La ricerca di un criterio ideale di correlazione dei diritti patrimoniali ai diritti amministrativi riveste da sempre peculiare importanza. Tra quelli astrattamente concepibili, il rispetto del principio di proporzionalità per lungo tempo è stato considerato il meccanismo adeguato per l'attribuzione del potere in relazione al rischio assunto. L' intento iniziale del lavoro risiede, quindi, nell'individuare le motivazioni alla base del rispetto del meccanismo per cui ad ogni azione è attribuito un solo voto (¿one share one vote¿), percorrendo, nel paragrafo 2.2 le fasi storiche che l'hanno contraddistinto. Quanto premesso nei primi paragrafi sarà, altresì, utile al fine di una migliore comprensione dei fenomeni che, in favore di sitemi alternativi, deviano dal principio ¿one share - one vote¿; in particolare, tra quest'ultimi, focalizzeremo la nostra attenzione sulle azioni di risparmio, le azioni senza diritto di voto , gli strumenti partecipativi diversi dalle azioni e le azioni a voto plurimo, tutte categorie azionarie introdotte dal nostro legislatore, in tempi diversi, che hanno portato ad una graduale soppressione del principio di proporzionalità nel sistema delle società per azioni. Cotributo alla soppressione del principio di proporzionalità che ha fornito anche l'istituto oggetto della tesi, le azioni a voto maggiorato, istituite con il decreto Competitività del 2014 il quale avremo modo di analizzare nel paragrafo 4.1. Il cuore della disciplina sulle azioni a voto maggiorato è trattata, invece, con riferimento all'articolo 127 quinquies del TUF, il quale disciplina le ipotesi di perdita o estensione del beneficio della maggiorazione del diritto di voto, nel paragrafo 4.1.1. In ultima analisi, l'attenzione ricadrà sugli interventi legislativi, resisi necessari dall'introduzione delle azioni a voto maggiorato, che hanno modificato la disciplina dell'OPA, la disciplina della regola di neutralizzazione e la disciplina delle partecipazioni rilevanti; tutti interventi attuati per consentire una totale armonizzazione del sistema. Le modifiche alla disciplina dell'OPA saranno, inoltre, fonte di particolare attenzione data l'importanza che la materia riveste nel garantire ai soci di minoranza una via d'uscita in ipotesi di cambio del controllo societario.

Le azioni a voto maggiorato

BLANGINO, STEFANO
2014/2015

Abstract

La ricerca di un criterio ideale di correlazione dei diritti patrimoniali ai diritti amministrativi riveste da sempre peculiare importanza. Tra quelli astrattamente concepibili, il rispetto del principio di proporzionalità per lungo tempo è stato considerato il meccanismo adeguato per l'attribuzione del potere in relazione al rischio assunto. L' intento iniziale del lavoro risiede, quindi, nell'individuare le motivazioni alla base del rispetto del meccanismo per cui ad ogni azione è attribuito un solo voto (¿one share one vote¿), percorrendo, nel paragrafo 2.2 le fasi storiche che l'hanno contraddistinto. Quanto premesso nei primi paragrafi sarà, altresì, utile al fine di una migliore comprensione dei fenomeni che, in favore di sitemi alternativi, deviano dal principio ¿one share - one vote¿; in particolare, tra quest'ultimi, focalizzeremo la nostra attenzione sulle azioni di risparmio, le azioni senza diritto di voto , gli strumenti partecipativi diversi dalle azioni e le azioni a voto plurimo, tutte categorie azionarie introdotte dal nostro legislatore, in tempi diversi, che hanno portato ad una graduale soppressione del principio di proporzionalità nel sistema delle società per azioni. Cotributo alla soppressione del principio di proporzionalità che ha fornito anche l'istituto oggetto della tesi, le azioni a voto maggiorato, istituite con il decreto Competitività del 2014 il quale avremo modo di analizzare nel paragrafo 4.1. Il cuore della disciplina sulle azioni a voto maggiorato è trattata, invece, con riferimento all'articolo 127 quinquies del TUF, il quale disciplina le ipotesi di perdita o estensione del beneficio della maggiorazione del diritto di voto, nel paragrafo 4.1.1. In ultima analisi, l'attenzione ricadrà sugli interventi legislativi, resisi necessari dall'introduzione delle azioni a voto maggiorato, che hanno modificato la disciplina dell'OPA, la disciplina della regola di neutralizzazione e la disciplina delle partecipazioni rilevanti; tutti interventi attuati per consentire una totale armonizzazione del sistema. Le modifiche alla disciplina dell'OPA saranno, inoltre, fonte di particolare attenzione data l'importanza che la materia riveste nel garantire ai soci di minoranza una via d'uscita in ipotesi di cambio del controllo societario.
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