza sociale che, spostando in avanti la frontiera tecnologica del paese, favoriscono ulteriore crescita economica. Tali investimenti necessitano però di individui con livelli di capitale umano funzionali alle innovazioni che si vogliono attuare; risultano di conseguenza fondamentali, al fine ultimo della continua crescita economica di un paese, le decisioni di investimento personale dei singoli individui come ad esempio le scelte in merito alla istruzione e alla formazione continua. L'esistenza di esternalità positive, economiche e non, legate agli investimenti in capitale umano spiega l'interesse dello Stato in tale ambito ed il suo auspicato ruolo come promotore di politiche economiche di incentivazione agli investimenti. Uno degli strumenti principali che lo stato dovrebbe utilizzare per favorire l'aumento degli investimenti personali è la valorizzazione del merito degli individui, che consiste nel garantire una remunerazione adeguata agli investimenti dei soggetti in istruzione e formazione (capitale umano). Partendo da queste considerazioni teoriche sul capitale umano e sugli effetti positivi che ne derivano per il singolo individuo e per l'intera collettività, si procede prendendo in esame il caso italiano, focus dell'elaborato. Si analizzano innanzitutto le cause della presenza di un così basso stock di capitale umano nel nostro paese e del circolo vizioso che vede la compresenza di investimenti limitati e rendimenti ridotti e che contraddistingue l'Italia tra tutti i paesi economicamente sviluppati dell'area OCSE. Individuata nella scarsa qualità dell'istruzione la causa del basso stock di capitale umano a disposizione dell'Italia, si passa ad esaminare come tale questione possa condizionare l'attuale problema della disoccupazione che colpisce in modo prevalente i giovani: le carenze del sistema scolastico creano un disallineamento tra le competenze ottenute dai giovani nei loro percorsi formativi e quelle richieste dalle imprese sul mercato del lavoro, complicando il passaggio dei giovani dalla scuola al mondo del lavoro. A questa problematica cerca di trovare risposta il progetto di Garanzia giovani, azione di politica attiva promossa dall'Unione Europea con l'obiettivo di contrastare la disoccupazione giovanile e curare l'occupabilità dei NEET (not engaged in employment, education or training) di età compresa tra i 15 e i 24 anni, attraverso azioni di orientamento specifico che ne incrementano il capitale umano e ne limitano il depauperamento.
ITA
In the last years, it has internationally proved the interdependence between human capital investments and the economic development of a country. When a country reaches its optimum productivity level it is necessary in fact, in perspective of a long term economic growth, create the conditions in order to further increase the productivity. The only instrument usable to achieve that aim is investments in social knowledge that, moving forward the technological frontier of the country, promote further economic growth. The investments, however, also need individuals with human capital levels appropriate to the innovations as is desired; personal investment decisions of people (such as the choices of education and life-long learning) are consequently, fundamental with the ultimate aim of continuous economic growth of a country. The existence of positive externalities, both economic and non-economic, associated with human capital investments explains the State interest in this area and its desired role as a promoter of economic policies that provide incentives to invest. One of the main tools that the State should use to encourage the increase of personal investments, is the promotion of individuals' merit, which consist in ensuring an appropriate remuneration for the people investments in education and training (human capital). Based on these theoretical considerations in human capital and its positive effects for both people and entire community, it proceeds by examining the Italian case, focus of the composition. It first analyses the causes of the presence of such a low human capital stock in our country and the vicious circle that sees the coexistence of limited investments and low returns that distinguishes Italy from all the economically developed countries in the OECD. Identified in the poor quality of education the cause of the low human capital stock available to Italy, it goes on to examine how this issue may affect the current problem of unemployment that mainly affects young people: the deficiencies of the educational system create a mismatch between skills gained by young people in their educational paths and those required by companies in the labour market, complicating their transition from education to working life. The Youth Guarantee Program tries to find an answer to this problem. It is an active employment policy promoted by the European Union in order to fight youth unemployment and improve NEET (not engaged in employment, education or training) employability, through specific orientation action that increase youth human capital and reduce its depletion.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/23874