Plasmopara viticola is one of the main pathogens of the grapevine, and the most popular control methods used today appear increasingly costly from an environmental point of view. The use of resistant varieties has been a strategy always applied, despite the use of American species has limited its spread. Recently, a Georgian variety of Vitis vinifera, Mgaloblishvili (L22A), was able to show some resistance to infection by P. viticola. In this work, we tried to understand the genetic reasons for this resistance, through the analysis of the transcriptome of L22A leaves inoculated with this pathogen, and their comparison with data from 'Bianca' (resistant variety) and a highly susceptible variety (Pinot noir). The results showed the ability of L22A, to express genes encoding kinase, involved in the process of transduction of the signal of the presence of the pathogen. Together with these proteins it was also observed the expression of pathogenesis proteins, mainly belonging to the family PR-10 and PR-3. The data in this paper highlight the importance of these two classes of proteins (kinases and PR) in research or obtaining varieties resistant to Plasmopara viticola.
Plasmopara viticola è uno dei principali patogeni della vite, e i più diffusi metodi di lotta oggi impiegati appaiono sempre più costosi dal punto di vista ambientale. L'utilizzo di varietà resistenti è stata una strategia da sempre impiegata, nonostante l'utilizzo di specie Americane ne abbia limitato la diffusione. Recentemente una varietà Georgiana di Vitis vinifera, Mgaloblishvili (L22A), è risultata capace di manifestare una certa resistenza alle infezioni di P. viticola. In questo lavoro si è cercato di comprendere le ragioni genetiche di questa resistenza, attraverso l'analisi della trascrittomica di foglie di L22A inoculate con questo patogeno, e il loro confronto con dati ricavati da una varietà resistente (Bianca) e una varietà sensibile (Pinot nero). I risultati hanno evidenziato la capacità di L22A di esprimere geni che codificano per chinasi, coinvolte nel processo di trasduzione del segnale della presenza del patogeno. A fianco di queste proteine è stata osservata anche l'espressione di proteine di patogenesi, prevalentemente appartenenti alla famiglia PR-10 e PR-3. I dati di questo lavoro mettono in evidenza l'importanza di queste due categorie di proteine (chinasi e PR) nella ricerca o nell'ottenimento di varietà resistenti a Plasmopara viticola.
Studio della resistenza in Vitis vinifera L. a Plasmopara viticola tramite analisi RNA-Seq
CASTINO, ALESSANDRO DANIELE
2015/2016
Abstract
Plasmopara viticola è uno dei principali patogeni della vite, e i più diffusi metodi di lotta oggi impiegati appaiono sempre più costosi dal punto di vista ambientale. L'utilizzo di varietà resistenti è stata una strategia da sempre impiegata, nonostante l'utilizzo di specie Americane ne abbia limitato la diffusione. Recentemente una varietà Georgiana di Vitis vinifera, Mgaloblishvili (L22A), è risultata capace di manifestare una certa resistenza alle infezioni di P. viticola. In questo lavoro si è cercato di comprendere le ragioni genetiche di questa resistenza, attraverso l'analisi della trascrittomica di foglie di L22A inoculate con questo patogeno, e il loro confronto con dati ricavati da una varietà resistente (Bianca) e una varietà sensibile (Pinot nero). I risultati hanno evidenziato la capacità di L22A di esprimere geni che codificano per chinasi, coinvolte nel processo di trasduzione del segnale della presenza del patogeno. A fianco di queste proteine è stata osservata anche l'espressione di proteine di patogenesi, prevalentemente appartenenti alla famiglia PR-10 e PR-3. I dati di questo lavoro mettono in evidenza l'importanza di queste due categorie di proteine (chinasi e PR) nella ricerca o nell'ottenimento di varietà resistenti a Plasmopara viticola.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/23542