The grave goods in tomb 50, originating from the lombard necropolis of Momo (province of Novara), was the centre of the study and restoration debated in this work of thesis. A knife and a sword, collected together with the respective terrain, are the main elements of the grave goods; moreover, some other small iron artefacts are present, probably part of the leather belt the weapons were suspended from. After a preliminary visual analysis, the artefacts displayed traces of ground and corrosion of the iron, which, seeping through the fibres of the many organic elements, allowed them to keep their morphology. In order to determine the shape of the items, their execution technique, their preservation state and the arrangement of the artefacts inside the ground slabs, all of the artefacts underwent radiographic and tomographic analysis. Different instruments were tested to evaluate which offered the best outcome for studying the specific archaeological artefacts. Besides, by employing an optical microscope, it was possible to examine the previous results in depth: specifically, it was possible to distinguish two types of fabric (twill and canvas), identify the species of wood and even locate traces of leather and fur inside the sword's sheath. The micro-excavation of the ground slabs was carried out with the help of tomographic analysis, which revealed itself to be essential to guarantee a better control of the excised materials. An in-depth graphic, photographic and videographic documentation allowed the retention of the exact position for all of the excised evidence. In order to best preserve the organic material, which appeared very fragile and deteriorated, it was necessary to carry out some stabilization operations. To this purpose, some tests were made to evaluate the elasticity and resistance of Paraloid B72 dissolved in different solvents, so that it was possible to find a compound that would not evaporate too fast and would be less firm than the material in need of stabilization. The objects were mechanically cleaned through different methods (probes, scalpels, a diamond-cutter microdrill, an ultrasounds scaler and a microblaster with glass microbeads), with the expedient of conducting the work under the lens of an optical microscope in order to get a better control of the cleaning. The radiographic and tomographic images were fundamental to direct the restoration operations, because they showed an advanced state of deterioration of the iron, which corroded the artefact from the inside, producing cavities and making the structure more fragile: moreover, as usual, the metallic surfaces displayed a remarkable accretion if compared with the original levels. During the cleaning operations, numerous traces of damascened decorations were discovered, barely detectable through radiographic investigation; besides, it was possible to study the artefacts' production techniques and morphology. In closing, the evolution of the degradation of organic materials was inspected, especially regarding the different alterations of leather. All of the observations were documented and deepened through stereo microscope pictures, SEM and RTI analysis, in order to highlight the surfaces' morphology. The restoration ended with the stabilization, the integration and the protection of the iron elements, to the purpose of guaranteeing a better preservation and usability of the artefacts.
Il corredo della tomba 50, proveniente dalla necropoli longobarda di Momo (prov. Novara), è stato oggetto di studio e restauro nell'ambito della presente tesi magistrale. I reperti, alla prima analisi visiva, risultavano interessati da depositi di terra di giacitura e da corrosione del ferro che, compenetrandosi nelle fibre dei vari elementi organici presenti, ha consentito di conservarne la morfologia. Al fine di determinare la forma degli oggetti, la tecnica esecutiva, lo stato di conservazione e la disposizione dei manufatti all'interno dei pani di terra, tutti i manufatti sono stati sottoposti ad analisi radiografiche e tomografiche. Sono state utilizzate differenti strumentazioni per valutare quale offrisse i risultati migliori per lo studio degli specifici manufatti archeologici. Inoltre, le indagini condotte mediante microscopia ottica hanno permesso di approfondire i risultati ricavati dalle precedenti osservazioni. Nello specifico è stato possibile distinguere: due tipologie di tessuto (batavia e tela), identificare le specie legnose e individuare la presenza di cuoio e pelliccia nel fodero della spada. Il microscavo dei pani di terra è stato svolto grazie all'ausilio di tecniche tomografiche, rilevatesi essenziali per garantire un miglior controllo dei materiali asportati. Una approfondita documentazione grafica, fotografica e video ha consentito di mantenere l'esatta posizione di tutti i reperti asportati. Per conservare al meglio il materiale organico, che si presentava molto degradato e fragile, è stato necessario effettuare operazioni di consolidamento. In questo quadro è stata valutata la diversa elasticità e resistenza del Paraloid B72 disciolto in differenti solventi, così da trovare un composto che non evaporasse troppo velocemente e non fosse più rigido del materiale da consolidare. Gli oggetti sono stati puliti meccanicamente con varie metodologie (specilli, bisturi, microtrapano con frese diamantate, ablatore a ultrasuoni e miscrosabbiatrice con miscosfere di vetro), avendo cura di svolgere il lavoro con l'ausilio di un microscopio stereoscopico per un maggior controllo della pulitura. Le immagini radiografiche e tomografiche sono state fondamentali per direzionare l'intervento di restauro, poiché hanno evidenziato un avanzato degrado del ferro che ha corroso il manufatto dall'interno, creando delle cavità e infragilendo le strutture; inoltre, come di consueto, le superfici metalliche presentavano un notevole accrescimento rispetto alla superficie originale. Durante la pulitura sono state portate alla luce numerose impronte di decorazioni ageminate, appena percettibili nelle analisi radiografiche ed è stato possibile studiare le tecniche di costruzione e la morfologia dei manufatti. Si è potuto infine indagare l'evoluzione nel degrado dei materiali organici e, nello specifico, le differenti alterazioni del cuoio. Tutte le osservazioni sono state documentate e approfondite mediante fotografie eseguite allo stereomicroscopio, al microscopio elettronico a scansione (SEM) e mediante la Trasformazione di Immagini in Riflettanza (RTI), così da mettere in evidenza la morfologia delle superfici. Il restauro si è concluso con il consolidamento, l'integrazione e la protezione degli elementi in ferro così da garantire una migliore conservazione e fruibilità dei manufatti.
