Introduction: The concept of physical restraint was born and developed in psychiatry. Then it increased its use in hospital and care settings also paid to persons not suffering from psychiatric disorder. Literature data report percentages of people contained in health facilities ranging from 7.4 to 22 % , with the exception of psychiatric fields. The aim of this research is to analyze ethical references and nurses' experience in the use of physical restraint in non-psychiatric population. Materials and Methods: for the conduct of the study we've carried out a review of the literature by consulting online databases such as Pubmed and Psycoinfo. For the phenomenological qualitative research we have conducted semi-structured interviews with nurses of Complex Structures of Internal Medicine and Geriatrics ¿Intermediate Cure of A.O . Santa Croce and Carle. Results: 15 nurses of the abovementioned Complex Structures of A.O. S. Croce and Carle participated in the interviews. The results show a number of ethical and deontological issues: informed consent, the restriction of patients' freedom, the principle of autonomy, beneficence, non-maleficence, truthfulness, justice and faithfulness. Other themes emerge such as nurses' experience, particularly the communication with patients and their care givers. Nurses have also mentioned interesting alternatives to the use of physical restraint. Analysis/Discussion: results analysis have been carried out following the method Giorgi. By comparison with the quantitative data extracted from the previous thesis on the same theme and with those obtained from the literature emerge sharp contrasts about the usage policy, the way in which the person is involved in the act and the restraining ethical references that nurses have. Key words: restraint, nurse's experience, ethical references, not psychiatric nursing.

Introduzione ed obiettivo: Il concetto di contenzione fisica nasce e si sviluppa in ambito psichiatrico. Vede poi un'estensione dell'utilizzo in contesti ospedalieri ed assistenziali, anche rivolto a persone non affette da patologia psichiatrica. I dati di letteratura riportano percentuali di persone contenute nelle strutture sanitarie che variano da 7,4 a 22%, ad esclusione degli ambiti psichiatrici. L'obiettivo della ricerca è quello di analizzare i riferimenti etici ed il vissuto esperienziale degli infermieri rispetto all'utilizzo della contenzione fisica nei confronti di una popolazione non affetta da patologie psichiatriche. Materiali e metodi: per lo svolgimento dello studio si è effettuata una revisione della letteratura, attraverso la consultazione di banche dati online quali Pubmed e Psycoinfo. Per la ricerca qualitativa fenomenologica sono state svolte interviste semi-strutturate rivolte agli infermieri delle Strutture Complesse di Medicina Interna e Geriatria-Cure Intermedie dell'A.O. Santa Croce e Carle di Cuneo. Risultati:. Hanno partecipato alle interviste 15 infermieri delle Strutture Complesse sopra citate. Dai risultati emergono alcuni temi etici e deontologici: consenso informato, limitazione della libertà, principio di autonomia, beneficienza, non-maleficenza, veridicità, giustizia e fedeltà. Emergono altresì i vissuti degli infermieri, in particolar modo nella comunicazione con la persona assistita ed il care giver, nonché proposte alternative all'uso della contenzione. Analisi/Discussione: l'analisi dei risultati è stata effettuata seguendo il metodo Giorgi. Dal confronto con i dati quantitativi estratti da una precedente tesi sull'argomento nelle medesime S.C. e con quelli ricavati dalla letteratura emergono netti contrasti in merito ai criteri di utilizzo, alle modalità con cui la persona assistita viene coinvolta nell'atto contenitivo ed ai riferimenti etici degli infermieri. Parole chiave: contenzione, vissuto esperienziale, riferimenti etici, nursing non psichiatrico.

Riferimenti etici e vissuto dell'infermiere nell'utilizzo del physical restraint nel nursing non psichiatrico: una ricerca qualitativa.

MACARIO, LODOVICA
2015/2016

Abstract

Introduzione ed obiettivo: Il concetto di contenzione fisica nasce e si sviluppa in ambito psichiatrico. Vede poi un'estensione dell'utilizzo in contesti ospedalieri ed assistenziali, anche rivolto a persone non affette da patologia psichiatrica. I dati di letteratura riportano percentuali di persone contenute nelle strutture sanitarie che variano da 7,4 a 22%, ad esclusione degli ambiti psichiatrici. L'obiettivo della ricerca è quello di analizzare i riferimenti etici ed il vissuto esperienziale degli infermieri rispetto all'utilizzo della contenzione fisica nei confronti di una popolazione non affetta da patologie psichiatriche. Materiali e metodi: per lo svolgimento dello studio si è effettuata una revisione della letteratura, attraverso la consultazione di banche dati online quali Pubmed e Psycoinfo. Per la ricerca qualitativa fenomenologica sono state svolte interviste semi-strutturate rivolte agli infermieri delle Strutture Complesse di Medicina Interna e Geriatria-Cure Intermedie dell'A.O. Santa Croce e Carle di Cuneo. Risultati:. Hanno partecipato alle interviste 15 infermieri delle Strutture Complesse sopra citate. Dai risultati emergono alcuni temi etici e deontologici: consenso informato, limitazione della libertà, principio di autonomia, beneficienza, non-maleficenza, veridicità, giustizia e fedeltà. Emergono altresì i vissuti degli infermieri, in particolar modo nella comunicazione con la persona assistita ed il care giver, nonché proposte alternative all'uso della contenzione. Analisi/Discussione: l'analisi dei risultati è stata effettuata seguendo il metodo Giorgi. Dal confronto con i dati quantitativi estratti da una precedente tesi sull'argomento nelle medesime S.C. e con quelli ricavati dalla letteratura emergono netti contrasti in merito ai criteri di utilizzo, alle modalità con cui la persona assistita viene coinvolta nell'atto contenitivo ed ai riferimenti etici degli infermieri. Parole chiave: contenzione, vissuto esperienziale, riferimenti etici, nursing non psichiatrico.
ITA
Introduction: The concept of physical restraint was born and developed in psychiatry. Then it increased its use in hospital and care settings also paid to persons not suffering from psychiatric disorder. Literature data report percentages of people contained in health facilities ranging from 7.4 to 22 % , with the exception of psychiatric fields. The aim of this research is to analyze ethical references and nurses' experience in the use of physical restraint in non-psychiatric population. Materials and Methods: for the conduct of the study we've carried out a review of the literature by consulting online databases such as Pubmed and Psycoinfo. For the phenomenological qualitative research we have conducted semi-structured interviews with nurses of Complex Structures of Internal Medicine and Geriatrics ¿Intermediate Cure of A.O . Santa Croce and Carle. Results: 15 nurses of the abovementioned Complex Structures of A.O. S. Croce and Carle participated in the interviews. The results show a number of ethical and deontological issues: informed consent, the restriction of patients' freedom, the principle of autonomy, beneficence, non-maleficence, truthfulness, justice and faithfulness. Other themes emerge such as nurses' experience, particularly the communication with patients and their care givers. Nurses have also mentioned interesting alternatives to the use of physical restraint. Analysis/Discussion: results analysis have been carried out following the method Giorgi. By comparison with the quantitative data extracted from the previous thesis on the same theme and with those obtained from the literature emerge sharp contrasts about the usage policy, the way in which the person is involved in the act and the restraining ethical references that nurses have. Key words: restraint, nurse's experience, ethical references, not psychiatric nursing.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/23430