In the Neolithic, the Mediterranean region has been the scenery of an important trade network for prehistoric populations, and it is from that period that obsidian was used as a raw material to realize weapons, cutting tools and other artifacts. The purpose of this thesis is to analyze, through magnetic techniques, archaeological obsidians coming from the site of Via Guidorossi in Parma, and from some Piedmont sites (Garbagna, Cascina Chiappona, Casalnoceto, Brignano Frascata, and Castello d'Annone). These measurements permit to evaluate magnetic granulometry inside obsidian, estimating in particular the average diameter size and concentration of ferrimagnetic crystal-grains distributed inside volcanic glass. In particular, for this purpose such properties as the Anisotropy of Magnetic Susceptibility (AMS), Anhysteretic Anisotropy of Remanent Magnetization (AARM), and Isothermal Remanent Magnetization at room temperature (300 K) and in liquid nitrogen (80 K) of obsidians have been evaluated. Furthermore, on the samples hysteresis loops at 300 K and 80 K have been measured. The parameters obtained allow to identify the granulometry characteristic of each Mediterranean source (Lipari, Palmarola, Pantelleria, Sardinian sites of Monte Arci and Melos). On some selected samples, SEM-EDS observations have been made also of crystalline grains present into the glassy matrix, to find a visual confirmation of the hypothesis built on magnetic measurements. The experimental dataset was finally used for multivariate analysis based on the representation of the measured parameters as vectors in a multidimensional space, to discriminate different sources and assign provenance to the analysed archaeological samples.
Nel periodo Neolitico il Mediterraneo è stato lo scenario di un'importante rete di scambi commerciali per le popolazioni preistoriche ed è da tale periodo che l'ossidiana è stata utilizzata come materia prima per la realizzazione di armi, utensili da taglio e altri manufatti. Lo scopo di questa tesi è analizzare, mediante tecniche magnetiche, ossidiane archeologiche provenienti dal sito di Via Guidorossi a Parma e da siti del Piemonte (Garbagna, Cascina Chiappona, Casalnoceto, Brignano Frascata e Castello d'Annone). Queste misurazioni permettono di stimare la granulometria magnetica presente in ogni ossidiana, valutando in particolare la distribuzione, la composizione e la concentrazione dei granuli ferri-magnetici dispersi nel vetro vulcanico. In particolare la granulometria è stata analizzata misurando proprietà come l'Anisotropia della Suscettività magnetica (AMS), l'Anisotropia della Rimanenza Magnetica Anisteretica (AARM), la Rimanenza Magnetica Isoterma a temperatura ambiente (300 K) e dell'azoto liquido (80 K). Inoltre, sugli stessi campioni, sono stati effettuati i cicli di isteresi a 300 K e 80 K. I parametri ottenuti da queste misurazioni permettono di riconoscere la granulometria caratteristica di ogni giacimento del Mediterraneo (Lipari, Palmarola, Pantelleria, i siti sardi del Monte Arci e Melos). Sono state effettuate anche alcune osservazioni al SEM-EDS dei granuli cristallini presenti nella matrice vetrosa per trovare conferma alle ipotesi derivanti dalle misure magnetiche. I parametri ottenuti sono stati utilizzati infine per un'analisi basata sulla rappresentazione dei parametri magnetici come vettori in uno spazio multivariato, in grado di discriminare le differenti sorgenti e i campioni archeologici analizzati.
Studio di provenienza di ossidiane neolitiche mediante analisi magnetica
PERINO, ANDREA
2014/2015
Abstract
Nel periodo Neolitico il Mediterraneo è stato lo scenario di un'importante rete di scambi commerciali per le popolazioni preistoriche ed è da tale periodo che l'ossidiana è stata utilizzata come materia prima per la realizzazione di armi, utensili da taglio e altri manufatti. Lo scopo di questa tesi è analizzare, mediante tecniche magnetiche, ossidiane archeologiche provenienti dal sito di Via Guidorossi a Parma e da siti del Piemonte (Garbagna, Cascina Chiappona, Casalnoceto, Brignano Frascata e Castello d'Annone). Queste misurazioni permettono di stimare la granulometria magnetica presente in ogni ossidiana, valutando in particolare la distribuzione, la composizione e la concentrazione dei granuli ferri-magnetici dispersi nel vetro vulcanico. In particolare la granulometria è stata analizzata misurando proprietà come l'Anisotropia della Suscettività magnetica (AMS), l'Anisotropia della Rimanenza Magnetica Anisteretica (AARM), la Rimanenza Magnetica Isoterma a temperatura ambiente (300 K) e dell'azoto liquido (80 K). Inoltre, sugli stessi campioni, sono stati effettuati i cicli di isteresi a 300 K e 80 K. I parametri ottenuti da queste misurazioni permettono di riconoscere la granulometria caratteristica di ogni giacimento del Mediterraneo (Lipari, Palmarola, Pantelleria, i siti sardi del Monte Arci e Melos). Sono state effettuate anche alcune osservazioni al SEM-EDS dei granuli cristallini presenti nella matrice vetrosa per trovare conferma alle ipotesi derivanti dalle misure magnetiche. I parametri ottenuti sono stati utilizzati infine per un'analisi basata sulla rappresentazione dei parametri magnetici come vettori in uno spazio multivariato, in grado di discriminare le differenti sorgenti e i campioni archeologici analizzati.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
740383_tesiperinoandrea.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
23.77 MB
Formato
Adobe PDF
|
23.77 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/23605