Studio e restauro di manufatti longobardi: il corredo maschile della Tomba 50 della Necropoli di Momo (prov. Novara)
ARMIGLIATO, CHIARA PIERA CARLA
2014/2015
Abstract
Il corredo della tomba 50, proveniente dalla necropoli longobarda di Momo (prov. Novara), è stato oggetto di studio e restauro nell'ambito della presente tesi magistrale. I reperti, alla prima analisi visiva, risultavano interessati da depositi di terra di giacitura e da corrosione del ferro che, compenetrandosi nelle fibre dei vari elementi organici presenti, ha consentito di conservarne la morfologia. Al fine di determinare la forma degli oggetti, la tecnica esecutiva, lo stato di conservazione e la disposizione dei manufatti all'interno dei pani di terra, tutti i manufatti sono stati sottoposti ad analisi radiografiche e tomografiche. Sono state utilizzate differenti strumentazioni per valutare quale offrisse i risultati migliori per lo studio degli specifici manufatti archeologici. Inoltre, le indagini condotte mediante microscopia ottica hanno permesso di approfondire i risultati ricavati dalle precedenti osservazioni. Nello specifico è stato possibile distinguere: due tipologie di tessuto (batavia e tela), identificare le specie legnose e individuare la presenza di cuoio e pelliccia nel fodero della spada. Il microscavo dei pani di terra è stato svolto grazie all'ausilio di tecniche tomografiche, rilevatesi essenziali per garantire un miglior controllo dei materiali asportati. Una approfondita documentazione grafica, fotografica e video ha consentito di mantenere l'esatta posizione di tutti i reperti asportati. Per conservare al meglio il materiale organico, che si presentava molto degradato e fragile, è stato necessario effettuare operazioni di consolidamento. In questo quadro è stata valutata la diversa elasticità e resistenza del Paraloid B72 disciolto in differenti solventi, così da trovare un composto che non evaporasse troppo velocemente e non fosse più rigido del materiale da consolidare. Gli oggetti sono stati puliti meccanicamente con varie metodologie (specilli, bisturi, microtrapano con frese diamantate, ablatore a ultrasuoni e miscrosabbiatrice con miscosfere di vetro), avendo cura di svolgere il lavoro con l'ausilio di un microscopio stereoscopico per un maggior controllo della pulitura. Le immagini radiografiche e tomografiche sono state fondamentali per direzionare l'intervento di restauro, poiché hanno evidenziato un avanzato degrado del ferro che ha corroso il manufatto dall'interno, creando delle cavità e infragilendo le strutture; inoltre, come di consueto, le superfici metalliche presentavano un notevole accrescimento rispetto alla superficie originale. Durante la pulitura sono state portate alla luce numerose impronte di decorazioni ageminate, appena percettibili nelle analisi radiografiche ed è stato possibile studiare le tecniche di costruzione e la morfologia dei manufatti. Si è potuto infine indagare l'evoluzione nel degrado dei materiali organici e, nello specifico, le differenti alterazioni del cuoio. Tutte le osservazioni sono state documentate e approfondite mediante fotografie eseguite allo stereomicroscopio, al microscopio elettronico a scansione (SEM) e mediante la Trasformazione di Immagini in Riflettanza (RTI), così da mettere in evidenza la morfologia delle superfici. Il restauro si è concluso con il consolidamento, l'integrazione e la protezione degli elementi in ferro così da garantire una migliore conservazione e fruibilità dei manufatti.File | Dimensione | Formato | |
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