Distribution means a lot for a company's life. Dealing with distribution means dealing with the logistics side of the business as it concerns how to get products from manufacturer to customers. The European Commission was really concerned with distribution contracts with respect to its enforcement of art. 81 of the Treaty of Rome (now art. 101 Treaty of Lisbon) but many steps have been made to solve problems arising out of its obsolete approach. Firstly, regulation n. 2790/1999 led to a more economic and less formalistic approach to the assessment of vertical restraints under the EC treaty. Secondly, regulation n. 1/2003 has introduced a system of directly applicable exception. Finally, regulation n. 330/2010 confirms the essential features of the previous rules and it applies the principles of European competition rules to e-commerce sales. Among distribution systems, this work focuses its attention on selective distribution. Indeed, selective distribution systems involve agreements between a manufacturer and distributors which limit the sale of a product to certain appointed distributors chosen on the basis of different criteria. With regard to this system, cases decided by the European Court of Justice concerning the exhaustion of the rights conferred by a trade mark and others decided by Italian judges regarding interference in someone else's selective distribution system have been analyzed.
Oggetto di questo lavoro è la distribuzione commerciale, intesa quale momento dialettico fra la produzione e il consumo, in quanto propriamente comprensiva di tutta una serie di attività che, interagendo tra di loro a diverso titolo, contribuiscono a mettere in relazione la fase di produzione di un bene o di un servizio con la fase finale di consumo del bene o di utilizzazione del servizio medesimo, contribuendo in tal modo a realizzare sia gli obiettivi dei produttori sia quelli dei consumatori. La dimensione nonché la struttura organizzativa e distributiva dell'impresa rinvengono il loro momento fondamentale negli accordi di distribuzione e di fornitura, detti anche ¿accordi verticali¿. Sotto il profilo del loro impatto sul mercato, questa categoria di accordi ha fin dall'inizio destato l'interesse delle autorità comunitarie antitrust che non hanno esitato a sanzionare, alla luce delle disposizioni del Trattato CE, le intese suscettibili di ostacolare la libera circolazione delle merci tra gli Stati membri. Tuttavia, l'approccio adottato dalle istituzioni comunitarie in materia è stato fortemente criticato e, con la consapevolezza di ciò, la Commissione ha elaborato alcune proposte di modifica che hanno portato, all'insegna di un'impostazione più economica e meno formalistica nella valutazione delle intese verticali, all'importante riforma del diritto comunitario della concorrenza nel 1999 (reg. n. 2790/1999). A quest'ultima, ha fatto seguito il regolamento n. 1 del 2003 che ha introdotto il principio dell'eccezione legale e l'impostazione inaugurata agli albori del nuovo millennio è stata poi confermata nei suoi tratti fondamentali dal regolamento n. 330 del 2010, nel quale sono state prese in considerazione anche le vendite on-line. Tra i diversi tipi contrattuali che realizzano la funzione distributiva, questo lavoro è prettamente incentrato sulla distribuzione selettiva, quale legittima modalità di commercializzazione di prodotti rispondenti a determinate requisiti in termini di prestigio e di immagine. In particolare, sono stati oggetto di analisi, i numerosi casi decisi sia dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea, sotto il profilo dell'esaurimento del diritto del marchio, sia ad opera dei Tribunali italiani, sotto il profilo della tutela della rete di distribuzione selettiva dall'interferenza dei terzi.
La distribuzione nella prospettiva della contrattualistica internazionale
GALLO, ILARIA
2011/2012
Abstract
Oggetto di questo lavoro è la distribuzione commerciale, intesa quale momento dialettico fra la produzione e il consumo, in quanto propriamente comprensiva di tutta una serie di attività che, interagendo tra di loro a diverso titolo, contribuiscono a mettere in relazione la fase di produzione di un bene o di un servizio con la fase finale di consumo del bene o di utilizzazione del servizio medesimo, contribuendo in tal modo a realizzare sia gli obiettivi dei produttori sia quelli dei consumatori. La dimensione nonché la struttura organizzativa e distributiva dell'impresa rinvengono il loro momento fondamentale negli accordi di distribuzione e di fornitura, detti anche ¿accordi verticali¿. Sotto il profilo del loro impatto sul mercato, questa categoria di accordi ha fin dall'inizio destato l'interesse delle autorità comunitarie antitrust che non hanno esitato a sanzionare, alla luce delle disposizioni del Trattato CE, le intese suscettibili di ostacolare la libera circolazione delle merci tra gli Stati membri. Tuttavia, l'approccio adottato dalle istituzioni comunitarie in materia è stato fortemente criticato e, con la consapevolezza di ciò, la Commissione ha elaborato alcune proposte di modifica che hanno portato, all'insegna di un'impostazione più economica e meno formalistica nella valutazione delle intese verticali, all'importante riforma del diritto comunitario della concorrenza nel 1999 (reg. n. 2790/1999). A quest'ultima, ha fatto seguito il regolamento n. 1 del 2003 che ha introdotto il principio dell'eccezione legale e l'impostazione inaugurata agli albori del nuovo millennio è stata poi confermata nei suoi tratti fondamentali dal regolamento n. 330 del 2010, nel quale sono state prese in considerazione anche le vendite on-line. Tra i diversi tipi contrattuali che realizzano la funzione distributiva, questo lavoro è prettamente incentrato sulla distribuzione selettiva, quale legittima modalità di commercializzazione di prodotti rispondenti a determinate requisiti in termini di prestigio e di immagine. In particolare, sono stati oggetto di analisi, i numerosi casi decisi sia dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea, sotto il profilo dell'esaurimento del diritto del marchio, sia ad opera dei Tribunali italiani, sotto il profilo della tutela della rete di distribuzione selettiva dall'interferenza dei terzi.File | Dimensione | Formato | |
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