L'obbiettivo del presente lavoro consiste nel cercare di approfondire in chiave comparatistica l'utilizzo delle alternative dispute resolutions per la composizione delle controversie intercorrenti tra privati e pubbliche amministrazioni. Il primo capitolo si concentrerà soprattutto sull'origine delle ADR, sulla loro diffusione e sull'applicazione di tali strumenti nell'ambito delle controversie amministrative. Dopo aver compiuto una classificazione e una trattazione delle singole tecniche che vengono ricomprese nella categoria delle ADR, si cercherà, ricorrendo a contributi dottrinali e ad alcuni dati statistici, di delineare un quadro complessivo sulla realtà della tutela alternativa in Europa, nel Regno Unito e in Italia. In particolare, nella parte dedicata agli interventi delle istituzioni europee, si focalizzerà l'attenzione sulle iniziative assunte dal Consiglio d'Europa e dall'Unione europea. In tal modo, si cercherà di compiere un'analisi approfondita non solo delle linee guida e dei principi generali applicabili alla risoluzione delle controversie amministrative, enucleati dal Consiglio d'Europa, ma anche della rete SOLVIT, un innovativo meccanismo di composizione delle liti istituito nell'ambito dell'ordinamento comunitario al fine di incentivare la cooperazione tra Stati per migliorare il grado di tutela dei cittadini europei coinvolti nelle controversie amministrative. L'ultima parte del capitolo II verterà, invece, sulle iniziative assunte dal legislatore europeo in materia di appalti. Per ciò che concerne lo studio dei meccanismi di risoluzione stragiudiziale presenti nel Regno Unito e in Italia, si proseguirà adottando due approcci differenti poiché se da un lato l'ordinamento britannico rappresenta uno dei casi in cui l'esperienza della tutela alternativa ha ottenuto maggiore successo, dall'altro l'ordinamento italiano riproduce ancora un esempio di una società che si affida maggiormente alla tutela giurisdizionale per la composizione delle liti tra privati e amministrazioni. Pertanto, in riferimento al sistema anglosassone, si è preferito soffermarsi sul difficile percorso affrontato da tali strumenti per affermare in modo inequivocabile la loro idoneità a risolvere le liti in cui è parte una public authority, superando le criticità evidenziate al riguardo dalla dottrina, dalle istituzioni e dalla giurisprudenza.Una breve trattazione, invece, verrà dedicata al ruolo svolto dalla mediation nella composizione delle controversie in campo amministrativo. Differentemente, nell'ultimo capitolo dedicato al nostro ordinamento, dopo aver collocato il fenomeno nel contesto italiano, si procederà fornendo alcuni esempi degli interventi adottati dal legislatore al fine di incentivare il ricorso alle ADR per la composizione delle controversie in materia di appalti e nel settore del pubblico impiego.

Alternative dispute resolutions e pubblica amministrazione

CARBUTTO, CRISTINA MARIA
2011/2012

Abstract

L'obbiettivo del presente lavoro consiste nel cercare di approfondire in chiave comparatistica l'utilizzo delle alternative dispute resolutions per la composizione delle controversie intercorrenti tra privati e pubbliche amministrazioni. Il primo capitolo si concentrerà soprattutto sull'origine delle ADR, sulla loro diffusione e sull'applicazione di tali strumenti nell'ambito delle controversie amministrative. Dopo aver compiuto una classificazione e una trattazione delle singole tecniche che vengono ricomprese nella categoria delle ADR, si cercherà, ricorrendo a contributi dottrinali e ad alcuni dati statistici, di delineare un quadro complessivo sulla realtà della tutela alternativa in Europa, nel Regno Unito e in Italia. In particolare, nella parte dedicata agli interventi delle istituzioni europee, si focalizzerà l'attenzione sulle iniziative assunte dal Consiglio d'Europa e dall'Unione europea. In tal modo, si cercherà di compiere un'analisi approfondita non solo delle linee guida e dei principi generali applicabili alla risoluzione delle controversie amministrative, enucleati dal Consiglio d'Europa, ma anche della rete SOLVIT, un innovativo meccanismo di composizione delle liti istituito nell'ambito dell'ordinamento comunitario al fine di incentivare la cooperazione tra Stati per migliorare il grado di tutela dei cittadini europei coinvolti nelle controversie amministrative. L'ultima parte del capitolo II verterà, invece, sulle iniziative assunte dal legislatore europeo in materia di appalti. Per ciò che concerne lo studio dei meccanismi di risoluzione stragiudiziale presenti nel Regno Unito e in Italia, si proseguirà adottando due approcci differenti poiché se da un lato l'ordinamento britannico rappresenta uno dei casi in cui l'esperienza della tutela alternativa ha ottenuto maggiore successo, dall'altro l'ordinamento italiano riproduce ancora un esempio di una società che si affida maggiormente alla tutela giurisdizionale per la composizione delle liti tra privati e amministrazioni. Pertanto, in riferimento al sistema anglosassone, si è preferito soffermarsi sul difficile percorso affrontato da tali strumenti per affermare in modo inequivocabile la loro idoneità a risolvere le liti in cui è parte una public authority, superando le criticità evidenziate al riguardo dalla dottrina, dalle istituzioni e dalla giurisprudenza.Una breve trattazione, invece, verrà dedicata al ruolo svolto dalla mediation nella composizione delle controversie in campo amministrativo. Differentemente, nell'ultimo capitolo dedicato al nostro ordinamento, dopo aver collocato il fenomeno nel contesto italiano, si procederà fornendo alcuni esempi degli interventi adottati dal legislatore al fine di incentivare il ricorso alle ADR per la composizione delle controversie in materia di appalti e nel settore del pubblico impiego.
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