Soprattutto nei paesi industrializzati, si assiste ad un incremento dei rischi di responsabilità civile dell'organo amministrativo delle società per azioni, fenomeno originato dalla complessità sempre maggiore della gestione e dalla diversificazione degli strumenti messi a disposizione, da parte del legislatore, al fine di un più efficiente monitoraggio sull'attività del management. Il rischio di un giudizio di responsabilità rende difficoltoso, per la società, reperire persone qualificate disposte ad assumere la carica di amministratore, minando così il sistema imprenditoriale. Sarà argomento di questa tesi individuare gli strumenti idonei ad escludere o attenuare la responsabilità dell'organo gestorio, prendendo spunto anche dal sistema statunitense molto attento, già da anni, alla protezione degli amministratori. In particolare, dopo aver esposto brevemente le azioni esercitabili nei confronti degli amministratori, si passerà a discutere della natura inderogabile o derogabile della disciplina della responsabilità, dando maggiormente voce alla dottrina minoritaria favorevole alla possibilità di una limitazione della responsabilità. Dopo aver menzionato l'espressa facoltà per la società di disporre post factum del diritto al risarcimento dei danni (art. 2393, ultimo comma, c.c.), si analizzerà l'eventuale ammissibilità di una rinunzia ex ante. Con riferimento alla responsabilità degli amministratori verso la società si suggerisce, oltre la stipulazione di una polizza assicurativa (D&O insurance), il ricorso alle clausole di esonero (art. 1229 c.c.), ai patti parasociali e agli accordi di scarico, tenuto conto dell'apertura alla limitazione della responsabilità offerta dal contratto di assicurazione. Dubbiosa è l'applicazione dell'art. 2236 c.c. in tema di professionisti intellettuali. Relativamente alla responsabilità verso i creditori sociali (art. 2394 c.c.), il singolo socio o il terzo (art. 2395 c.c.) si esaminerano gli effetti del loro preventivo consenso, le clausole di esonero, gli accordi di manleva e la prassi adottata da alcune società di estendere le disposizioni e i benefici previsti per i dirigenti dai contratti collettivi nazionali di lavoro.

Limiti contrattuali alla responsabilità di amministratori di S.p.A.

MECLES, OANA ANDREEA
2011/2012

Abstract

Soprattutto nei paesi industrializzati, si assiste ad un incremento dei rischi di responsabilità civile dell'organo amministrativo delle società per azioni, fenomeno originato dalla complessità sempre maggiore della gestione e dalla diversificazione degli strumenti messi a disposizione, da parte del legislatore, al fine di un più efficiente monitoraggio sull'attività del management. Il rischio di un giudizio di responsabilità rende difficoltoso, per la società, reperire persone qualificate disposte ad assumere la carica di amministratore, minando così il sistema imprenditoriale. Sarà argomento di questa tesi individuare gli strumenti idonei ad escludere o attenuare la responsabilità dell'organo gestorio, prendendo spunto anche dal sistema statunitense molto attento, già da anni, alla protezione degli amministratori. In particolare, dopo aver esposto brevemente le azioni esercitabili nei confronti degli amministratori, si passerà a discutere della natura inderogabile o derogabile della disciplina della responsabilità, dando maggiormente voce alla dottrina minoritaria favorevole alla possibilità di una limitazione della responsabilità. Dopo aver menzionato l'espressa facoltà per la società di disporre post factum del diritto al risarcimento dei danni (art. 2393, ultimo comma, c.c.), si analizzerà l'eventuale ammissibilità di una rinunzia ex ante. Con riferimento alla responsabilità degli amministratori verso la società si suggerisce, oltre la stipulazione di una polizza assicurativa (D&O insurance), il ricorso alle clausole di esonero (art. 1229 c.c.), ai patti parasociali e agli accordi di scarico, tenuto conto dell'apertura alla limitazione della responsabilità offerta dal contratto di assicurazione. Dubbiosa è l'applicazione dell'art. 2236 c.c. in tema di professionisti intellettuali. Relativamente alla responsabilità verso i creditori sociali (art. 2394 c.c.), il singolo socio o il terzo (art. 2395 c.c.) si esaminerano gli effetti del loro preventivo consenso, le clausole di esonero, gli accordi di manleva e la prassi adottata da alcune società di estendere le disposizioni e i benefici previsti per i dirigenti dai contratti collettivi nazionali di lavoro.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
321989_tesimecles.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 907.2 kB
Formato Adobe PDF
907.2 kB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/23676